E-foil e surf elettrico: le nuove frontiere degli sport da tavola

di Redazione

L'

estate 2022 che volge al termine lascia in eredità due tendenze già note, ma mai in così netta e costante espansione come quest’anno: e-foil e surf elettrico.

Già, perché surfare alternativamente non solo si può, ma è anche alla portata di tutti coloro che approcciano alla tavola con tanta voglia di divertirsi, pur non essendo esperti del mestiere né sportivi navigati.

Entrambe le attività sono indicate quando il tempo e le condizioni del mare non sono ideali per cavalcare le onde senza spinta, oppure si vogliono solcare fiumi e laghi: è proprio in questi casi che arriva in soccorso la tavola elettrica, che sta conquistando sempre più amatori nel pianeta, confermando la vivacità di un settore in cui, tuttavia, la traccia tricolore italiana è ancora debole.

Importanti da chiarire sono analogie e differenze tra e-foil e surf elettrico. In comune, certamente, entrambe portano dosi generose di adrenalina e passione; una passione che però possono permettersi in pochi, essendo economicamente molto dispendiosa, visto che i modelli più innovativi di tavola possono costare fino a 20mila euro. Dal punto di vista tecnico, inoltre, sia l’uno che l’altro prevedono un telecomando collegato via bluetooth alla batteria, installata nella parte superiore della tavola.

Per quanto concerne le distinzioni, quella fondamentale è che nel surf elettrico l’onda si percepisce e si va a cercare, mentre nell’e-foil non si avverte il moto ondoso e la sensazione è quella di planare sul mare. Infatti, in quest’ultimo caso (noto anche come electric hydrofoils), l’effetto è quello di volare sull’acqua, senza alcun tipo di contatto o attrito, grazie all’ala idrodinamica: una volta raggiunta una certa velocità, la tavola si alza.

Nel surf elettrico, invece, essa scivola sulla superficie dell’acqua, grazie alla spinta propulsiva di un motore elettrico gestito da un controller, con cui poter impostare modalità e velocità, inclusa quella estrema a 30 nodi che consente di fare salti e freestyle: una sorta di surf 2.0 o, più in generale, di evoluzione di giochi acquatici quali moto d’acqua e jet-surf.

Stefano Bettanin di Boatable – azienda spezzina organizzatrice di experience turistiche di e-foil ed electric surf – spiega perché le due tendenze rappresentano il futuro: «Presto diventeranno discipline a tutti gli effetti. Nel salone nautico di tre anni fa abbiamo scoperto le tavole elettriche e siamo stati spinti dall’idea di puntare su questo campo, che tra l’altro rispetta la natura. Portiamo un gruppetto di persone in barca, cerchiamo calette e facciamo divertentissime escursioni in acqua».

Stefano Bettanin di Boatable

Tra gli appassionati di questi nuovi sport, spiccano Fabio Quartararo e Lewis Hamilton. Se per il campione del mondo 2021 della Moto GP si tratta di un amore recente, il sette volte iridato di Formula Uno ha esternato a più riprese la sua annosa passione anche per la tavola tradizionale, prendendo nel tempo libero lezioni da professionisti, come il campione big wave Makua Rothman: chissà che un giorno non aspiri a replicare tra le onde i successi ottenuti in pista.

Ecco il team di “On The Blue”: Carolina, Cinzia, Consuelo, Costanza, Fabrizio, Francesca, Katia, Lorenzo, Lucio, Martina, Manuel, Pino, Roberto e Stefano. Ogni giorno vi raccontiamo l'acqua in ogni sua forma e declinazione, attraverso esperienze e racconti delle donne e degli uomini che seguendo il flusso delle onde andremo a incontrare, o ci verranno incontro.

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Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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