Olimpiadi e Paralimpiadi: viaggio a Parigi guidati dalla Senna

di Carolina Saporiti

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li occhi del mondo sono da settimane tutti puntati su Parigi prima per le Olimpiadi e ora per le Paralimpiadi. Anche noi facciamo tappa nella capitale francese per un tour nel cuore della città, lasciandoci guidare dal corso della Senna.

Partiamo dalla Tour Eiffel e non potrebbe essere diversamente, essendo il simbolo di Parigi. Salire è un’esperienza da provare una volta nella vita, ma anche guardarla dal basso è uno spettacolo. Ma dobbiamo fare una premessa, questo itinerario lo abbiamo immaginato da fare in giornata, quindi con partenza la mattina, ma la Tour Eiffel è bellissima anche la sera, quando viene illuminata da centinaia di luci bianche. Siccome è mattina, ci vuole un caffè o una seconda colazione: in zona si trova una delle sedi di Cafe Nuances e subito dopo per chi ama l’arte, d’obbligo una tappa al Palais De Tokyo, la sede di uno dei più importanti musei di arte contemporanea francese, con una bellissima programmazione con artisti originari anche di Asia, Africa e Sud America.

Torre Eiffel, Parigi
Cafe Nuances, Parigi

La giornata continua sugli Champs Elysées, uno dei più larghi e maestosi viali della città che conduce all’Arc de Triomphe e famosa soprattutto per i negozi di lusso che si susseguono uno accanto all’altro. Una curiosità? Fino al 1616 qui non c’era altro che campi, si deve a Maria de’ Medici la costruzione di un percorso alberato.

Champs Elysées e Arc de Triomphe, Parigi

Arriviamo ai Jardin des Tuileries, il giardino più antico di Parigi. Il giardino è relativamente piccolo, ma decorato con meravigliosi gruppi di statue allegoriche, tra le quali quelle di Rodin, Giacometti e Jean Dubuffet. Il giardino è anche sede di due musei: la Galerie Nationale du Jeu de Paume, spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea e alla fotografia, e il Musée de l’Orangerie, dedicato alla pittura impressionista e post-impressionista, dove sono esposte opere di Cézanne, Monet, Picasso e Renoir. In zona, il consiglio è di allungarsi verso Maison Pralus & Cedric Grolet, una delle pasticcerie più buone di tutta la città.

Jardin des Tuileries, Parigi
Jardin des Tuileries

A un passo c’è anche il Louvre? Vale la pena entrare? Sempre, l’importante è: prenotare la visita e comprare il biglietto in anticipo, studiare la collezione e scegliere in anticipo a quali sale dedicarsi e, soprattutto, rinunciare – con serenità – a vedere la Gioconda, ci sono altrettanti capolavori. Di Leonardo, molto più straordinaria, per esempio, è la Vergine delle Rocce.

Louvre, Parigi

Il giro prosegue e si raggiunge il maestoso Pont Neuf, lo si attraversa per raggiungere la Rive Gauche. È il momento di un po’ di shopping e non c’è posto migliore dei grandi magazzini Le Bon Marché per sentirsi parigini per un giorno (dimenticate Lafayettes, questo è molto più chic e meno turistico). Il pranzo si fa a le Bouillon Chartier (in città ci sono altre sedi Bouillon): non c’è niente di più francese e la cucina ha sempre prezzi accessibili. Davvero un pranzo indimenticabile: tenete solo conto che non prende prenotazioni, si arriva, ci si mette in coda e si aspetta.

Pont Neuf, Parigi
Grandi magazzini "Le Bon Marché", Parigi

Si torna sulla Rive Droite, si supera Notre Dame, che è ancora chiusa, ma sempre uno spettacolo anche da fuori e si può scegliere di visitare uno tra due bellissimi musei poco distanti (o anche entrambi): il Museo di Picasso o la Fondazione Henri Cartier-Bresson, il primo dedicato ovviamente al pittore spagnolo e il secondo dedicato sia al grande fotografo sia ad altri. La giornata finisce da Bambino, un locale molto cool dove bere un bicchiere di vino e mangiare piccoli (ma buoni piatti).

Notre Dame, Parigi

Laureata in Lettere Moderne, sono giornalista professionista dal 2011 e vivo a Venezia. Collaboro con diverse testate online e offline. Mi piace scrivere di cose belle e buone: viaggi, cibo&vino, cultura e ambiente. Amo camminare, in spiaggia o nei boschi. Sono curiosa, leggo e prendo sempre appunti.

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