
Il diario di bordo di Alisia Tettamanzi nel corso di formazione per operatori turistici Whale Watching, organizzato da WWF Italia, WWF Travel e WWF YOUng
di Alisia Tettamanzi
a non ci sono le balene nel Mediterraneo!». É la frase che ogni cetologo ha sentito dire di più nella propria vita, la croce di ogni ricercatore. Invece si, ci sono eccome le balene nel Mediterraneo e non solo... Come vi ricorderete dallo scorso articolo, ho partecipato al corso di formazione per operatori turistici Whale Watching. Durante le lezioni abbiamo descritto ognuna delle 8 specie regolari di cetacei presenti nel Mediterraneo, studiandone le caratteristiche, il comportamento, le aree di distribuzione e le minacce che incontrano ogni giorno. Questi meravigliosi animali si suddividono in Odontoceti (dotati di denti) e Misticeti (forniti di fanoni). Alla fine della formazione verranno selezionate le guide che si imbarcheranno su Le Vele del Panda. La flotta istituita da Sailsquare e WWF Travel accoglierà, durante tutta l’estate, appassionati di navigazione e megafauna marina che avranno la possibilità di avvistare i più grandi abitanti del mare, fra cui la balenottera comune che può raggiungere l’incredibile lunghezza di 25 metri ed è l’unico misticete del Mar Mediterraneo. Ma adesso è arrivato il momento di mettere in pratica tutto ciò che abbiamo imparato. Si parte!

GIORNO 1:
Arriviamo a Fiumicino, troviamo la Mahayana ad aspettarci lungo la riva del Tevere, ci vengono presentati il Capitano e l’equipaggio che ci accompagneranno in questi 5 giorni di avventura. Ognuno sceglie una cuccetta, sistema le proprie cose e impara le regole della barca: raccolta differenziata, usare meno acqua possibile, i turni in cucina e tante altre piccole cose che rendono l’esperienza spartana ma meravigliosa. I turisti che parteciperanno alle crociere di ricerca verranno informati sulle minacce che gravano sul mare e sui suoi abitanti e riceveranno tutte le informazioni utili per comprendere l’importanza di uno stile di vita più sostenibile, per poterlo attuare anche nella propria quotidianità. In barca il tempo vola, si cena e subito a dormire. Si, perché domani leviamo l’ancora all’alba e non vediamo l’ora di iniziare questa nuova avventura!

GIORNO 2:
Sveglia, si salpa! Fuori il mare non è proprio calmo e tira vento ma le condizioni non ci spaventano e l’uscita non si rimanda, colazione leggera per evitare il mal di mare, vestiti pesanti e via alla ricerca di pinne e soffi! La giornata prosegue tranquilla, le uniche specie che avvistiamo sono uccelli migratori e tartarughe marine. Ma ecco che, inaspettatamente, spunta una stenella solitaria a prua! La stenella è il delfino più piccolo e più facilmente avvistabile del Mar Mediterraneo, spesso in gruppi (pod) molto numerosi. Avvistamento fugace, giusto il tempo di un salto e il delfino si immerge di nuovo fra le onde blu.


GIORNO 3:
Oggi non si esce, troppo mare e troppo vento! Ma non possiamo perdere tempo, il lavoro del ricercatore non si limita all’avvistamento; mentre voi potrete godervi il mare e il sole la vostra guida dovrà compilare il database, una parte fondamentale della ricerca. Per il monitoraggio delle specie è molto importante saper raccogliere e gestire i dati nel modo corretto. Tutto il terzo giorno di corso viene dedicato a questo aspetto e alla fine siamo molto più stanchi di una giornata passata in mare.
La serata è dedicata al relax, ci godiamo la luna, le stelle e il rumore delle onde cullati dal suono di una chitarra, con una tisana calda fra le mani, prima di sprofondare esausti ma felici sotto le coperte.

GIORNO 4:
Giornata calda, sole e non troppo vento, condizioni quasi perfette per il monitoraggio. Usciamo in mare speranzosi e fiduciosi. Ad un certo punto: «Pinne!». E sale l’adrenalina. Ci avviciniamo piano, «che strano, sono ferme». Qualcosa non va… «Ma è un tronco!», esclama qualcuno. Il mare ci ha fatto un bello scherzetto, dopo mezza giornata a scrutare l’orizzonte abbiamo visto delle pinne al posto di rami (anche se vi giuro che quello era proprio un tronco pinnato). Risate, prese in giro e si riparte!
Il sole inizia a tramontare e la giornata si avvia verso la fine. Chiudiamo la sessione di avvistamento e ci sediamo sul ponte per rilassarci e goderci lo spettacolo dei raggi riflessi sulle onde. Quando proprio non ci speravamo più, qualcuno urla: «Delfini». Presi alla sprovvista, sentiamo quel brivido di eccitazione che corre lungo la schiena e iniziamo a mettere in pratica tutto ciò che finora abbiamo solo studiato: foto identificazione, video, analisi dei comportamenti.


Anche per noi ricercatori non è facile concentrarsi sulla raccolta dati e non immobilizzarsi ad ammirare questi magnifici animali mentre saltano fra le onde di fianco alla Mahayana, illuminati dalla magica luce di un tramonto… Il mare è gioie e dolori, fortissimo ed imprevedibile ma, se si ha la pazienza di aspettare, ti regala momenti indimenticabili e speciali in cui ti senti parte di qualcosa di indecifrabile, immenso e profondo.
GIORNO 5:
Ultimo giorno: tutti zitti, la nostalgia si fa già sentire mentre prepariamo le valigie. Vorremmo cominciare tutto di nuovo ma è ora di rimettere piede a terra.


Grazie a WWF Travel per aver creduto in questo progetto.
Grazie a Laura, che con la sua inesauribile energia ha creato tutto ciò.
Grazie a Joelle, Francesca e Alessandra, per la presenza, i consigli ed i rimproveri
Grazie al Capitano, alla Mahayana e a tutto il suo equipaggio, per aver reso questi giorni indimenticabili.
Grazie ai miei compagni di avventura, per avermi fatto sentire a casa, insieme ai vestiti metto in borsa ricordi, risate ed amicizie speciali.
Ma soprattutto grazie Mare, perché vedo il luccichio negli occhi dei miei amici, noto il sapore del sale sulle labbra e sento un po’ di vento rimasto impigliato nei capelli… e capisco che ci hai stregati, ancora una volta, lasciandoci addosso un pizzico di magia, come solo tu sai fare.

Credits photo: Foto di Laura Pintore e Alisia Tettamanzi