The Ocean Cleanup: un olandese dichiara guerra alla plastica

Boyan Slat aveva 16 anni quando si ritrovò di fronte al problema: ha fondato The Ocean Cleanup e a Rotterdam oggi ci lavorano 120 tra ingegneri, ricercatori, scienziati e matematici

di Roberto Parretta

"T

he Ocean Clenup” è un’organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 2013 nella piccola cittadina di Delft dall’inventore olandese Boyan Slat, che allora aveva solo 18 anni. Nel quartier generale di Rotterdam lavorano 120 tra ingegneri, ricercatori, scienziati, matematici e altre professionalità che ogni giorno affrontano il problema dei rifiuti di plastica negli oceani.

Boyan Slat, inventore di "The Ocean Clean Up"

The Ocean Cleanup sta sviluppando tecnologie per liberare gli oceani del mondo dalla plastica: l’obiettivo del suo fondatore è chiuderla solo quando gli oceani saranno completamente ripuliti. L’idea è nata da una vacanza in Grecia, durante la quale a colpire il giovane Boyan fu l’incredibile quantità di sacchetti di plastica visti in mare durante le sue immersioni.

«Perché non si può ripulire tutto questo?». Questa domanda lo ha portato a presentare una ricerca sul problema dell’inquinamento da plastica per un progetto scolastico, incontrando così per la prima volta il Great Pacific Garbage Patch, il più grande accumulo di plastica di tutti gli oceani. Nel 2012 Boyan Slat in un discorso ha ipotizzato l’utilizzo della tecnologia per affrontare il problema: un video divenuto virale che gli ha dato la notorietà.

E così dopo la scuola ha fondato The Ocean Cleanup. Dopo molti anni di ricerca, sviluppo, test e prototipi, The Ocean Cleanup ora dispone di tecnologie per intercettare la plastica nei fiumi prima che raggiunga l’oceano e di tecnologie per rimuovere la plastica che è già là fuori, i detriti che si accumulano da decenni. L’obiettivo di The Ocean Cleanup è raggiungere una riduzione del 90% della plastica galleggiante negli oceani entro il 2040.

La plastica, come noto, una volta intrappolata in un vortice, si decompone lentamente, frammentandosi in pezzi chiamati microplastiche: questi detriti più piccoli di 5 mm. non solo sono più difficili da pulire, ma sono anche facilmente scambiati per cibo dalla fauna marina. Queste macchie di immondizia oceanica sono enormi. Per pulire efficacemente un’area di tale entità, è necessaria una soluzione calcolata ed efficiente dal punto di vista energetico.

Interceptor di "The Ocean Clean Up"

Con una differenza di velocità tra il sistema di pulizia e i vortici della plastica, è possibile concentrare la plastica stessa per favorirne per l’estrazione. Si chiama System 002 il prototipo attualmente in uso, che segue il precedente System 001B utilizzato dal 2019. La plastica raccolta viene riportata a riva per essere riciclata e riutilizzata per creare nuovi prodotti.

In questo video, The Ocean Cleaunp ha sviluppato la rappresentazione animata virtuale di come avverrebbe la pulizia della plastica nell’oceano con il nuovissimo System 003: e il risultato è davvero strabiliante.

In futuro, l’intenzione di Boyan è quella di collaborare con aziende che intendono utilizzare questa plastica oceanica per realizzare i loro prodotti.

The Ocean Cleanup ha realizzato il primo prodotto: occhiali da sole, come già raccontato in un nostro precedente articolo.

Mille fiumi, ovvero l’1% dei fiumi del mondo, accumulano l’80% della plastica che dalla terra arriva negli oceani dalla terra. Per questo The Ocean Cleanup ha sviluppato un set di “Interceptor” per dragare questi fiumi, in collaborazione con altre società, governi e personalità a livello globale, in modo da mettere a fattor comune tecnologie, conoscenze ed esperienze.

Ho iniziato ad appassionarmi di sport dalla nascita e da 20 anni sono collaboratore della Gazzetta dello Sport. Ho seguito tantissime discipline: principalmente rugby (corrispondente in 3 edizioni dei Mondiali in Francia, Nuova Zelanda e Inghilterra e tutti i Sei Nazioni dal primo del 2000), poi fra gli altri equitazione, taekwondo, surf, atletica leggera e ovviamente anche nuoto. I miei risultati sportivi di maggior rilievo? Ultimo nelle batterie dei 50 stile libero al memorial Boscaini del 1985 e medaglia di bronzo al Settecolli 2019 nei 50 stile dei giornalisti!

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