Mantova, via libera al bagno nel lago dopo 45 anni

di Redazione

I

più impazienti hanno aspettato non più di qualche ora dopo l’uscita ufficiale dell’ordinanza, tanta era l’attesa. Lunga 45 anni, per la precisione. Siamo a Mantova, dove il primo aprile scorso – no, non si trattava di un “pesce” – i cittadini hanno ricevuto una notizia sconosciuta dal lontano 14 luglio 1978: nel Lago Superiore, finalmente, è di nuovo consentita la balneazione. Così, in molti non hanno resistito alla tentazione immediata di immergersi subito per un primo bagno.

Dopo un ciclo quadriennale costellato di prelievi e analisi microbiologiche delle acque, dalle recenti e decisive analisi è risultato un livello di pulizia e sicurezza rispondente ai livelli di legge. Una circostanza che ha condotto alla revoca del divieto imposto ai laghi del territorio comunale dall’allora sindaco della città dei Gonzaga, Gianni Usvardi, a causa dei pericoli portati dalla massiccia presenza di batteri dannosi per la salute umana.

Foto pubblicata dall'attuale SIndaco Mattia Palazzi dell'ordinanza del 14 luglio 1978, con la quale l'allora Sindaco Gianni Usvardi vietò la balneazione
Mattia Palazzi, Sindaco di Mantova

A firmare il provvedimento, che riguarda il maggiore fra dei 3 bacini formati dal fiume Mincio, è stato il Primo Cittadino Mattia Palazzi, in carica dal 2015, con l’avallo del Ministero della Salute: il portale di quest’ultimo, nella sezione dedicata alla balneazione, ha aggiornato il Lago Superiore tra i siti balneabili, con la corretta indicazione dei due tratti d’accesso sulle sponde opposte a nord e sud. Permane invece il divieto di pescare e consumare il pesce.

Coloro che si sono già tuffati, tuttavia, dovranno attendere ancora un po’ per ripetere l’esperienza: nella conferenza stampa in cui ha firmato l’ordinanza – convocata a bordo lago – lo stesso Palazzi ha spiegato infatti che devono essere ancora completate le infrastrutture necessarie per godersi un bagno a 360 gradi, in attesa di costruire pontili, docce e aree picnic.

Ad ogni modo, può dirsi centrato uno degli obiettivi che il Comune si era prefissato nel 2019, quando fu istituito un apposito tavolo tecnico a cui presero parte anche la provincia, la locale Agenzia di Tutela della Salute (ATS) e l’ente gestore del Parco del Mincio, area protetta dal 1984. La pandemia ha ulteriormente allungato l’attesa, ma oggi si è finalmente giunti a dama.

Lago Superiore, Mantova

L’iniziativa rientra nel più generale progetto a medio termine di riqualificazione ambientale, che comprende l’attivazione di interventi collaterali per un totale di 1,2 milioni di euro. L’ambizione è quella di implementare i servizi per rendere più attrezzato possibile il lungolago, allo scopo di promuovere un’economia basata sul turismo che riparta proprio dal recupero delle acque locali.

«Da quasi mezzo secolo la balneabilità era un sogno per i mantovani. I 16 prelievi dell’ATS negli ultimi 4 anni hanno riscontrato valori sotto i parametri di criticità: ora il lago è pulito e non mette a rischio la salute delle persone», ha dichiarato Palazzi, prima di rivolgere un accorato appello a istituzioni e cittadini finalizzato a preservare la salubrità appena ritrovata delle acque lombarde, a partire dal Garda e lungo tutto il corso del Mincio.

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