Maya Bay, riapre il paradiso terrestre

di Redazione

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hiusa nel 2018, a causa della troppa affluenza di turisti, notizia di questi giorni è che riaprirà il prossimo 1 Gennaio 2022 la spiaggia più bella del mondo: Maya Bay, il paradiso tropicale sull'isola di Ko Phi Phi Leh, divenuta famosa nel 2000 a seguito dell’uscita nelle sale cinematografiche del film “The Beach” con Leonardo Di Caprio, tratto dal romanzo “L’ultima spiaggia” di Alex Garland

La decisione della chiusura al pubblico era stata presa dal governo thailandese per difenderla dall’assalto dei turisti ed evitare i danni ingenti da essi causati, non sempre rispettosi del delicato ecosistema della baia, che hanno colpito e quasi sterminato la popolazione di coralli. Nell’ultimo ventennio è sparito quasi l’80% dei coralli della baia, complici gli scarichi degli hotel in mare, gli ancoraggi per imbarcazioni e i rifiuti di plastica gettati in mare e abbandonati sulla stupenda spiaggia, senza dimenticare le creme solari e le pericolose sostanze in esse contenute.

The Beach, in fondo è una piccola striscia di sabbia, lunga solo 250 metri e larga 15. Da gennaio del prossimo anno l’accesso sarà contingentato dalle ore 10,00 alle ore 16,00 e limitato a un ristretto numero di visitatori, saranno circa 2 mila al giorno in alta stagione, a differenza delle 5 mila persone che la visitavano quotidianamente in precedenza.

Inoltre, non sarà più consentito l’ingresso alle barche perché danneggiano la barriera corallina e saranno identificate delle aree ben precise dove si potranno praticare alcuni sport acquatici.

L’obiettivo principale è quello di impedire che quanto accaduto nel recente passato possa ripetersi, ma queste poche regole basteranno a salvaguardarla e proteggerla?

Ecco il team di “On The Blue”: Carolina, Cinzia, Consuelo, Costanza, Fabrizio, Francesca, Katia, Lorenzo, Lucio, Martina, Manuel, Pino, Roberto e Stefano. Ogni giorno vi raccontiamo l'acqua in ogni sua forma e declinazione, attraverso esperienze e racconti delle donne e degli uomini che seguendo il flusso delle onde andremo a incontrare, o ci verranno incontro.

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Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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