di Roberto Parretta
aires-sur-Marne continua a regalare medaglie all’Italia ai Giochi di Parigi 2024. Stavolta è il canottaggio a salire sul podio, con l’argento di Stefano Oppo e Gabriel Soares del due di coppia pesi leggeri: una medaglia che rompe finalmente il digiuno olimpico in una disciplina da sempre punto di forza delle spedizioni olimpiche azzurre.
Dopo la canoa, il canottaggio. Nella seconda serata consecutiva senza medaglie azzurre dalla piscina del nuoto, ai Giochi di Parigi 2024 è ancora lo stadio nautico di Vaires-sur Marne a regalare una medaglia all’Italia, con Stefano Oppo e Gabriel Soares d’argento nel due di coppia pesi leggeri. Ieri, nello stesso impianto, ma pochi metri più in la, era arrivato l’oro di Giovanni De Gennaro nella canoa slalom. Oppo ha 30 anni, è di Oristano, ma trasferito sin da giovanissimo al centro federale di Piediluco, dopo un quarto posto a Rio 2016, ai Giochi di Tokyo 2021 aveva conquistato il bronzo con la stessa imbarcazione, ma con un compagno diverso, Pietro Willy Ruta. Soares, 3 anni di meno e brasiliano di nascita (Iguacu), vive sin da bambino sul Lago di Como, dove si è trasferito insieme alla mamma. E’ alla sua prima Olimpiade.
Una splendida gara non è bastata a Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia per conquistare una medaglia nei tuffi, nella finale del trampolino 3 metri sincro ai Giochi di Parigi 2024. La coppia azzurra ha lottato fino all’ultimo tuffo e chiuso con 403.05 punti, in una finale equilibratissima e vinta d’un soffio dalla Cina con Long Daoyi e Wang Zongyuan (oro con 446.10). Alle loro spalle argento per il Messico con Juan Manuel Celaya Hernandes e Osmar Olvera Ibarra (444.03), bronzo alla Gran Bretagna con Anthony Harding e Jack Laugher (438.15).
Due gli azzurri impegnati nelle finali di nuoto di venerdì 2 agosto. Leonardo Deplano ha chiuso settimo in 21”62 nei 50 stile libero. Oro all’australiano Cameron McEvoy in 21”25 (che vince la prima medaglia individuale olimpica in carriera, dopo i 3 bronzi con le staffette a Rio 2016 e Tokyo 2021), argento al britannico Benjamin Proud in 21”30, bronzo in 21”56 al francese Florent Manaudou, che in questa gara era stato oro a Londra 2012, argento a Rio 2016 e Tokyo 2021. Alberto Razzetti ha chiuso al sesto posto in 1’56”82 la finale dei 200 misti. Finale nella quale è arrivato il quarto oro individuale dell’eroe di casa, il francese Leon Marchand, vittorioso in 1’54”06. Marchand che aveva già trionfato in 400 misti, 200 rana e 200 farfalla: diventa così il quarto nuotatore nella storia a vincere 4 ori individuali in una edizione dei Giochi dopo Mark Spitz, Kristin Otto e Michael Phelps. Argento al britannico Duncan Scott (1’55”31), bronzo al cinese Wang Shun (1’56”00).
Senza azzurre la terza finale di serata. Nei 200 dorso femminili, oro all’australiana Kelly McEwon in 2’03”73, che diventa così la prima atleta nella storia a fare doppietta 100-200 in due edizioni diverse delle Olimpiadi. Argento alla statunitense Regan Smith in 2’04”26, bronzo alla canadese Kylie Masse in 2’05”57.
Dalle acque davanti a Marsiglia, teatro delle gare di vela, è arrivato il quinto posto di Giorgia Bertuzzi e Jana Germani nel 49er Fx femminile. Un bel secondo posto nella medal race ha permesso alle azzurre di chiudere con 95 punti, a -13 dal podio. Oro all’Olanda con Odile van Aanholt e Annette Duetz (74), argento alla Svezia con Vilma Bobeck e Rebecca Netzler (76), bronzo alla Francia con Sarah Steyaert e Charline Picon (79).
E dopo due sconfitte, si sveglia finalmente il Setterosa, che piega per 12-8 la Grecia nel terzo impegno del Girone B nel torneo femminile di pallanuoto. Azzurre trascinate dal poker della scatenata capitana Valeria Palmieri e dalle doppiette di Dafne Bettini, Roberta Bianconi, Claudia Marletta e Giulia Viacava. Domani per l’ultima giornata l’Italia sfiderà la Spagna (ore 15.35), che ha sconfitto Grecia, Francia e Stati Uniti: per qualificarsi ai quarti alle azzurre del c.t. Carlo Silipo basta il pareggio, altrimenti dovrà aspettare l’ultima partita in programma (Francia-Grecia) e sperare nella vittoria delle padrone di casa, che lasciarebbe le elleniche all’ultimo posto.
Credit Foto DBM Staccioli Scala Masini Federazione Italiana Nuoto Pagliaricci CONI
Ho iniziato ad appassionarmi di sport dalla nascita e da 20 anni sono collaboratore della Gazzetta dello Sport. Ho seguito tantissime discipline: principalmente rugby (corrispondente in 3 edizioni dei Mondiali in Francia, Nuova Zelanda e Inghilterra e tutti i Sei Nazioni dal primo del 2000), poi fra gli altri equitazione, taekwondo, surf, atletica leggera e ovviamente anche nuoto. I miei risultati sportivi di maggior rilievo? Ultimo nelle batterie dei 50 stile libero al memorial Boscaini del 1985 e medaglia di bronzo al Settecolli 2019 nei 50 stile dei giornalisti!
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