Il 38enne genovese, ipovedente e sordo, parteciperà all’Italian Open Water Tour assieme alla partner Marcella Zaccariello
di Roberto Parretta
ell'acqua ci si può fidare: altrimenti come si potrebbe affrontare una sfida con i caimani del nuoto di fondo quando rispetto a tutti gli altri hai più di un ostacolo fisico da superare? Ostacoli che per Alessandro Mennella si chiamano vista e udito, ma che non ne hanno condizionato la fame di imprese. Mennella fra meno di un mese inizierà la sua sfida ai fondisti master nelle sette tappe dell'Italian Open Water Tour, il circuito dedicato. La differenza con gli altri, sta però nel fatto che Mennella è ipovedente e sordo profondo dalla nascita a causa della sindrome di Usher. Un ostacolo che però non gli sta impedendo di lasciare il segno nel mondo dello sport: nel 2016 aveva partecipato a Pietra Ligure al suo primo triathlon, da 3 anni è campione italiano di paratriathlon nella sua categoria, «ma con un ostacolo maggiore rispetto ai rivali, visto che è anche sordo», specifica la sua partner in acqua Marcella Zaccariello, nuotatrice master 50enne, tra i fondatori di Rare Partners, società milanese non profit che supporta lo sviluppo di nuove terapie e strumenti diagnostici nel settore delle malattie rare.
Due anni fa in coppia avevano partecipato a una tappa del circuito di Italia Open Water e attivato una raccolta fondi: il risultato, sportivo e sociale, andò talmente oltre le aspettative che Mennella e Zaccariello hanno deciso di approfondire la questione. La voglia di allenarsi, d’altronde, non manca a nessuno dei due. «Io sono master – dice Marcella – e mi alleno a Savona, lui si allena tutti i giorni al Crocera Stadium di Genova. Quando sono sola, vado in acqua con un carico supplementare per simulare la sua presenza, poi quando ci vediamo insieme in piscina lavoriamo insieme cercando di affinare il movimento e soprattutto la comunicazione fra di noi. Appena sarà possibile torneremo anche in mare». In acqua, infatti, i due sono uniti alle cosce da una corda di 50 centimetri.
Alle sei tappe originali dell’Italian Open Water Tour di questa estate è stata aggiunta quella del Golfo di Baratti, che varrà come campionato italiano:
5-6 giugno: Vulcano
20 giugno: Monate
11 luglio: Maccagno
25-26 luglio: Baratti
12 settembre: Noli
26 settembre: Peschiera del Garda
9-10 ottobre: Ischia
Si tratta di prove fra i 5 e i 7 km e per la coppia Mennella-Zaccariello alla fine i chilometri percorsi saranno 42. Fare bene in acqua non sarà però, ovviamente, l’unico obiettivo della coppia. «Sarà una sfida sportiva e solidale», dice Marcella Zaccariello. L’obiettivo è infatti quello di raccogliere fondi per la ricerca, coinvolgendo anche le aziende: «Abbiamo aperto la pagina di #MiFidoDiTe rivolta ai singoli donatori sulla piattaforma di buonacausa.org. Sul fronte aziende ha già dato la sua adesione la PQE Group, che sarà “main partner” per tutto il circuito e coinvolgerà direttamente i suoi dipendenti: uno o più di loro parteciperanno alle nuotate. Progetto che ha ricevuto il patrocinio della Fondazione Cariplo. E sulla muta di Alessandro compariranno tutte le firme dei donatori con l’obiettivo di tappa in tappa di vederla sempre più piena». I fondi raccolti durante le prove dell’Italian Open Water Tour saranno destinati a supportare il Dipartimento di Oftalmologia del Policlinico Gemelli di Roma, impegnato nello sviluppo di nuove terapie nel campo della degenerazione retinica e con quale è attiva una collaborazione da diversi anni. Combinare donazioni e grant europei e regionali offre infatti il sostegno necessario a Rare Partners per sostenere lo studio delle malattie rare: non solo la sindrome di Usher, che colpisce in Italia tra le 2.000 e le 3.000 persone, ma anche la fibrosi cistica e la beta-talassemia.