Zazzeri stupisce ancora: «Non posso nuotare? Trasformo la malinconia in arte»

Il velocista fiorentino è fermo da 3 mesi e tornerà solo a gennaio: si è iscritto a Belle Arti e ha iniziato a dar vita a un progetto sui riflessi di luce nell’acqua delle piscine

di Roberto Parretta

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a sua passione per l’arte gli permette di vivere con meno dolore questi mesi lontano dalla vasca. Dopo l’argento olimpico di un anno fa e un’estate 2022 trionfale, che lo ha visto riportare a casa tra Mondiali ed Europei due ori e un bronzo, Lorenzo Zazzeri è stato infatti costretto a fermarsi a causa delle conseguenze di uno choc anafilattico che lo ha costretto a sottoporsi a una serie di accertamenti medici approfonditi e avanzati.

Lorenzo Zazzeri

Prima dei recenti campionati italiani in vasca corta, però, annunciando la sua assenza e quindi la rinuncia ai Mondiali di Melbourne di metà dicembre, il 28enne velocista fiorentino ha spiegato attraverso il suo profilo Instagram di avere ricevuto risultati incoraggianti.

Lorenzo Zazzeri

Altri post sul suo profilo raccontavano però di un progetto da portare avanti con la sua seconda passione: l’arte. Così abbiamo deciso di indagare, scoprendo progressi davvero interessanti. Lorenzo, che per questo lato della sua vita ha profili social dedicati sotto lo pseudonimo di Zazzart, si è infatti iscritto da pochissimo alla Libera Accademia di Belle Arti di Firenze e attraverso dei bozzetti ha iniziato uno studio preparatorio per una ricerca «sugli effetti visivi che provoca la luce sulle mattonelle del fondo della piscina e dell’acqua in generale».

Lorenzo Zazzeri

Un modo, ci racconta, «per non restare a piangersi addosso sul divano» in attesa del ritorno in acqua. «Stavo valutando da un anno l’opportunità di iscrivermi, ho preso coraggio e ne ho fatto un’ancora di salvezza che mi tiene la mente occupata in questo momento senza nuoto», ci racconta Zazzeri. «La LABA è strategicamente ben posizionata, in un triangolo che tra casa mia e la piscina racchiude tutto in un chilometro. Ora sto seguendo una terapia e poi dovrò ripetere le analisi, conto di rientrare a gennaio».

Riflessi di luce nell'acqua, Zazzart
Riflessi di luce nell'acqua, Zazzart

«E’ stata una bella mazzata, arrivata nel momento migliore della mia carriera, in una fase di crescita e ulteriore miglioramento: undici medaglie internazionale e tutti i miei personali migliorati. Subito dopo le vacanze avevo già voglia di tornare a gareggiare, mi sentivo al top, subire questo stop forzato mi ha destabilizzato. Pensavo già ai Mondiali in corta di Melbourne. Mi farà effetto vederli dalla televisione, vorrà dire che metterà la sveglia molto presto…»

Medaglia d'oro agli Europei di Roma: da sx Lorenzo Zazzeri, Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Manuel Frigo

L’arte, allora, gli è andata in soccorso. «Nella sfortuna, si sono allineate però altre cose ed è arrivato il momento giusto per tirare fuori qualcosa di bello, affrontando il momento negativo con la volontà di tirarci fuori qualcosa di positivo. Perché le piastrelle delle piscine? Avevo iniziato a sviluppare da diversi mesi questa idea, ma non avevo avuto realmente tempo per mettermici, soprattutto mentalmente, ma proprio nel mio momento difficile ho avvertito questa sorta di richiamo. Lavoro con una certa sensazione di malinconia, che però mi aiuta a produrre lavori più espressivi, evidentemente ci metto qualcosa in più che mi aiuta a elaborare l’idea».

Riflessi di luce nell'acqua, Zazzart
Riflessi di luce nell'acqua, Zazzart

«Quando nuoto faccio caso ai giochi di luce sulle mattonelle del fondo vasca, magari quando faccio uno sciolto dopo una serie o nel riscaldamento di inizio allenamento. E a seconda della stagione o dell’orario, se la piscina è aperta o chiusa, questi giochi visivi sono sempre diversi. Ovviamente mi hanno incuriosito e mi sono fatto affascinare dall’idea di interpretarli e dipingerli su tela. Ho chiesto all’Accademia se potevo sfruttare l’aula di pittura per poter dipingere al di fuori delle lezioni».

Riflessi di luce nell'acqua, Zazzart
Riflessi di luce nell'acqua, Zazzart

Perché quello di Zazzart è diventato un progetto decisamente grande. «Devo realizzare delle tele di dimensioni abbastanza importanti. Poi c’è la serie di bozzetti sulle vedute delle piscine. In questo caso è stata proprio la malinconia della lontananza dall’acqua a immaginarmi queste scalette: c’è sofferenza, è vero, ma anche gioia grazie ai colori. Devo ancora valutare se inserire delle figure umane. I giochi di luce riflessi sulla persona che sta sotto la superficie dell’acqua creano forme un po’ astratte. Gli schizzi e gli studi su cui sto lavorando sono per capire se all’interno di una raffigurazione astratta si possano contenere figure interne».

Riflessi di luce nell'acqua, Zazzart
Riflessi di luce nell'acqua, Zazzart

E’ proprio così che Lorenzo Zazzeri da questa pausa forzata sta provando a tirar fuori qualcosa di decisamente coraggioso, se si pensa che stiamo parlando di un atleta di altissimo livello internazionale. «Mi piacerebbe farci una mostra, ho avuto già diverse proposte. In passato c’erano state possibilità, ma non avevo un tema e in più le mie opere le avevo quasi tutte vendute. Volevo invece avere una serie a tema, nella quale dietro al dipinto ci fosse una storia: oggi, al di là del nuotatore, c’è il momento di difficoltà che mi impedisce di nuotare. Questo impegno mi aiuta a rimanere comunque sereno e al tempo stesso mi sono sentito decisamente ispirato, con la possibilità di lasciare traccia di questo momento, che sarà per me anche un ricordo. E’ una soddisfazione vedere che riesco a fare qualcosa che piace e che mi piace. La malinconia resta, ma non la vivo passivamente disperandomi, perché la combatto con l’arte».

Cerimonia di consegna dei Collari d'Oro del CONI: da sx Niccolò Martinenghi, Thomas Ceccon, Piero Codia, Lorenzo Zazzeri, Alessandro Miressi premiati dal neo Ministro dello Sport Andrea Abodi. Ph.Simone Ferraro

Anche se non nuota, però, il momento di riscuotere altre soddisfazioni è arrivato lo stesso, con la consegna dei Collari d’Oro al Coni. «Sono stato felice soprattutto per il mio allenatore Paolo Palchetti, con il quale condividiamo un percorso unico dal 2008, da quando avevo 14 anni e ha iniziato a seguirmi. Un riconoscimento che ci rende molto orgogliosi e che ci fa ripensare a tutto questo percorso». A Palchetti, allora, magari un bozzetto lo regalerà, visto che per il progetto di Zazzart ci sono già diverse richieste di acquisto sugli studi preparatori. Ci ha provato ad averne uno subito e gratis Claudio Rossetto, il responsabile azzurro della velocità, che ne ha approfittato per fare gli auguri di pronta guarigione a Zazzeri: «Spero che tra poco non avrai più tempo per disegnare… Un giorno me ne dovrai dare uno…»

Ho iniziato ad appassionarmi di sport dalla nascita e da 20 anni sono collaboratore della Gazzetta dello Sport. Ho seguito tantissime discipline: principalmente rugby (corrispondente in 3 edizioni dei Mondiali in Francia, Nuova Zelanda e Inghilterra e tutti i Sei Nazioni dal primo del 2000), poi fra gli altri equitazione, taekwondo, surf, atletica leggera e ovviamente anche nuoto. I miei risultati sportivi di maggior rilievo? Ultimo nelle batterie dei 50 stile libero al memorial Boscaini del 1985 e medaglia di bronzo al Settecolli 2019 nei 50 stile dei giornalisti!

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