I love Italy: sono l’Italia e i suoi scorci la meta dell’estate 2023

di Martina Grandori

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utti dicono I love Italy, l’estate italiana 2023 è boom di presenze di turisti (+42% di stranieri rispetto al 2022), soprattutto americani. Dopo il covid ci hanno riscoperti, turisti e non, vogliono vivere esperienze autentiche, sono tutti alla ricerca del dettaglio in più da immagazzinare nel bagaglio emotivo, dell’eccellenza italiana. Effetto Instagram?

Sicuramente, la moltitudine di immagini che raccontano i paesaggi del nostro meraviglioso Paese sono un volano per le prenotazioni di hotel, case, casette, ville, bungalow e capanne vista mare. L’importante è l’esperienza, da un turismo più materiale – ricordiamo sempre quei greggi di stranieri che nelle città d’arte seguono l’ombrellino della guida come automi – ad un turismo più autonomo che grazie al web, alle serie tv (The White Lotus docet), ai social cerca luoghi “cartolina” dove la vista mare, l’affaccio sulla costa sono il pezzo forte.

L’Italia affacciata sul blu è sempre stupefacente, il Sud in particolare ne è un custode – scrigno. Vacanze meno nomadi, si sta più a lungo in uno stesso luogo, si fanno meno cose, ma con un approccio diverso, più raffinato e selettivo, riesplorando quella dimensione di vita a rallentatore chiamata villeggiatura. Ovviamente non rientrano mete d’assalto come Capri o Panarea o la Costa Smeralda, sempre oggetto di troppe prenotazioni che rendono la vacanza decisamente poco riposante.

Faraglioni Capri

La Dolce Vita, il dolce far niente, il dolce ozio, di cui un certo turismo è sempre più alla ricerca, parte proprio da un affaccio, da una veranda, da una terrazza, da una finestra dove ci si lascia trasportare dai pensieri belle, dai sogni. Una vita   vista mare è il diktat dell’estate.

Un pino marittimo aggrappato alla roccia a picco sulle onde, una terrazza ombreggiata da un pergolato dove un gioco di venti e il verde rendono la siesta ricreativa; un tavolo-scultura di maioliche azzurro plumbago che diventa tutt’uno con il paesaggio; un tramonto dove il cielo diventa rosso amarena, viola ametista e blu indaco; una scrivania sgarrupata srl confine con l’infinito blu come appoggio quando si legge un libro che vuole essere letto in pochi giorni, fino ad un aperitivo pique-nique improvvisato in quegli angoli solitari dove l’occhio ha molto la sua parte.

È l’estate italiana con i suoi riti sotto il sole, ma anche le sue viste mozzafiato sul Mare Nostrum.

Sono Martina Grandori, vivo quotidianamente con il senso dell’umorismo e alla ricerca dell’estetica, tento di migliorarmi ogni giorno in nome di una magica evoluzione, nutrendo il mio giardino degli interessi. Adoro scrivere, lo faccio da vent’anni in qualità di giornalista specializzata in lifestyle, prestata poi al mondo dell’ambiente e della sostenibilità. Sono madre di due bambine che hanno rivoluzionato la mia vita in positivo, da sempre vivo nella bellissima Milano, città che adoro perché ha moltissimo da offrire oltre allo smog.

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La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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