“Mediterraneo”, l’ultimo EP di Cherubini al Jova Beach Party 2022

di Manuel Gavini

S

i intitola “Mediterraneo” la nuova raccolta di dieci brani di Jovanotti, otto dei quali inediti, che risuona in tutte le piattaforme digitali dallo scorso 1° aprile. Il tema di fondo delle canzoni è proprio il Mare Nostrum, che presta anche il nome al primo pezzo di una tracklist «calda, ventilata e saporita».

Perché come spiega Lorenzo Cherubini: «Il Mediterraneo è un concetto, una presenza, uno sfondo, un’ispirazione, un luogo, un mare, una speranza, un dolore, una questione aperta, una grande storia e soprattutto un simbolo di scambi, avventure, viaggi, incontri, suoni, amori e promesse».

Nonostante il solito umore raggiante, Jova non ha mai nascosto la sofferenza patita in lockdown, periodo durante il quale non riusciva più ad ascoltare la musica e le canzoni. poi lo show con Gianni Morandi a Sanremo e ora, finalmente, la primavera e la luce. Il nuovo EP, ennesimo inno alla gioia destinato ad animare le spiagge italiane durante la prossima estate, sarà l’indiscusso protagonista delle 21 date (suddivise tra 12 tappe) del Jova Beach Party 2022, che ripartirà il 2 luglio da Lignano Sabbiadoro per concludersi il 10 settembre a Bresso.

Jovanotti con Gianni Morandi

Non appena sono state comunicate le tappe del nuovo tour immediatamente si sono riaccese le polemiche da parte degli ambientalisti che, già nel 2019, hanno accusato l’organizzazione di essere una minaccia per l’ambiente, in quanto per la realizzazione degli spettacoli si permette a migliaia di persone di calpestare spiagge e dune distruggendo le piante tipiche della macchia mediterranea ballandoci sopra e spaventando gli animali cantando a tutto volume, nel periodo dell’anno in cui nidificano molte specie protette a rischio di estinzione, come le tartarughe caretta-caretta.

L’artista si difende raccontando della collaborazione attivata con il WWF nel 2019, che quest’anno si è ampliata con la realizzazione del progetto RI-PARTY-AMO che ha come obiettivo ripristinare spiagge e litorali, ma anche le sponde dei fiumi, laghi e aree naturali nelle zone distanti dal mare attraverso il coinvolgimento dei giovani, delle scuole, delle famiglie, dei volontari dal prossimo settembre 2022, come da programma inserito sul sito del WWF.

Malgrado le polemiche, si viaggia già verso il sold-out, per una full immersion di musica e divertimento all’interno di un tour no-stop che durerà tutto il giorno, tutti i giorni. «Se sono io a organizzare una mega festa in spiaggia, non è che posso arrivare alla fine – continua Jovanotti nell’intervista concessa a Radio Deejay – Ci voglio essere, accogliere gli ospiti, salutare il pubblico, stare lì in mezzo, improvvisare il mood della giornata, buttarmici dentro. Per me il Jova Beach Party è una forma psichedelica. Stare lì da mezzogiorno con quella temperatura, incontrando tutte quelle persone, mi fa arrivare la sera in uno stato di coscienza alterato, provando una sensazione di empatia assoluta con l’universo».

Per alimentare il suo progetto musicale è stato determinante l’incontro con Rick Rubin durante un summer camp organizzato da Google in Sicilia, che ha fornito ulteriore spinta a Mediterraneo: non a caso, è nello studio in Toscana del celebre produttore discografico americano che l’EP è stato registrato. «In quest’opera ci sono Ibiza, la Turchia, la Grecia, il Mar Nero che bagna Odessa. È il disco che ho realizzato nella condizione più reclusa di sempre, pertanto è quello che probabilmente ha più respiro, credo proprio per una questione di compensazione» dichiara Jova.

Jovanotti con Rick Rubin

L’inedita tracklist è aperta dall’omonimo brano Mediterraneo, che parla di rinascita nel rievocare allo stesso tempo qualcosa di antico e di futuro, trasformandosi in corsa da un pezzo house a una taranta salentina in collaborazione con il più importante gruppo di musica popolare pugliese “Canzoniere Grecanico Salentino”. Non dimenticar è una canzone che scorre via come la storia che racconta, tanto surreale e ancestrale quanto fantascientifica e avventurosa.

Jovanotti con tutti il gruppo del Canzoniere Grecanico Salentino

Tirannosauro Rex, secondo la definizione di Jovanotti stesso, è «la canzone senza ritornello, perché è tutta un ritornello di 4 minuti»: il testo racconta la più grande storia d’amore dell’universo, che inizia nella preistoria e non finisce mai. La latina Ricordarti di vivere è dedicata soprattutto a chi concepisce la vita come un viaggio dal primo all’ultimo metro, vivendo appieno gioie e allegria, dolore e rimpianti.

Concepita in piena pandemia, Alla salute esterna il fortissimo desiderio di guardare avanti: è un brindisi che introduce la festa, una danza sfrenata e alcolica, uno sfogo non più reprimibile. La trascinante sonorità è della sponda est mediterranea, registrata tra Istanbul, Atene e Düsseldorf, un treno che viaggia verso tempi migliori ma senza dimenticare da dove è partito. 

Jovanotti con Enzo Avitabile

Le strofe di Everest raccontano tempi ormai mutati, la nostra esistenza digitale disorientata mentre ci dimentichiamo della vita vera, unico palcoscenico in cui è realmente possibile estrinsecare la forza superiore dell’amore. Corpo a corpo è una jam, frutto dell’incontro musicale con un altro spirito non omologato: Enzo Avitabile. Infine Allelù, testo scritto in viaggio tra Hong Kong, Brasile, Addis Abeba e Parigi, che racconta – danzando – il mondo contemporaneo in forma di ritmo e passione.

Mi chiamo Manuel, ho 33 anni e osservo da sempre con interesse ogni forma acquatica generosamente offerta dalla natura. Laureato con lode in Relazioni Internazionali nel 2012, dal gennaio successivo sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti. Il mio hobby preferito è viaggiare, ovunque, ma quando devo scegliere tra mare e montagna non ho dubbi: il richiamo dell’acqua è troppo forte! In questa foto mi trovo a Capri, durante la mia ultima vacanza "on the blue", immerso nell’inestimabile panorama con vista Faraglioni.

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Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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