Belle notizie di inizio anno: salvati 53000 coralli in Indonesia

di Martina Grandori

A

inizio anno le buone notizie hanno ancora più valore, fra buoni auspici, buone pratiche e desideri di cambiamento, gennaio è spesso un mese dove il verbo cambiare è in cima alla lista dei desideri. E se il cambiamento una volta tanto è positivo, è la testimonianza dell’impegno umano ed è un cambiamento che riguarda una barriera corallina in uno dei paradisi terrestri, allora ancora meglio.

Siamo sull’isola di Hatamin, Indonesia, qui la barriera è stata negli anni messa in grande pericolo proprio dalla pesca intensiva con la dinamite, i fondali erano ridotti allo stremo, un danno difficile da controbilanciare se si pensa che la barriera corallina è un ecosistema dove vive il 25% delle specie marine, pur occupando semplicemente lo 0,2% del fondale degli oceani.

Isola di Hatamin, Indonesia
Coralli danneggiati

Dal 2015 Coral Guardian, la ONG fondata dal biologo marino Martin Colognoli, coinvolgendo la comunità locale, ha non solo iniziato a ricostruire il substrato dei coralli recuperati, ma anche avviato un progetto sociale per trasmettere alle comunità locali l’immenso valore di questo ecosistema insegnando un approccio alla pesca sostenibile e rispettoso.

Dal 2019 il governo Indonesiano l’ha proclamata area protetta di riabilitazione. Al Blue Center ci lavora un team di 8 persone, molte delle quali ex pescatori locali riconvertiti a guardiani dei fondali, ogni mese viene applicato un programma di monitoraggio, di ripristino e di sensibilizzazione alla causa. Gli esemplari salvati sono stati curati in maniera diversa a seconda del contesto in cui sono stati raccolti.

Questi frammenti di corallo trovati rotti ma ancora vivi, vengono trasportati in una sorta di nursery marina, dandogli la possibilità di risvilupparsi nelle migliori condizioni per poi essere trapiantati nuovamente sui fondali. Ad oggi sono stati ripristinati 53mila coralli e il progetto di salvaguardia Coral Guardian nel 2020 ha inaugurato un programma anche a Punta de la Mona in Andalusia.

Sono Martina Grandori, vivo quotidianamente con il senso dell’umorismo e alla ricerca dell’estetica, tento di migliorarmi ogni giorno in nome di una magica evoluzione, nutrendo il mio giardino degli interessi. Adoro scrivere, lo faccio da vent’anni in qualità di giornalista specializzata in lifestyle, prestata poi al mondo dell’ambiente e della sostenibilità. Sono madre di due bambine che hanno rivoluzionato la mia vita in positivo, da sempre vivo nella bellissima Milano, città che adoro perché ha moltissimo da offrire oltre allo smog.

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