Ponti dal mondo: da New York a Sidney

di Redazione

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i continua la rassegna dei ponti dal mondo, i più suggestivi da ammirare almeno una volta nella vita. Dopo la selezione d’Italia e d’Europa offerta nelle scorse settimane, procediamo con la panoramica a livello globale.

Se a seguire non troverete il Tower Bridge di Londra né il viadotto di Millau, o – per restare dalle nostre parti – il Ponte Vecchio e quello di Rialto, non pensate a imperdonabili dimenticanze: per godere di queste splendide bellezze vi basti tornare ad ammirare la panoramica nazionale e internazionale negli articoli sui ponti italiani e europei noti e meno noti precedentemente pubblicati

L’esplorazione non può che cominciare dal Brooklyn Bridge di New York, uno tra i più antichi ponti sospesi, che collega il quartiere di Manhattan con quello di Brooklyn attraversando l’East River.

Fin dal giorno della sua inaugurazione, risalente al lontano 24 maggio 1883, il Brooklyn Bridge diventò un punto di riferimento tra i più famosi e iconici della Grande Mela. La lunghezza totale del ponte è di 1.825 metri, mentre l’ampiezza della campata principale è di 486. Dal giorno della sua apertura fino al 1903, ha detenuto il record di ponte sospeso più lungo del mondo.

Il ponte di Brooklyn presenta un’ampia passerella pedonale aperta a pedoni e ciclisti, che assume un’importanza logistica molto particolare nei momenti di emergenza, ad esempio quando i mezzi abituali per attraversare l’East River non sono disponibili, com’è accaduto in occasione di vari blackout cittadini e in particolare dopo i tragici attentati dell’11 settembre 2001.

Restando sempre negli USA, il Golden Gate Bridge di San Francisco rappresenta probabilmente l’attrazione più famosa della celebre città californiana, nonché uno dei simboli della costa occidentale degli States.

Questo ponte sospeso sovrasta il Golden Gate, stretto che mette in connessione l’Oceano Pacifico con la Baia di San Francisco, collegando quest’ultima – sulla punta settentrionale dell’omonima penisola – con la parte meridionale della contea di Marin.

Il ponte è di più recente costruzione rispetto a quello di Brooklyn, essendo stato inaugurato nel 1937; misura 2,7 chilometri e ha una lunghezza tra le torri (la cosiddetta “campata principale”) pari a ben 1.282 metri. Quando fu costruito, il Golden Gate Bridge ritoccò il record di ponte sospeso più lungo del mondo.

Il caratteristico colore rosso-arancio che lo contraddistingue è stato scelto appositamente per migliorarne la visibilità anche nelle giornate in cui la fitta nebbia avvolge la baia.

Spostandoci dagli Stati Uniti al vicino Canada orientale, il Confederation Bridge attraversa il passaggio di Abegweit nello stretto di Northumberland, collegando New Brunswick all’isola del Principe Edoardo.

Nel 1873, mentre le autorità di quest’ultima si unirono al Canada, alla popolazione locale fu promesso un collegamento permanente con la terraferma, per evitare di ricorrere esclusivamente a mezzi di trasporto logisticamente più scomodi; tuttavia la promessa si concretizzò soltanto 120 anni dopo, con l’inizio della sua costruzione sull’acqua ghiacciata nel 1993 e l’apertura ufficiale nel 1997.

Il Confederation Bridge ha una lunghezza di poco inferiore ai 13 chilometri, comprese le strade di accesso, ed è posto su 62 pilastri, 44 dei quali fondamentali.

Concludiamo questa prima parte di rassegna dal mondo spostandoci verso l’Harbour Bridge, ponte ad arco in acciaio che attraversa il porto di Sydney, tra i punti di riferimento più conosciuti e fotografati in Australia.

Aperto nel marzo 1932, dopo 8 anni di costruzione, esso rappresenta il ponte ad arco in acciaio più grande del mondo, con la cima che si erge a 134 metri, ed è attraversato da strade, binari ferroviari e piste ciclabili, consentendo il collegamento della North Shore con il quartiere centrale degli affari della città australiana. Proprio a causa del suo design, il ponte è goliardicamente soprannominato The Coathanger (“L’appendiabiti”) dagli abitanti locali.

Per il principio della dilatazione termica, l’acciaio con cui è realizzato si espande o si contrae a seconda della temperatura esterna, per cui l’altezza del ponte può variare fino a 18 centimetri in salita o in discesa.

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