Paolo Barelli: «Quella staffetta “scippata” a Montreal»
Ripercorriamo la storia olimpica delle discipline acquatiche attraverso i racconti e la vita dei protagonisti: il presidente della Fin nel 1976 a Montreal aspirava a una medaglia ma la 4×100 fu misteriosamente esclusa
di Roberto Parretta
orse non tutti quelli che nuotano oggi anche ad alto livello lo sanno, ma il loro presidente federale Paolo Barelli ha preso parte a due edizioni delle Olimpiadi: Monaco 1972 e Montreal 1976. E proprio la seconda, che andiamo a scoprire oggi, rappresenta ancora un motivo di rammarico per il presidente della Federnuoto. Assieme a Marcello Guarducci, Roberto Pangaro e Paolo Revelli conquistò la finale della 4x200, ma poi si vide immotivatamente cancellata l'iscrizione della 4x100 stile libero, in cui la squadra italiana appena un anno prima, ai Mondiali di Cali, aveva conquistato un clamoroso bronzo. A Montreal quindi la staffetta italiana aveva tutte le ragioni per ambire al podio olimpico
Complice il ritorno a Tokyo a 57 anni da quella prima edizione dell’Olimpiade giapponese, On The Blue ha pensato che non poteva essere occasione migliore per riaprire e chiudere quel cerchio andando a raccontare la carriera, ma soprattutto la vita, di chi è stato attore protagonista dei Giochi. Così, con un protagonista per edizione andiamo a ripercorrere le storie dei più grandi azzurri e l’evoluzione delle discipline acquatiche. Un viaggio se vogliamo romantico, ma soprattutto istruttivo, destinato ai più giovani, per ricordare loro che se oggi abbiamo atleti di caratura mondiale capaci di riempire il medagliere olimpico, è perché qualcuno ha aperto per primo quella porta…
Approfittando della sua disponibilità, però non ci siamo limitati ai Giochi di Montreal: grazie al racconto del presidente Paolo Barelli siamo infatti tornati indietro negli anni 60, ai suoi primi brevetti nella piscina del Foro Italico a Roma e abbiamo ripercorso una carriera sportiva che lo vide conquistare ben 20 titoli italiani in 3 diverse discipline (stile libero, misti e farfalla). Un viaggio attraverso l’evoluzione stessa del nuoto, diventato da sport per pochissimi un vero e proprio movimento di massa.
