Che il Carnevale di Venezia abbia inizio!

di Carolina Saporiti

A

Il Carnevale è una festa popolare diffusa in gran parte del mondo: è una festa religiosa, almeno nelle sue origini, perché segna l’inizio del periodo di Quaresima, prima della Pasqua. E proprio per questo, prima di entrare in un periodo di raccoglimento e penitenza, si dava sfogo invece alla creatività e un po’ alla follia. Carnevale è la festa in cui si ribaltano gli schemi, in cui si indossa una maschera e si può fingere di essere altro da quello che si è tutti i giorni.

Tra i tanti carnevali che si festeggiano in giro per il mondo, senz’altro uno dei più affascinanti è quello di Venezia, famoso per le sue maschere, per la sua eleganza e per la magia che pervade la città nei fine settimana di questo periodo.

Le origini del Carnevale

La storia del Carnevale di Venezia risale almeno al XI secolo, ma è solo nel XVIII secolo che questa festa raggiunge il suo massimo splendore, quando la Repubblica di Venezia era uno dei centri culturali e politici più potenti del Mediterraneo e del mondo. Il Carnevale era – come si diceva – un’occasione per il popolo veneziano di sfuggire anche se solo per un breve periodo alle rigide convenzioni sociali, indossando maschere che permettevano di annullare le distinzioni tra classi sociali e di vivere una totale libertà espressiva.

L’uso della maschera serviva anche come protezione dell’identità, permettendo a chiunque, sia che fosse un nobile, un artigiano o un forestiero, di partecipare agli eventi senza paura di essere riconosciuto. Non solo si trattava di una protezione psicologica, ma anche fisica: in un’epoca segnata da rigide regolazioni politiche e morali, la maschera dava una sorta di anonimato che consentiva alle persone di comportarsi in maniera più disinibita.

Le maschere: simbolo di libertà e mistero

Nel Carnevale di Venezia, la maschera è la regina indiscussa. Tra le più conosciute ci sono quella chiamata “Bauta”, una maschera bianca che copre interamente il volto e che simboleggia l’impersonalità, e la “Moretta”, una maschera nera che le donne portavano con uno specchio. Ogni maschera ha una sua storia e un suo significato, spesso legati a eventi storici, leggende popolari e simbolismi profondi.

Ma la vera curiosità sta nel fatto che la maschera, pur essendo sinonimo di anonimato, era anche un oggetto carico di significato personale. Sotto una maschera, la persona poteva essere qualcun altro: il Carnevale diventava quindi una sorta di rifugio da una vita che, nel resto dell’anno, seguiva regole rigide. Durante i giorni di festa, il volo della fantasia aveva luogo su un palcoscenico di maschere, balli e parate.

"La Moretta" - Maschera di Carnevale
"La Bauta" - Maschera di Carnevale

Il Carnevale di Venezia oggi

Uno degli eventi più attesi oggi è il “Volo dell’Angelo”, che apre ufficialmente il Carnevale. Ogni anno, una donna, spesso famosa, viene fatta “volare” dal campanile di San Marco, atterrando su una piattaforma: questo volo richiama la leggenda dell’angelo che, secoli fa, avrebbe visitato la città lagunare. Da qualche anno questo evento è però sospeso per via dei cantieri in piazza, ma la festa in piazza è confermata con altri spettacoli.

"Il Volo dell'Angelo" - Carnevale di Venezia

La “Festa delle Marie” invece celebra un antico rito che è nato nel Medioevo ed è un altro momento clou della manifestazione. Le “Marie” erano giovani donne, originariamente 12, che partecipavano a un corteo acqueo di gondole lungo il Canal Grande, da Santa Sofia a piazza San Marco. Come da tradizione, al termine della sfilata sull’acqua, le 12 Marie verranno presentate ufficialmente al pubblico sul Palco.

La competizione più famosa è però quella per il Concorso della maschera più bella, che ogni anno premia le creazioni più straordinarie in termini di creatività, eleganza e originalità. Questo evento, che attira anche i designer di moda e gli artisti di tutto il mondo, è un’occasione per ammirare maschere e costumi straordinari.

"La Festa delle Marie" - Carnevale di Venezia
Concorso per la Maschera più bella
Concorso per la Maschera più bella

Oltre agli eventi più tradizionali, il Carnevale di Venezia è anche un’esplosione di performance artistiche, concerti, balli e mostre che arricchiscono il programma di attività e fanno della città un palcoscenico vivente. Ogni angolo di Venezia, dalle piazze ai canali, si trasforma in una festa a cielo aperto. La festa più famosa (e ambita) è il Ballo del Doge, un evento ideato e organizzato da Antonia Sautter che ogni anno dà vita a un mondo magico, dove tutto sembra possibile. Ma il Carnevale di Venezia è fatto soprattutto dalle tante feste che vengono organizzate dai cittadini e che non vengono pubblicizzate. Se si è in città nei giorni del Carnevale bisogna tenere aperte le orecchie per cercare di scoprire dove si svolgono alcune di queste.

Il corteo acqueo e lo scoppio della pantegana

Quanto dura il Carnevale

Tradizionalmente il Carnevale di Venezia dura 3 fine settimana (quest’anno prende il via venerdì 14 febbraio per terminare il mercoledì delle ceneri che quest’anno cade il 5 marzo). Nel periodo di Carnevale a Venezia è d’obbligo mangiare le famose frittelle, queste tradizionalmente si trovano però già a partire dall’Epifania. I Veneziani, soprattutto i più giovani, si divertono a decretare ogni anno la pasticceria che fa le migliori frittelle dell’anno. Noi consigliamo quelle di: Majer, Rizzardini e Tonolo.

Laureata in Lettere Moderne, sono giornalista professionista dal 2011 e vivo a Venezia. Collaboro con diverse testate online e offline. Mi piace scrivere di cose belle e buone: viaggi, cibo&vino, cultura e ambiente. Amo camminare, in spiaggia o nei boschi. Sono curiosa, leggo e prendo sempre appunti.

TOP

 

 

Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

SEGUI LE NOSTRE

“ONDE BLU”!!!