Lewis Pugh compie imprese ai limiti dell’umano per la tutela degli Oceani

di Martina Grandori

"N

o ice, no life” ecco il claim del sito personale di Lewis Pugh, nuotatore con una bellezza da attore, un fisico d’acciaio, vicinissimo alla causa ambientale - l’hanno ribattezzato il “difensore dell’Oceano”, cattura audience sempre e solo a favore del problema dello scioglimento delle acque.

Le sue imprese hanno sempre avuto un che di estremo, uno stunt-man a servizio di sua Maestà la Natura, le sue rischiose esibizioni sempre in luoghi dove la natura è più vulnerabile a causa dell’uomo e dei suoi cattivi comportamenti.

L’ultima è stata sfidare la grande paura di nuotare in un tunnel ghiacciato nelle acque dell’Antartide munito solo di costume da bagno e occhialini: è stato il primo nuotatore ad attraversare uno dei tanti laghi (circa 65.000) che si stanno formando sui ghiacciai dell’Antartide a causa del surriscaldamento, le acque qui hanno sfiorato i 18,3°C.

#antarctica2020

Ma non è nuovo Lewis Pugh a queste imprese, sono parecchie quelle che hanno tenuto col fiato sospeso moltissimi appassionati.

Nel 2007 si è tuffato in mare al Polo Nord lungo lo stretto di di Lancaster, Canada, e al largo della Terra di Francesco Giuseppe, è stato il primo a circumnavigarlo a nuoto (il Polo Nord) nuotando sotto la calotta polare dimostrando che ogni paura si può vincere se la posta in gioco è la natura.

Nel 2010 ha nuotato nel Lago Imja sul’Everest, uno specchio d’acqua a 5.300 metri frutto del recente disgelo, nello stesso anno è stato nominato Young Global Leader dal World Economic Forum e nel 2013 le Nazioni Unite lo hanno nominato primo Patron degli Oceani delle Nazioni Unite.

Nel 2018 a stile libero ha nuotato per 531 chilometri in 49 giorni nel Canale. Cinque o sei ore al giorno senza mai cedere commentando «Non ho incontrato fauna selvatica ma soltanto plastica: abbiamo tolto i pesci dall’oceano per rimpiazzarli con i rifiuti», da qui ancora una volta emerge la sua dirompente volontà di sensibilizzare il mondo al disastro ambientale in corso, tanto da creare una fondazione, la Lewis Pugh Foundation, invitato a Glasgow alla COP26 dalle Nazioni Unite per spiegare quanto velocemente si stiano sciogliendo i ghiacciai e quanto velocemente la crisi climatica stia rovinando la Terra.

Una delle tante Fondazioni, quella di Pugh, che ancora una volta promuove un cambiamento di rotta del singolo individuo, l’unione poi fa la forza perché, purtroppo, le istituzioni vanno troppo a rilento e la crisi avanza inarrestabile.

Dagli Oceani è nata la vita, bisogna ritornare a rispettare quel loro perfetto equilibrio nel nome di una giustizia ambientale.

Sono Martina Grandori, vivo quotidianamente con il senso dell’umorismo e alla ricerca dell’estetica, tento di migliorarmi ogni giorno in nome di una magica evoluzione, nutrendo il mio giardino degli interessi. Adoro scrivere, lo faccio da vent’anni in qualità di giornalista specializzata in lifestyle, prestata poi al mondo dell’ambiente e della sostenibilità. Sono madre di due bambine che hanno rivoluzionato la mia vita in positivo, da sempre vivo nella bellissima Milano, città che adoro perché ha moltissimo da offrire oltre allo smog.

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