Come rendere il Black Friday un “Blue Friday”

Seguendo l’esempio di brand ecologici come Ecoalf, Patagonia e ULTRASOUNDtech con Sea Shepherd

di Redazione

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a settimana in corso è ormai conosciuta in tutto il mondo come quella del Black Friday, infatti la tradizione americana del “venerdì nero”, che coincide ogni anno con l’ultimo venerdì del mese di novembre, si è ormai globalizzata e ha preso piede in tutti i paesi industrializzati.

Il Black Friday ha origine negli anni Cinquanta a Philadelphia, quando i cittadini americani hanno iniziato a fare acquisti folli per i regali di Natale durante il week end successivo al giorno del Ringraziamento, che tradizionalmente viene festeggiato il quarto giovedì del mese di novembre.

Nel corso degli anni, il week end si è allungato ed è diventato “week”, e di conseguenza oggi siamo bombardati da milioni di offerte per la settimana del Black Friday; inoltre i grandi gruppi ci invogliano a fare acquisti proponendo degli altissimi sconti, per poter vincere la guerra di competizione con i loro concorrenti.

Sicuramente questa “guerra dei prezzi” è positiva per coloro che hanno la necessità di acquistare qualcosa di utile, ma alcune volte porta il consumatore a fare degli acquisti d’impulso, soltanto perché si lascia conquistare dal basso costo e non perché realmente ne ha necessità.

Di contro, questa follia consumistica, con l’enorme richiesta di migliaia di prodotti in un periodo così breve, comparta delle conseguenze devastanti per i lavoratori, costretti a ritmi stressanti, e per l’ambiente che subisce l’impatto non sostenibile dell’aumento della produzione. Basti pensare ai quintali di rifiuti di plastica e di carta utilizzati per l’imballaggio dei prodotti da consegnare, e se la consegna non è effettuata in un negozio fisico, ma il prodotto è stato acquistato online, l’impatto negativo sull’ambiente, e di conseguenza sulla nostra salute, è ancora più invasivo in quanto si riscontra un aumento delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera a causa della spedizione dei prodotti ordinati. Si consideri che solo in Gran Bretagna durante il Black Friday 2020 sono state prodotte circa 429 mila tonnellate di CO2. Un dato impressionante, portato alla luce da Friday for Future che con lo slogan “Block Friday” tenta di aprire gli occhi ai consumatori finali e di fermare, o almeno rallentare, la corsa verso lo shopping sfrenato e irresponsabile.

Proprio per capire meglio cosa sta succedendo a seguito delle ormai stranote proteste ambientaliste di Greta Thunberg e le crescenti preferenze dei consumatori, soprattutto i Millennial, per dei prodotti eco-compatibili ed ecologici, abbiamo fatto un giro tra le varie proposte “Green Friday”.

Ecoalf, un brand di moda, di cui abbiamo già parlato in un articolo precedente, che fa dell’ecologia il suo cavallo di battaglia, producendo tessuti da reti ripescate in mare o pneumatici usati, farà parlare di sé restando in silenzio. Si esattamente, in quanto ha deciso di aderire, insieme ad atri piccoli marchi ecosostenibili, al movimento #BuyNothingDay, ossia mentre tutti i grand brand urlano i solo sconti, Ecoalf durante il venerdì del Black…ops il “Green Friday” bloccherà tutte promozioni e la pubblicità, dimostrando la coerenza per i valori che ogni giorno promuove con la produzione dei loro prodotti ideati per la salvaguardia del pianeta e con l’aiuto del poeta britannico Tom Foolery cercherà di sensibilizzare i suoi consumatori.

BREACK THE HABIT, NOT THE PLANET #RECYCLINGBLACKFRIDAY

Patagonia, altra azienda di cui abbiamo scritto in passato, in quanto si è adoperata alla tutela di Vjosa, l’ultimo fiume libero d’Europa, è sempre in prima linea per la salvaguardia del nostro pianeta, lo scorso anno ha donato il 100% dei profitti del “Green Friday” a enti di beneficienza, incoraggiando i propri consumatori a trascorrere più tempo all’aria aperta in compagnia di propri cari invece di rincorrere la migliore offerta nei centri commerciali o su internet.

L’iniziativa che ha colpito la nostra curiosità è quella ULTRASOUNDtech che devolverà il 20% pari all’importo risparmiato dai consumatori per gli acquisti effettuati dal 22 al 29 novembre all’associazione no profit Sea Shepherd che da anni si occupa della salvaguardia dei mari e degli oceani, molto attenta alla conservazione e alla tutela della biodiversità, anche attraverso azioni, indagini e denunce per le azioni illegali al fine di proteggere tutte le specie marine.

ULTRASOUNDtech™ è un’azienda sempre attenta alla tutela del nostro pianeta in quanto aderisce al Global Impact delle Nazioni Unite, ma in questa particolare settimana promuove l’attenzione all’ambiente e all’ecosostenibilità con l’obiettivo di trasformare domani 26 novembre da venerdì nero in un venerdì un po’ più BLU.

Ecco il team di “On The Blue”: Carolina, Cinzia, Consuelo, Costanza, Fabrizio, Francesca, Katia, Lorenzo, Lucio, Martina, Manuel, Pino, Roberto e Stefano. Ogni giorno vi raccontiamo l'acqua in ogni sua forma e declinazione, attraverso esperienze e racconti delle donne e degli uomini che seguendo il flusso delle onde andremo a incontrare, o ci verranno incontro.

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Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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