25 luglio: World Drowning Prevention Day

Oggi è la giornata Mondiale per la prevenzione dagli annegamenti istituita lo scorso anno da World Health Organization (WHO): cosa facciamo noi per prevenirli e rendere l’acqua più sicura per tutti?

di Fabrizio Rampazzo

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econdo l’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS), l'annegamento è una delle principali cause di morte a livello globale. I tassi di annegamento più elevati si verificano tra i bambini di età compresa tra 1 e 4 anni, seguiti da quelli di età compresa tra 5 e 9 anni.

L’annegamento è una delle 10 principali cause di morte per le persone di età compresa tra 1 e 24 anni in ogni regione del mondo. Ogni anno si stima che 236.000 persone anneghino. Si tratta di un numero addirittura sottostimato, poiché in molti paesi non esistono adeguati sistemi di sorveglianza.

Più del 90% dei decessi per annegamento si verifica nei paesi a basso e medio reddito e i bambini di età inferiore ai cinque anni sono considerati coloro a più alto rischio di vita. Queste morti sono spesso legate ad attività quotidiane e di routine, come fare il bagno, raccogliere acqua per uso domestico, viaggiare sull’acqua con barche o traghetti e pescare. Anche gli impatti di eventi meteorologici stagionali o estremi, compresi i monsoni, sono una causa frequente di annegamento.

La maggior parte di questi casi è prevenibile, attraverso soluzioni a basso costo, come insegnare ai bambini a nuotare, fare formazione con corsi di addestramento per la sicurezza in acqua e per il salvataggio, come ci ha raccontato Mauro Antonini nell’articolo dedicato alla sua esperienza in Francia con “Aisance Aquatique”, che si basa sull’insegnamento precoce in acqua in gruppo, quello che in Italia chiamiamo “ambientamento”, ovvero insegnare a galleggiare in sicurezza, in particolar modo ai bambini dai 3 ai 6 anni.

L’OMS ha intrapreso un processo di sviluppo di linee guida e di ricerche nel campo della prevenzione dell’annegamento, con degli obiettivi primari tra cui l’offerta di programmi di insegnamento del nuoto di base e di formazione sulla sicurezza in acqua per gli anziani e per i bambini di età pari o inferiore a 6 anni – con una particolare attenzione rivolta agli asili nido – per ridurre i casi di annegamento. Tali linee guida sono coerenti con la priorità strategica del 13° Programma di lavoro generale dell’OMS, che prevede il miglioramento del benessere e della qualità della vita per 1 miliardo di persone entro il 2030.

Per questa particolare giornata per la prevenzione dagli annegamenti, noi di OnTheBlue, nascendo già molto BLUE e non dovendo esserlo soltanto per l’occasione speciale (WE’RE GOING BLUE FOR DROWNING PREVENTION DAY) abbiamo raccolto l’invito dell’OMS a “fare una cosa” per salvare vite umane, quindi con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di saper nuotare, abbiamo ideato la campagna per la sicurezza in acqua #mettiamocilacuffia, che siete invitati a seguire sui nostri canali social. Ma soprattutto approfittiamo di tutti i nostri mezzi per raccomandare a tutti di imparare a nuotare, perché nuotare salva la vita!

Sono stato uno degli atleti di punta del nuoto italiano negli anni '80: campione europeo juniores, finalista olimpico a Mosca, Los Angeles e Seul, conquistando 50 titoli italiani assoluti nelle specialità veloci del delfino e stile libero. Ho iniziato la mia vita professionale nel turismo producendo le più importanti iniziative speciali per il Gruppo Viaggi del Ventaglio. Sono il titolare della società di marketing Monterey srl e il fondatore del “Summit” il congresso internazionale che riunisce i principali operatori del mondo dell’acqua e delle piscine. Credo che l’acqua e gli spazi blu siano fondamentali per il benessere collettivo, ma per me sono il ricordo di un bambino e il nostro futuro da proteggere.

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Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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