di Roberto Parretta
Prima il ricorso di Giappone e Stati Uniti, accolto dai giudici e che fa perdere due posizioni all’Italia, poi la penalità inflitta alle azzurre nella routine del programma libero e la seconda giornata in acqua per il nuoto artistico le vede scivolare indietro al settimo posto. Finisce invece la corsa a una medaglia nella pallanuoto per il Setterosa, sconfitto 11-8 dall’Olanda nei quarti di finale. Decimo posto nella finale dei tuffi dalla piattaforma dei 10 metri per l’azzurra Sarah Jodoin Di Maria.
Dalle solidissime ambizioni di medaglia, l’Italia del nuoto artistico ai Giochi di Parigi 2024 si ritrova improvvisamente, inaspettatamente e, forse, anche immeritatamente, a una distanza probabilmente incolmabile dal podio. Più che la distanza, per altro, al momento intorno ai 30 punti, è il numero delle avversarie ora davanti alle azzurre a far ritenere che la missione per la squadra diretta dal c.t. Patrizia Giallombardo e dall’allenatrice Roberta Farinelli sia diventata durissima. Linda Cerruti, Marta Iacoacci, Sofia Mastroianni, Enrica Piccoli, Lucrezia Ruggiero, Isotta Sportelli, Giulia Vernice e Francesca Zunino vengono punite con un basemark e ottengono il punteggio di 326.1500, che, sommato al tecnico di ieri, vale il 603.9804 totale che le lascia al settimo posto. Dopo il tecnico di ieri le azzurre avevano occupato la terza posizione, d’un soffio davanti alla Francia, ma il ricorso accettato di Stati Uniti e Giappone è costato due posizioni.
Non è difficile ipotizzare che la notizia, arrivata a pochissime ore dal ritorno in acqua per libero, possa avere condizionato le azzurre, che infatti, pur aggressive, determinate e bellissime come sempre in acqua, nell’attesa per conoscere il punteggio del libero sono apparse decisamente scure in volto. Un velo di contrarietà, dettata dalla sensazione di avere subito un’ingiustizia, che si poteva benissimo leggere anche negli sguardi di Giallombardo e Farinelli. In testa alla classifica c’è sempre saldamente la Cina (712.4455), davanti a Stati Uniti (643.0255) e Spagna (633.6119). Davanti all’Italia ci sono anche Giappone (627.9308), Francia (617.9308) e Canada (606.1662). Oggi si con l’acrobatico si completa il programma olimpico: alle medaglie si arriverà attraverso la somma dei tre esercizi.
Sarah Jodoin Di Maria ha chiuso al decimo posto la finale di tuffi dalla piattaforma dei 10 metri. La 24enne italocanadese, tesserata per MR Sport e Marina Militare, è partita molto bene, ma negli ultimi 3 tuffi ha evidentemente pagato la stanchezza per i tre turni e chiuso con 301.75 punti. Doppietta cinese con l’oro a Wang Zongyuan (530.65) e l’argento a Chen Yuxi (420.70), bronzo alla nordcoreana Kim Mi Rae (372.10).
Si ferma ai quarti di finale la corsa a una medaglia olimpica del Setterosa nel torneo di pallanuoto femminile. Dopo una qualificazione come quarta del Girone B arrivata grazie al successo sulla Grecia (a fronte di 3 sconfitte), le azzurre del c.t. Carlo Silipo sono state piegate per 11-8 dall’Olanda, che aveva vinto il Girone A. Italia che ha giocato una buonissima partita, ma che ancora una volta deve interrogarsi sulla saldezza mentale mancata in alcuni momenti, che poi risultano decisivi in sfide giocate sul filo dell’equilibrio. Per le azzurre tripletta di Claudia Marletta, doppiette di Dafne Bettini e Valeria Palmieri. Setterosa che tornerà in acqua domani per sfidare il Canada nelle semifinali per il 5° posto.
Credit Foto DBM Staccioli Scala Pasini Federazione Italiana Nuoto
Ho iniziato ad appassionarmi di sport dalla nascita e da 20 anni sono collaboratore della Gazzetta dello Sport. Ho seguito tantissime discipline: principalmente rugby (corrispondente in 3 edizioni dei Mondiali in Francia, Nuova Zelanda e Inghilterra e tutti i Sei Nazioni dal primo del 2000), poi fra gli altri equitazione, taekwondo, surf, atletica leggera e ovviamente anche nuoto. I miei risultati sportivi di maggior rilievo? Ultimo nelle batterie dei 50 stile libero al memorial Boscaini del 1985 e medaglia di bronzo al Settecolli 2019 nei 50 stile dei giornalisti!
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