di Roberto Parretta
ono ben 21 i pass olimpici del nuoto che arrivano dal Settecolli: con il direttore tecnico Cesare Butini che alla fine dell’evento annuncia la possibilità di inserire nella squadra per i Giochi di Parigi tutti gli atleti che nella kermesse romana hanno ottenuto il limite imposto dalla federazione mondiale World Aquatics. Alla fine la Nazionale di nuoto olimpica sarà composta da 36 atleti, 20 uomini e 16 donne.
Settecolli chiama Parigi: il colpo di Carini
L’unico in tutto il weekend del Settecolli ad avere avuto la certezza della qualificazione per Parigi al momento del tocco è stato però Giacomo Carini, che vincendo i 200 farfalla in 1’54”34 ha nuotato sotto al limite fissato dalla FIN agli assoluti dello scorso aprile, garantendosi quindi di fatto il pass. 200 farfalla che avevano già qualificato Alberto Razzetti. Rispetto appunto a quelli che sono i criteri di qualificazione, il Settecolli ha invece regalato un doppio pass per Luca De Tullio: un po’ a sopresa, visto che la condizione non si segnalava al top. Il fratello minore di Marco ha giocato un ruolo da protagonista nelle due finali di 800 e 1500 stile, con due primati personali e soprattutto combattendo splendidamente con atleti che a Parigi punteranno alle medaglie: 7’48”80 negli 800, alle spalle del tedesco Lukas Maertens (7’43”52) e davanti all’irlandese Daniel Wiffen (7’46”83); 14’48”77 nei 1500, alle spalle dell’altro tedesco Florian Wellbrock (14’46”37) e di nuovo davanti a Wiffen (14’53”39).
Settecolli chiama Parigi: Panziera e Fangio al centesimo
Curioso il modo con cui Margherita Panziera e Francesca Fangio hanno conquistato la qualificazione, timbrando al centesimo il minimo richiesto dalla federazione mondiale: 2’10”39 per Panziera nei 200 dorso, 2’23”91 per Fangio nei 200 rana. 200 dorso maschili che hanno invece promosso Matteo Restivo, che ha vinto la finale in 1’57″42. Nella squadra di Parigi ci sarà anche Ludovico Blu Art Viberti, che nella super-finale dei 100 rana vinta da Nicolò Martinenghi in 58”90, ha stampato un 59”27 sufficiente per il limite olimpico. Pass anche per Michele Lamberti nei 100 dorso con il secondo posto in finale in 53”35, alle spalle del primatista mondiale Thomas Ceccon (52”43). A Parigi ci sarà anche suo fratello Matteo, che con il 3’46”85 è il miglior azzurro nei 400 stile.
Settecolli chiama Parigi: i record
Sono stati due i record italiani arrivati al Settecolli. Con Benedetta Pilato nei 100 rana in 1’05”44 (migliorato di 23 centesimi il vecchio primato di Arianna Castglioni) e con Michele Lamberti nei 50 dorso, che eguaglia il 24”40 già stabilito da Thomas Ceccon in occasione degli Europei di Roma 2022.
Settecolli chiama Parigi: le staffette
Per completare invece le formazioni delle 7 staffette qualificate a Parigi, il d.t. Butini si è dovuto affidare, oltre che ai tempi, alle migliori prestazioni in quelli che sono stati veri e propri spareggi all’interno delle finali. Come nel caso dei 200 stile libero femminili e maschili: Sofia Morini (sesto posto in 1’57”81 nella finale A) è stata largamente la migliore, poi nella finale B Giulia Ramatelli (1’59”31) ha messo in cassaforte la convocazione mettendosi alle spalle Giulia D’Innocenzo (1’59”47) e Matilde Biagiotti (1’59”83), che completeranno il quartetto; fra gli uomini erano invece già certi di un pass Alessandro Ragaini (qualificato nella gara individuale) e Filippo Megli (per la staffetta), ai quali si aggiungeranno, un po’ a sopresa, il giovanissimo (classe 2007) Carlos D’Ambrosio (1’46”78 in finale) e Giovanni Caserta (1’47”12), che si sono messi alle spalle i favoriti Marco De Tullio (1’57”59) e Matteo Ciampi (1’47”87), con il primo che riesce almeno a strappare il pass per la staffetta di Parigi. Anche la 4×100 maschile aveva già tre nomi certi, Alessandro Miressi (anche individuale), che ha vinto la finale A in 48”08, Manuel Frigo, primo nella finale B in 49”02, e Leonardo Deplano (che di pass ha anche quello sui 50), ai quali si sono aggiunge Paolo Conte Bonin (49”86). Un posto sarà però ovviamente per Lorenzo Zazzeri, che a Parigi farà anche i 50. La 4×100 femminile non aveva nessuna qualificata e allora la finale A ha promosso Morini (quinta in 53”92), Chiara Tarantino (54”60) e Virginia Menicucci (54”77). Con Sara Curtis che il pass individuale lo aveva già nei 50. Jolly per le staffette sarà infine Costanza Cocconcelli, che con la sua polivalenza può coprire lo stile libero e il delfino.
Settecolli chiama Parigi: Quadarella
Il Settecolli, il Foro Italico, Roma, sono casa sua e Simona Quadarella (che ovviamente aveva già i suoi pass per Parigi), a dispetto di una condizione che ovviamente non può e non deve essere al top ora, ha invece fatto piazza pulita nel mezzofondo femminile, vincendo 1500 (15’48”27), 800 (7’43”52) e 400 (4’06”43). Dai 1500 vinti dalla Quadarella è però arrivata un’altra carta olimpica: quella di Ginevra Taddeucci, che ha nuotato in 16’08”65. Questo permetterà alla fondista azzurra di partecipare così alla prova dei 10 km in acque libere, la sua specialità.
Credit Foto DBM Staccioli Federazione Italiana Nuoto