Basta un colpo di spugna per ripulire il mare

di Redazione

Q

uello dell’inquinamento dei mari è un problema serio che necessita di soluzioni immediate, certamente non risolvibile con un semplice colpo di spugna…o forse sì. Già, perché invece potrebbe essere davvero questa la soluzione, a tutela della salute dell’ecosistema marino, per ripulire gli oceani dallo sversamento dei carburanti e, in generale, dai vari agenti inquinanti

L’International Tanker Owners Pollution Federation ha rilevato che nel 2020, seppur in piena pandemia, sono state sversate oltre mille tonnellate di petrolio, a causa del traffico marittimo globale. 

Vero è che per fortuna non assistiamo a disastri petroliferi dal 2010, quando l’esplosione della piattaforma Deepwater Horizon causò la dispersione di quasi 5 milioni di barili nel Golfo del Messico, ma grandi quantità di idrocarburi di ogni genere finiscono lo stesso in acqua tutti i giorni.

Nel 2017, i ricercatori della Nanyang Technological University di Singapore studiarono una spugna di grandezza variabile composta da granelli di polline di girasole, capace di agire senza l’intervento di mezzi meccanici, che spesso causano ulteriore inquinamento. Il suo segreto risiede nella schiuma in poliuretano e nell’ossido di metallo che, combinati assieme, imprigionano il greggio.

Le ricerche furono approfondite da uno dei più antichi laboratori di ricerca degli Stati Uniti, l’Argonne National Laboratory nell’Illinois, che ideò la Oleo Sponge: aggiungendo al metallo delle molecole “oleofiliche” (cioè in grado di riconoscere e catturare le particelle oleose), essa cattura il petrolio separandolo dall’acqua. Strizzando il composto, gli agenti inquinanti restano attaccati alla sua nanostruttura, restituendo acqua pulita.

Oltre alle caratteristiche di resistenza, versatilità e riutilizzabilità sperimentate in laboratorio, la novità introdotta dalla Oleo Sponge sta nella capacità di filtrare l’intera colonna d’acqua colpita dallo sversamento andando in profondità, ben al di sotto delle onde, e non più solo in superficie.

Le spugne possono assorbire fino a quasi 30 grammi di contaminante per ogni grammo di assorbente e sono installabili in tutti i grandi porti commerciali – dove a inquinare sono sufficienti i fumi delle navi e i gas che fuoriescono dalle marmitte delle imbarcazioni – a costi sostenibili: basti pensare che, per raccogliere sei tonnellate di idrocarburi, è sufficiente un solo chilo di prodotto.

L’Italia non è ferma al palo: l’azienda bresciana Test 1 Solutions ha brevettato la FoamFlex200, spugna ad alta capacità di assorbimento, atossica e riutilizzabile fino a 200 strizzate, capace di catturare qualsiasi tipologia di olio fino a 30 volte il proprio peso. Inoltre, consente di recuperare il petrolio disperso in percentuali fino al 70%, a differenza di una tradizionale bonifica delle aree contaminate, che necessita di costi elevati, tantissimi anni ed è efficace per appena il 20%..

Questa innovation potrebbe rappresentare davvero l’elemento-chiave per la decontaminazione delle acque del pianeta, non solo come soluzione di rimedio a seguito di malaugurati incidenti o catastrofi ambientali, ma per intervenire e tamponare qualsiasi emergenza da inquinamento.

Ecco il team di “On The Blue”: Carolina, Cinzia, Consuelo, Costanza, Fabrizio, Francesca, Katia, Lorenzo, Lucio, Martina, Manuel, Pino, Roberto e Stefano. Ogni giorno vi raccontiamo l'acqua in ogni sua forma e declinazione, attraverso esperienze e racconti delle donne e degli uomini che seguendo il flusso delle onde andremo a incontrare, o ci verranno incontro.

TOP

 

 

Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

SEGUI LE NOSTRE

“ONDE BLU”!!!