Viaggio a Bari, la città di Babbo Natale

di Carolina Saporiti

C

i siamo, è quasi Natale e tutti i bambini si preparano ad aspettare Babbo Natale, nella notte più magica dell’anno. Detto anche Santa Claus, la storia di questo uomo buono e panciuto nasce da quella di uno dei santi più venerati in tutto il mondo, san Nicola di Myra (in Turchia) o anche detto di Bari, perché questa è la città in cui sono conservate le reliquie e meta di pellegrinaggio.

Pare che questo vescovo fosse molto buono e votato alla beneficenza: tra lui e il moderno Santa Claus ci sono tanti anni, tante storie, tante tradizioni e folklori che si sono mescolati. Ogni popolo lo ha fatto proprio, vedendolo sotto una luce diversa, pur conservandogli le caratteristiche fondamentali, prima fra tutte quella di difensore dei deboli e di coloro che subiscono ingiustizie.

Ma perché le spoglie del santo sono custodite a Bari? L’idea dei baresi pare fosse quella di “rilanciare” la città, dopo aver perso il ruolo di capitale dell’Italia bizantina, a causa della conquista normanna. La presenza in città delle reliquie di un santo era importante non solo dal punto di vista spirituale ma rendeva la città anche mèta di pellegrinaggi e quindi indotto.

Oggi Bari è una città viva e vivace, da scoprire in un weekend lungo, anche in questa stagione invernale. Non solo per andare in pellegrinaggio da san Nicola, ma per scoprire anche i meravigliosi dintorni. E visto che è tempo di feste, il tour della città può iniziare a tavola.

Prima dell’arrivo del sushi in Italia, a Bari che il pesce crudo è buono lo sapevano già tutti. I baresi vanno a mangiarlo al porto, Al Pescatore. Buone notizie per chi ama o vuole assaggiare i ricci: si mangiano nei mesi con la R, quindi dicembre è l’ideale.

Per chi non è mai stato nel capoluogo pugliese, il consiglio è di partire con la visita della città da Bari vecchia, cominciando proprio dalla basilica di San Nicola, che pur non essendo la cattedrale, per i baresi è un luogo davvero speciale. Da piazza Mercantile si sale sulla rampa che porta alle mura della città da percorrere per godersi un bellissimo panorama.

Se si arriva in treno o in aereo è consigliabile noleggiare un’auto per esplorare i dintorni, ma va bene tenere Bari come base. Tra i luoghi imperdibili di questa zona, e sicuramente di tutto il litorale pugliese, è Polignano a Mare, costruita su uno scoglio a picco e che in questo periodo sicuramente dà il meglio di sé, vista la minore affluenza turistica.

Arrivando alla mattina non ci si può perdere una passeggiata tra i vicoli che conducono a uno dei tanti balconi che affacciano sull’Adriatico. Per mangiare due sono gli indirizzi consigliati: Grotta Palazzese – costruito all’interno di una grotta naturale ipogea che guarda sul mare – e Da Tuccino, dove provare la vera cucina di pesce pugliese (cotto e crudo).

Viaggiando verso nord si arriva invece nella bellissima Trani, con la magnifica cattedrale a pochissimi metri dalla costa.

Prima di ripartire e salutare Bari, si può fare un’ultima tappa poco più a sud, nella Valle d’Itria. Si può scegliere di visitare Alberobello o di scendere verso il mare all’oasi naturalistica di Torre Guaceto –  il luogo perfetto per ammirare i numerosi uccelli migratori che nidificano nelle paludi a ridosso sul mare – e salutare questa terra abbondante di meraviglie.

Laureata in Lettere Moderne, sono giornalista professionista dal 2011 e vivo a Venezia. Collaboro con diverse testate online e offline. Mi piace scrivere di cose belle e buone: viaggi, cibo&vino, cultura e ambiente. Amo camminare, in spiaggia o nei boschi. Sono curiosa, leggo e prendo sempre appunti.

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