RomaNatura tutela la barriera corallina mediterranea

di Redazione

L

a scoperta di una barriera corallina dalle sembianze australiane sulle coste del litorale laziale ha generato come logica conseguenza la necessità di attivare meccanismi di salvaguardia nei confronti di tale inestimabile patrimonio naturale.

Tantissime, infatti, sono le richieste di ammirare in prima persona queste bellezze e le specie che le popolano, ulteriore motivo che ha spinto RomaNatura, l’ente che gestisce l’area su incarico della Regione Lazio, a regolamentare gli accessi.

Come anticipato nell’articolo sulle Galapagos del Mediterraneo, tra le iniziative di maggior successo ci sono le escursioni in barca e le immersioni, che per l’appunto devono essere autorizzate e svolte esclusivamente da operatori autorizzati da RomaNatura, nel pieno rispetto dei divieti imposti all’interno dell’area.

«L’interesse turistico per le secche di Tor Paterno è crescente – conferma Maurizio Gubbiotti, presidente di RomaNatura – e infatti abbiamo registrato un incremento fortissimo sia per i balneari che per i diving. Si tratta di una grande opportunità di valorizzazione e tutela del patrimonio di un territorio che sta assumendo progressiva consapevolezza delle sue straordinarie potenzialità».

Oltre a migliaia di visitatori desiderosi di immergersi in acqua, la Casa del Mare – il centro visite di Tor Paterno – ospita visite e incontri dedicati a grandi e piccoli, per informare sull’importanza di proteggere l’ecosistema marino. Questo edificio fu fatto costruire nella seconda metà degli anni Trenta dal Regio Genio Civile come alloggio riservato al personale addetto alla manutenzione del Canale dei Pescatori che lo fiancheggia.

Casa del Mare, Ostia

Rimasto abbandonato per diversi anni, esso è stato concesso in uso a RomaNatura che, grazie al finanziamento erogato del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ha curato il restauro e valorizzato l’architettura originaria, di matrice futurista e ispirata alla forma delle navi. Sulla riva opposta del canale si affaccia il suggestivo Borghetto dei Pescatori, eretto nel 1933 nella zona in cui, alla fine del XIX secolo, si insediò un nucleo di pescatori di origine campana.

Borghetto dei Pescatori, Ostia

Ma non è tutto: di recente, infatti, RomaNatura ha stretto un accordo formale per la tutela dell’oasi. L’intesa è stata raggiunta con Marevivo Lazio – delegazione regionale dell’organizzazione non profit Marevivo Onlus che, dal 1985, lavora per la difesa del mare e delle sue risorse – con l’obiettivo di portare avanti attività divulgative e di monitoraggio “a salvaguardia della biodiversità marina”, mediante la “valorizzazione e promozione dell’area marina protetta delle Secche di Tor Paterno”.

Firma accordo tra RomaNatura e Marevivo Lazio

Inoltre, è in vigore un accordo con i pescatori di Ostia per prevenire la pesca selvaggia, uno dei principali rischi da sventare all’interno di un’area così ricca di fauna marina: le specie non destinate alla vendita sono recuperate e ospitate alla Casa del Mare, prima di essere reintrodotte nel proprio habitat naturale.

Da quest’anno, infine, RomaNatura ha attivato corsi di biologia marina e laboratori didattici per studiare in maniera ancora più approfondita i fondali delle secche e, con l’occasione, sensibilizzare le giovani generazioni alla tutela del pianeta blu. In quest’ottica vanno contestualizzate una serie di iniziative atte alla conservazione e alla promozione della biodiversità, come il programma di recupero dei cavallucci marini e di altre specie protette.

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