Sott’acqua con Isotta Sportelli: «Il silenzio mi fa stare bene»

La 21enne sincronette romana agli Europei di Budapest ha vinto due medaglie di bronzo: «E non dovevo neanche andare…»

di Roberto Parretta

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Budapest non sarebbe dovuta nemmeno andare. Poi il puzzle che i tecnici federali si sono ritrovati a dover comporre per tener conto dei casi di Covid e delle qualifiche olimpiche in programma dal 10 giugno, ha prodotto una nazionale semi sperimentale che agli Europei si è tinta di bronzo: colore delle medaglie portate a casa da Isotta Sportelli (21 anni) e Nicolò Ogliari (23) nel libero e nel tecnico del misto.

Con la nazionale seniores praticamente tenuta in isolamento in vista dell’appuntamento più importante in programma dal 10 al 13 giugno a Barcellona e che metterà in palio i pass per i Giochi di Tokyo, è arrivata un’opportunità che Isotta ha colto al volo. E’ tesserata per l’Aurelia e per le Fiamme Oro, dove è seguita rispettivamente da Rossella Pibiri e Mariangela Perrupato, studia Farmacia alla Sapienza di Roma e si è già rimessa al lavoro al centro sportivo della Polizia a Tor di Quinto, dove assieme a Francesca Zunino sta preparando gli Assoluti di questi giorni (dal 3 al 6 giugno).

«Isotta? E’ una ragazza particolare, sempre solare, positiva, si impegna tantissimo», dice di lei Mariangela Perrupato. «Il nostro è uno sport logorante e avere in gruppo una ragazza come lei è importante, ti sa sempre tirare su, è stimolante. Racconta barzellette? Non ne ha bisogno, è lei stessa una barzelletta vivente…»

E allora, andiamo a conoscere più da vicino Isotta Sportelli!

 

Ho iniziato ad appassionarmi di sport dalla nascita e da 20 anni sono collaboratore della Gazzetta dello Sport. Ho seguito tantissime discipline: principalmente rugby (corrispondente in 3 edizioni dei Mondiali in Francia, Nuova Zelanda e Inghilterra e tutti i Sei Nazioni dal primo del 2000), poi fra gli altri equitazione, taekwondo, surf, atletica leggera e ovviamente anche nuoto. I miei risultati sportivi di maggior rilievo? Ultimo nelle batterie dei 50 stile libero al memorial Boscaini del 1985 e medaglia di bronzo al Settecolli 2019 nei 50 stile dei giornalisti!

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Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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