Giamaica, l’isola verde dove nasce la musica

Quando si atterra su questa isola, si rimane sorpresi da quanto sia verde e, ancora di più, ci si stupisce del suo carattere selvaggio. Nonostante il turismo l’abbia dotata di servizi per i viaggiatori di altissimo livello, la Natura continua a vincere e la musica a suonare

di Carolina Saporiti

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a terza isola (per grandezza) caraibica sta tornando a essere una destinazione glamour come lo era stata negli anni Cinquanta e Sessanta quando veniva frequentata da Marilyn Monroe e Ian Fleming. La musica reggae suona ovunque, le spiagge dell’isola sono luoghi in cui viene voglia di vivere per sempre, lasciando tutto alle spalle e dimenticandosi del resto del mondo.

Ma se la musica che si sente risuonare nell’aria è quasi sempre il reggae, la Giamaica è più in generale l’isola della musica, avendo influenzato parte della storia della musica recente. Qui vivono grandi produttori e cantanti e gruppi musicali vengono a cercare ispirazione, a registrare i loro dischi o anche solo a “testare” i loro nuovi brani per capire se piaceranno.

Si dice che lo abbia fatto Alicia Keys a Port Antonio per esempio. Chris Blackwell, il manager di Bob Marley, ma anche colui che ha lanciato Nick Drake, Cat Stevens, Roxy Music, Grace Jones e gli U2, possiede un hotel sulle Blue Mountains, lo Strawberry Hill, e il Golden Eye Resort a Oracabessa Bay (un tempo la casa dove Ian Fleming scrisse la mitica saga 007). Jon Baker protagonista della scena musicale degli ultimi 30 anni ha aperto, insieme all’amico veterano dell’industria musicale Steve Beaver, il Geejam Hotel, un albergo e uno studio di registrazione dove i Gorillaz hanno registrato il loro primo album e Amy Winehouse l’ultimo.

E se c’è una città che più delle altre è connessa con la musica è proprio Port Antonio (è qui il Geejam Hotel), una località di mare sulla costa est, meno frequentata rispetto all’area di Negril, sulla costa ovest. Eppure qui ci sono alcune tra le spiagge più belle dell’intera Giamaica, che a differenza di quelle di ovest che sono infinite e sabbiose, qui sono per lo più piccole baie rigogliose.

Port Antonio, Giamaica
Geejam Hotel, Port Antonio, Giamaica

Boston Beach, dove è anche nato il piatto nazionale, il pork jerk, maiale speziato con pimento e cotto alla brace; San San Beach, proprio accanto alla Blue Lagoon e di fronte a Monkey Island, dove passeggiare in compagnia dei colibrì; Dragon Bay famosa perché vi sono state girate scene di Cocktail con Tom Cruise e di Club Paradise con Robin Williams; Winifred Beach, la spiaggia dei giamaicani con bancarelle di cibo e ampie zone d’ombra; Frenchman’s Cove, la più scenografica dove, con un po’ di fortuna, si può assistere alla nascita di tartarughe, altrimenti ci si può accontentare di dondolarsi su un’altalena di legno appesa a un albero in spiaggia.

Come la Giamaica sia diventata l’isola della musica lo si può capire attraverso la sua storia. Se per molti anni le autorità coloniali avevano vietato il tamburo nelle piantagioni, temendo che gli schiavi potessero usarlo per inviare messaggi in codice che invitavano all’insurrezione, nel 1962, anno dell’indipendenza, ai batteristi più famosi della Giamaica, il gruppo Count Ossie, fu chiesto di esibirsi durante le celebrazioni ufficiali.

A quel punto la musica si era già affermata come parte integrante della cultura e della società giamaicana. I musicisti giamaicani non si sono limitati a raccontare gli eventi, ma hanno anche cercato di cambiare la società.

Ovviamente la Giamaica non è solo musica e non è solo mare: la Giamaica è anche tanto verde, tanta natura, compresa quella delle piantagioni di caffè. In questo Paese si produce infatti una delle varietà più pregiate al mondo: il Jamaica Blue Mountain che viene coltivata sulle omonime Blue Mountains.

Dunn Rivers Falls, Ochos Rios

Una visita alle piantagioni è interessante non solo per scoprire molte curiosità sul caffè, ma anche per vedere quanto quest’isola sia ancora poco costruita e autentica e per ammirare dall’alto Kingstown, capitale del Paese.

La Giamaica è un’isola ricchissima di acqua, che permette di provare diverse attività durante un viaggio: si possono risalire le Dunn Rivers Falls di Ochos Rios, nel nord del Paese, oppure si può fare un’escursione su una zattera di bambù, accompagnati da una guida, navigando lungo il fiume Marta Brae, passando accanto ad alberi di mango e ammirando i colibrì che svolazzano tra le mangrovie.

E solo allora, con il sottofondo di una canzone di Bob Marley, si potrà pensare di tornare a casa… soddisfatti e con la promessa di tornare su questa incredibile isola.

Laureata in Lettere Moderne, sono giornalista professionista dal 2011 e vivo a Venezia. Collaboro con diverse testate online e offline. Mi piace scrivere di cose belle e buone: viaggi, cibo&vino, cultura e ambiente. Amo camminare, in spiaggia o nei boschi. Sono curiosa, leggo e prendo sempre appunti.

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