L’ex fidanzato di Miley Cyrus e re dei social sarà ai trials australiani: cerca un pass per i Giochi di Tokyo
di Roberto Parretta
a star del pop ai trials olimpici australiani. Riuscirà Cody Simpson a conquistare un pass per i Giochi di Tokyo? Sarà questo uno dei temi che incroceranno sport e gossip agli ormai imminenti trials australiani, al via domenica ad Adelaide
Per chi non lo sapesse, Simpson è stato catapultato al rango di star all’età di 13 anni grazie a Youtube e oggi attraverso i suoi social combina la strabiliante cifra di 13 milioni di fan. Ma realmente l’ex fidanzato di Myley Cyrus può ambire a un posto nella squadra olimpica di nuoto australiana? Per comprendere meglio il senso di questo suo tentativo, non si può non ripercorrere la sua storia.
Che inizia nel Queensland. Entrambi i genitori sono stati nazionali nel nuoto e Cody ha seguito il loro esempio: a 12 e 13 anni è stato campione nazionale della sua categoria, ma contemporaneamente ha iniziato a sviluppare il suo talento anche nell’altra grande passione, la musica. E senza neanche avere il tempo di ragionarci su, si è ritrovato a firmare un contratto record a Los Angeles per iniziare a far battere i cuori delle ragazzine con la sua musica.
Un talento che lo ha portato a incidere 3 album e a vincere 9 Awards, ma che è presto uscito dai confini semplicemente musicali, visto che è riuscito ad esibirsi a Broadway e in show televisivi di enorme successo come Ballando con le Stelle e Il Cantante Mascherato (ovviamente parliamo delle versioni americane). Un successo che però non lo ha mai reso completamente felice: Cody ha infatti confessato che veder vincere nuotatori che lui batteva regolarmente gli ha fatto tornare la voglia di rimettere cuffia e occhialini. Così, quando ha annunciato che avrebbe messo da parte la sua carriera da star per riprendere quella, ben più solitaria, rigida, lontana dai riflettori e dagli eccessi, di nuotatore, molti fan sono rimasti scioccati. Soprattutto perché quasi tutti ignoravano il suo passato.
Così a dicembre 2020 ha iniziato il suo percorso per prendere parte alle gare di qualificazione ai trials e i risultati non si sono fatti attendere: la qualificazione è arrivata con un 54″9 nei 100 farfalla, quasi 2 secondi sotto il limite richiesto. I progressi lo hanno portato poi un mese fa a classificarsi nono nella finale dei 50 farfalla ai campionati nazionali australiani di aprile in 24″79, a mezzo secondo dal podio. Ora però ai trials avrà bisogno di ben altro, visto che per qualificarsi a Tokyo il tempo limite è di 51″66 e il suo best stagionale è 53″85: una missione apparentemente impossibile. Il primo passo sarà provare a centrare la finale, in un panorama, quello dei 100 farfalla, che in Australia non è troppo presidiato.
La sua passione, la ritrovata dedizione e l’impegno che ha messo nel nuoto in questi due anni, considerando anche il lungo stop per la pandemia, hanno però conquistato il cuore e l’immaginazione degli australiani. E ovviamente le grandi aziende non si sono tirate indietro, tirando dentro la star da 13 milioni di follower in varie iniziative. La più rumorosa è senz’altro l’operazione di Amazon Prime, che ha inserito Simpson nel documentario in 4 parti “Head Above Water”, che conta su un cast olimpico stellare: oltre a Cody, infatti, saranno Ian Thorpe, Kyle Chalmers e Bronte Campbell a raccontare la pressione del nuoto ad alto livello e l’intensità degli allenamenti. Amazon che sarà anche il broadcast ufficiale dei trials australiani: un interesse che si è indubbiamente alzato anche grazie all’ingresso in gara di Simpson. Che, anche se non dovesse riuscirci, ha un’età (24 anni) che gioca a suo favore e se vorrà, potrà riprovarci anche per Parigi 2024.