Foresta Liquida: microalghe per diminuire le emissioni di Co2
Alghe sempre e comunque super star, anche a questo Salone del Mobile appena finito
di Martina Grandori
tavolta si tratta di microalghe con lo scopo di ripulire l’aria inquinata di Venezia (e non solo) e il progetto presentato in anteprima al FuoriSalone, ha vinto il premio internazionale RoGuiltlessPlastic di Rossana Orlandi nella categoria Innovative e Tech Project.
Un nome evocativo quello scelto, Foresta Liquida, dietro cui ci sono l’Università IUAV di Venezia e il Green Propulsion Laboratory (GPLab) del Gruppo Veritas di Venezia, insieme hanno ideato questa installazione – che traslocherà poi alla prossima Biennale a Venezia – pensando ad una bonifica dell’aria attraverso un processo di fotosintesi di masse di microalghe.
Niente quindi microalghe per elisir di giovinezza o innovative pellicole decomponibili ma microalghe per migliorare la qualità dell’aria che si respira, il progetto è frutto delle sperimentazioni di Graziano Tassinato, biotecnologo formatosi al Cnr di Firenze, oggi a capo del GPLab Green Propulsion Laboratory, il tutto con un look ad alto appeal. Ecco come.
Colture di microalghe mono o pluricellulari che, grazie anche alla loro velocità di riproduzione, sono con in grado di assorbire anidride carbonica con maggiore efficacia delle piante emettendo ossigeno. Da qui il progetto Foresta Liquida, una sperimentazione che tramite dei cilindri, riempiti appunto di microalghe, insuffla aria atmosferica contenente l’anidride carbonica.
Questi elementi sono stati concepiti per essere fruibili in ambiente pubblico grazie a un attento lavoro di ri-progettazione, diventando oggetti outdoor, ma volendo anche e indoor, al servizio di un abitare sostenibile. I cilindri di Foresta Liquida sono realizzati in collaborazione con Design Differente, start-up innovativa di Milano, primo fablab/coworking dedicato ai temi dell’economia circolare.
A Venezia il progetto dell’Università IUAV vede il posizionamento di questi innovativi rigeneratori dell’aria lungo i canali a mo’ di paline, al fine di rendere un pò più green anche l’aria della laguna… diventeranno realtà?
