Via al Rimini Wellness: tra le novità il “Parco del Mare”

di Redazione

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l ponte del 2 giugno è da sempre l’occasione perfetta per ospitare il Rimini Wellness e un progetto pienamente coerente con la bella stagione già entrata nel vivo: quello del “Parco del Mare”, dove i sei chilometri del lungomare ospiteranno un programma davvero unico, in grado di reinterpretare il concetto olistico di benessere.

Aree per lo sport, piste ciclabili e palestre all’aria aperta immerse tra il rigoglioso verde della vegetazione adriatica e il blu del mare: questo lo scenario proposto dal sempre gettonatissimo capoluogo della Riviera, chiamata a evolversi per rispondere alle nuove esigenze del tempo libero.

L’opera ha riguardato la trasformazione delle zone del Belvedere a Marina Centro e il lungomare Spadazzi a Miramare, oltre ai lavori del nuovo waterfront nella zona nord, da Torre Pedrera e Rivabella, per una rivoluzione che si preannuncia anche con grande impatto sociale e culturale.

I lavori, infatti, hanno portato all’allestimento di piazzette di comunità: piccoli spazi dove trovano posto le workstation con sgabelli e tavoli alti, utilizzabili da chi ha la fortuna di poter lavorare da remoto con una suggestiva vista mare, o semplicemente salottini relax con poltrone e tavolini più bassi, per godersi del sano iodio nel cuore della movida.

L’attenzione sarà focalizzata in primis sul lungomare sud, verso le nuove isole fitness e wellness installate per praticare attività fisica outdoor funzionale, dotata di attrezzature utilizzabili da un’ampia fascia di sportivi e calisthenics, ossia una serie di discipline sportive per i più allenati: jumping box, parallele pull-up, spalliere e anelli sono solo alcune delle attrezzature proposte, da utilizzare per una vasta gamma di esercizi.

Il nuovo lungomare intende imporsi con l’ambizione di diventare luogo di grande attrazione, imponendosi come spina dorsale del “Parco del Mare” – «la palestra a cielo aperto più grande del Mediterraneo», secondo la definizione coniata dall’amministrazione locale – che, nella sua versione definitiva e completa, comprende anche la riqualificazione degli stabilimenti balneari e della spiaggia.

Concepito per stimolare riminesi, appassionati e visitatori a muoversi all’aria aperta senza barriere di età, preparazione, condizione fisica o sociale, si può parlare del primo esempio concreto di Wellness Park al mondo: «Troppo spesso si confonde il wellness con gli attrezzi per le palestre – spiega Gian Luca Innocenzi, fondatore di MyEquilibria, azienda italiana che ha installato le otto isole fitness – mentre si tratta di una vera e propria cultura da diffondere, creando le condizioni affinché le persone si sentano accolte e incentivate a godere degli spazi all’aperto».

Attorno al Wellness Tree, l’iconico ‘albero’ per l’allenamento callistenico amato da coloro che amano sfidare i propri limiti, chiunque sarà libero di praticare le sue attività preferite: dal padel al tennis, dalla camminata alla ginnastica posturale, dalla corsa al ciclismo, fino allo yoga e alla danza con lo Urban Mirror, il grande specchio da cui osservare le proprie coreografie in tempo reale.

«Sempre più studi scientifici dimostrano come l’esposizione prolungata ad ambienti naturali outdoor abbia conseguenze molto benefiche sulla salute degli individui», spiega una delle ideatrici, Sofia Marini. I cosiddetti spazi verde-blu aiutano infatti a ridurre lo stress e favoriscono il desiderio di mobilità, con effetti esclusivamente positivi.

Secondo lo stesso Innocenzi, nessuna città italiana può vantare un progetto così completo e capillare, utile alla qualità della vita dei riminesi ma anche all’immagine della città e alla sua attrattività turistica. Già prima di essere inaugurato, insomma, il Parco del mare ha consentito a Rimini di entrare nella ristretta cerchia delle città mondiali del wellness, in compagnia di metropoli come Miami, San Diego, Singapore e Barcellona.

E nemmeno l’inciviltà di qualcuno, che pochi giorni fa ha pensato bene di imbrattare con una scritta spray azzurra le mattonelle che decorano la passeggiata pedonale del Parco del Mare – facendo infuriare il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, il quale ha pesantemente apostrofato il vandalo di turno – basterà a rovinare un progetto così lodevole.

Ecco il team di “On The Blue”: Carolina, Cinzia, Consuelo, Costanza, Fabrizio, Francesca, Katia, Lorenzo, Lucio, Martina, Manuel, Pino, Roberto e Stefano. Ogni giorno vi raccontiamo l'acqua in ogni sua forma e declinazione, attraverso esperienze e racconti delle donne e degli uomini che seguendo il flusso delle onde andremo a incontrare, o ci verranno incontro.

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La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

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