Nuoto: l’ultima vasca di Fede, agli Assoluti di Riccione ancora un titolo e poi l’addio

L’ultimo show della Pellegrini: prima vince i 200 stile, poi le rivali di una carriera la scortano nell’ultima vasca

di Roberto Parretta

A

ncora un titolo, il numero 130 in carriera, poi quell’ultima vasca assieme alle avversarie con le quali si è scontrata in oltre 15 anni di carriera. Per la sua ultima vasca da atleta, Federica Pellegrini ha scelto lo stadio del nuoto di Riccione, storica sede dei campionati italiani, che con gli Assoluti invernali in vasca corta chiusi ieri, ha rappresentato il degno palcoscenico per la chiusura della carriera di una leggenda.

Circondata dai suoi affetti, dalla famiglia, dai compagni di squadra dell’Aniene e della Nazionale, ammirata in tribuna da una pattuglia di ex atleti, compresi i campioni olimpici dello sci Alberto Tomba e del taekwondo Carlo Molfetta, guidati dal presidente del Coni e del suo club Giovanni Malagò, Federica Pellegrini prima si è messa al collo la medaglia d’oro nei suoi 200 stile libero, con le lacrime trattenute a stento prima del tuffo, poi è tornata sui blocchetti per un emozionante, ma allegro saluto, scortata nei suoi ultimi 50 metri dalle avversarie-amiche di una carriera: dalla rumena Camelia Potec, che ad Atene 2004 le soffiò l’oro olimpico, alla serba Sara Ivakovic, battuta invece 4 anni dopo a Pechino, dalla svedese Sarah Sjoestroem all’ungherese Evelyn Verraszto, dall’olandese Femke Heemskeerk, all’altra azzurra Alice Mizzau, rivale in Italia nei 200 stile, ma compagna di squadra in memorabili staffette. 

Federica che prima dell’ultima vasca ha omaggiato anche la memoria di Camille Muffat, l’olimpionica del 2012 scomparsa in seguito a un assurdo incidente in elicottero, ma presente grazie alla cuffia che Charlotte Bonnet ha spedito a Riccione e che la Pellegrini ha simbolicamente posizionato sulla corsia numero 1.

«E’ stato tutto bellissimo, il tifo, la gente, proprio quello che mi auguravo: si chiude un cerchio come lo volevo», ha poi detto Federica Pellegrini. «Le restrizioni, purtroppo necessarie, hanno fatto si che le persone siano state meno di quelle che speravo ma i miei amici e le parsone a cui tengo di più sono qui e questo è importante. Oggi è stato un aumentare di sensazioni ed emozioni fino a quando sono arrivata davanti al blocchetto. Ero al limite di un pianto dirotto. Però dovevo riprendermi per poter gareggiare. L’ultima vasca? Le ragazze sono state stupende ad accettare il mio invito. Le avevo chiamate tre giorni fa e sono corse ad abbracciarmi. Adesso l’impegno nel CIO diventerà la mia occupazione principale»

Credits Photos: Andrea Staccioli di DBM – Insite 

Oltre a quello della Pellegrini, agli Assoluti di Riccione si sono ovviamente assegnati tutti gli altri titoli in vasca corta. Nelle due giornate di gara, una sola tripletta: l’ha firmata Lorenzo Mora (Fiamme Rosse), vittorioso in 50, 100 e 200 dorso. Fra i risultati da sottolineare, la doppietta del 18enne Simone Cerasuolo (Imolanuoto e Fiamme Oro) in 50 e 100 rana con due record mondiali junior, battendo anche Nicolò Martinenghi nella doppia distanza. Identica la doppietta messa a segno dal 21enne Simone Stefanì (della Time Limit di Caserta) su 50 e 100 farfalla, mentre i 200 li ha vinti Giacomo Carini (Fiamme Gialle/Vittorino da Feltre).

A proposito di doppiette, non stupisce quella di Simona Quadarella (Aniene) su 400 e 800 stile libero (sempre davanti a Martina Caramignoli), poi quelle di Arianna Castiglioni (Fiamme Gialle/Insubrika)  in 50 e 100 rana, di Thomas Ceccon (Fiamme Oro e Leosport) in 100 e (a sorpresa) 200 sl, di Ilaria Cusinato (Fiamme Oro/Team Veneto) in 400 e 200 misti, di Silvia Di Pietro (Aniene) in 50 farfalla e 50 stile e di Elena Di Liddo (Carabinieri/Aniene) in 50 dorso e 100 farfalla. 

Poi successi di Francesca Fangio (Rane Rosse) nei 200 rana, nel dorso femminile a Margherita Panziera (Fiamme Oro/Aniene) i 200 e a Giulia D’Innocenzo (Carabinieri/Aniene) i 100, Giovanni Izzo (Esercito/Imolanuoto) nei 100 misti, Gabriele Detti (Esercito/Rane Rosse) nei 400 stile, Lorenzo Zazzeri nei 50 stile, Costanza Cocconcelli (Fiamme Gialle/NC Azzurra 91) nei 100 stile, Anna Pirovano (Fiamme Azzurre/Rane Rosse) nei 200 farfalla, nei misti i 200 ad Alberto Razzetti (Fiamme Gialle/Genova Nuoto) e i 400 a Pier Andrea Matteazzi (Esercito/Rane Rosse), a Matteo Lamberti (Carabinieri/Team Brescia) i 1500, e infine Laura Letrari (Esercito/Bolzano Nuoto), anche lei all’ultima gara in carriera celebrata con la vittoria nei 100 misti.

Adesso il nuoto fa rotta verso Abu Dhabi, teatro dell’ultimo appuntamento stagionale con i Mondiali in vasca corta dal 16 al 21 dicembre.

Credits Photos: Pino Fama di CFP Foto

Ho iniziato ad appassionarmi di sport dalla nascita e da 20 anni sono collaboratore della Gazzetta dello Sport. Ho seguito tantissime discipline: principalmente rugby (corrispondente in 3 edizioni dei Mondiali in Francia, Nuova Zelanda e Inghilterra e tutti i Sei Nazioni dal primo del 2000), poi fra gli altri equitazione, taekwondo, surf, atletica leggera e ovviamente anche nuoto. I miei risultati sportivi di maggior rilievo? Ultimo nelle batterie dei 50 stile libero al memorial Boscaini del 1985 e medaglia di bronzo al Settecolli 2019 nei 50 stile dei giornalisti!

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