Arte al femminile in Salento: la collettiva Le Fil Rouge anima Specchia

di Martina Grandori

S

alento caput mundi, a Specchia, un borgo medioevale di grande fascino, dal 27 luglio, fino al 10 agosto, è andata in scena Le Fil Rouge, collettiva d’arte contemporanea alla sua ottava edizione tutta al femminile, 49 artiste chiamate all’appello dalla curatrice, Viviana Cazzato, che spiega così il significato di fil rouge.

“Lo si deve ad una leggenda diffusa in Giappone , per cui quando c’è un filo rosso ai mignoli di due persone, vuol dire che sono anime gemelle, unite dalla nascita da un legame che non si romperà mai”.

Tema di quest’anno “Il viaggio”, dove ciascuna delle artiste – una diversa dall’altra, fotografe, pittrici, performer, scultrici, ha liberamente interpretato questo messaggio: un viaggio reale, interiore, fantastico, metafisico.

Simona Cozzupoli, Collezione "Mare Magnum"

Il viaggio è liberare la mente, lasciar emergere sentimenti puri. Delle 49 artiste che hanno esposto a Specchia a Palazzo Risolo, abbiamo intervistato Simona Cozzupoli, artista milanese con un fil rouge profondamente legato al mare. Classe 1977, una laurea con il massimo dei voti in Lettere, affascinata dall’arte divinatoria etrusca degli auspici, dalla forma casuale delle nuvole, dalle storie contenute nei mazzi di carte e dalla meraviglia suscitata dall’horror vacui, realizza piccoli diorami pervasi da un’atmosfera onirica, talvolta ludica.

Simona Cozzupoli
Simona Cozzupoli

Dal 2017 Simona Cozzopuli espone regolarmente le sue opere a Milano in negozi particolari, in caffè letterari, in gallerie di nicchia come l’Affiche di via Nirone, al Mudec Design Store e al bookshop delle Gallerie d’Italia di Torino.

L’abbiamo raggiunta al telefono, in pieni preparativi per l’allestimento della mostra e ci ha raccontato questo suo forte legame, questo sul fil rouge con il mare. A Specchia ha portato Navigatio vitae (Sulla stessa barca) seconda versione dell’omonimo progetto, un barometro dentro cui sono incollate tre figure ritagliate da una vecchia fotografia: tre donne, tre generazioni al femminile. 

Simona Cozzupoli al Castello Sforzesco, Milano
Simona Cozzupoli, Collezione "Navigatio Vitae"
Simona Cozzupoli, Collezione "Navigatio Vitae"

Un’indagine sulla fugacità della vita, tre donne di diverse età sulla stessa barca la cui vita scorre fluida come l’acqua, un rimando alla condizione umana in chiave universale. “Da sempre sono affascinata dal potere delle scatole, mi piace che le mie opere siano racchiuse in uno spazio magico, di questo barometro preso tempo fa ad un mercatino delle pulci, mi ha subito affascinata il vetro bombato: mi piace perché aiuta l’idea di tridimensionalità”. Il mare, l’azzurro accostato al verde soprattutto, sono una fucina di spunti e nella serie degli “Acquari”, i pesci di carta, ritagliati da libri illustrati degli Anni ’70-’80 trovati nei mercatini dell’usato, sono collocati a diverse profondità, con un effetto prospettico optical.

Simona Cozzupoli, Collezione "Acquari"

Questi diorami, o collage tridimensionali, sono realizzati all’interno di scatole o di cornici ovali vintage con il vetro bombato e rinviano allo spettacolo caleidoscopico del mondo marino con la sua varietà di pesci che stupiscono per forme e colori. “Tutti i miei micromondi sono attraversati dal filo conduttore della meraviglia, intesa nel suo senso filosofico originario di accesso alla conoscenza, e sono da considerarsi come pezzi di un’ideale Wunderkammer”. 

"Pescare una carta", Simona Cozzupoli
Simona Cozzupoli, Collezione "Mare Magnum"
"La fontana magica", Simona Cozzupoli

Sono Martina Grandori, vivo quotidianamente con il senso dell’umorismo e alla ricerca dell’estetica, tento di migliorarmi ogni giorno in nome di una magica evoluzione, nutrendo il mio giardino degli interessi. Adoro scrivere, lo faccio da vent’anni in qualità di giornalista specializzata in lifestyle, prestata poi al mondo dell’ambiente e della sostenibilità. Sono madre di due bambine che hanno rivoluzionato la mia vita in positivo, da sempre vivo nella bellissima Milano, città che adoro perché ha moltissimo da offrire oltre allo smog.

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