A Cesenatico il Presepe sull’acqua illumina d’immenso

di Martina Grandori

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n dicembre incredibilmente pieno di vita, di luci, di installazioni artistiche mozzafiato, un dicembre all’insegna del voler godersi ogni attimo che la vita offre.

Siamo a Cesenatico, Riviera Romagnola, patria del buon cibo, della verve, del sorriso, qui, precisamente al Museo Galleggiante della Marineria sul Porto Canale Leonardo Da Vinci è in scena fino al 15 gennaio 2023 il Presepe sull’acqua a bordo delle barche della Sezione Galleggiante del Museo. Un appuntamento che si rinnova dal 1986, ad inventarlo la fantasia e la creatività di tre artisti, Mino Savadori, Maurizio Bertoni e Tinin Mantegazza che hanno iniziato con solo 7 figure e ora sono più di 50.

Mino Savadori e Maurizio Bertoni

Un lungo, certosino lavoro artigianale che vede i principali personaggi del presepe a grandezza naturale realizzati a mano con i materiali tipici delle imbarcazioni dei pescatori: legno di cirmolo, tela, cera e gli stessi colori usati nella tintura delle vele per distinguere le famiglie dei marinai. Ciascuna statua indossa abiti cuciti a mano utilizzando tela irrigidita con cera a caldo per dare quell’effetto di un panneggio tridimensionale degno dei grandi Maestri dell’arte rinascimentale, vedi il Tondo Doni di Michelangelo.

Il tutto illuminato da filari di luminarie che creano un gioco di riflessi sulle acque del Porto Canale ad alto impatto coreografico. E se poi si ha la fortuna di ammirare l’installazione al tramonto è semplicemente magico. Il cielo striato di rosa e quei riflessi sull’acqua trasformano il porto in una tela dove viene disegnato un nuovo Presepe, ancora più suggestivo.

Un patrimonio artistico e culturale che accosta la tradizione secolare del Presepe alla tradizione secolare di un luogo dove il mare, i suoi abitanti e i pescatori ne sono sempre stati l’anima. Dai Re Magi ai marinai ai remi, dalla lavandaia al pescatore con le sue reti, dal burattinaio ai bambini, dall’angelo alla pescivendola sono i personaggi che danno vita ad un’opera d’arte galleggiante. Ogni imbarcazione è una piccola meraviglia, da osservare prendendosi tutto il tempo necessario per cogliere particolari e raffinatezze.

Sono Martina Grandori, vivo quotidianamente con il senso dell’umorismo e alla ricerca dell’estetica, tento di migliorarmi ogni giorno in nome di una magica evoluzione, nutrendo il mio giardino degli interessi. Adoro scrivere, lo faccio da vent’anni in qualità di giornalista specializzata in lifestyle, prestata poi al mondo dell’ambiente e della sostenibilità. Sono madre di due bambine che hanno rivoluzionato la mia vita in positivo, da sempre vivo nella bellissima Milano, città che adoro perché ha moltissimo da offrire oltre allo smog.

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La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

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