Tavola vista mare: il trend diventa un libro

di Martina Grandori

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fatare un luogo comune è fra le cose più difficili e più divertenti, per chi lo fa, che ci siano. In un mondo dove su internet si stilano classifiche, top ten, ranking per qualsiasi cosa, più per sentito dire che per effettiva esperienza, ecco che arriva un simpatico libro – ottimo spunto di regalo per gli habitué della Versilia. A tavola vista mare (Gruppo Editoriale) è il nuovo lavoro di Davide Paolini, grande firma e grande commensale, fondatore de Gastronauta, fra i primi siti a recensire le eccellenze della tavola italiana e di Gianni Mercatali.

A editarlo una piccola casa editrice fiorentina, specializzata da più di 25 anni in pubblicazioni di lifestyle e cultura del territorio. Un libro scritto in italiano e inglese, come tutte le guide che vogliono essere lette da tutti gli stranieri che affollano i nostri meravigliosi luoghi, 200 pagine in cui gli autori hanno selezionato i ristoranti sulla spiaggia del Forte capaci di raccontare sì la tradizione gastronomica italiana ma anche sensibili all’innovazione: anche il palato è a caccia di contemporaneità, di novità. Un libro che racconta i migliori ristoranti sul mare di Forte dei Marmi, per degli insight abbiamo intervistato Davide Paolini che ci ha raccontato curiosità e aneddoti sul volume.

“È stata una bella esperienza conoscere a tu per tu chef ed imprenditori balneari, Forte dei Marmi offre un’incredibile scelta di indirizzi per tutti i palati, da sfatare lo stereotipo che in spiaggia si mangia la schiaccia o un piatto di spaghetti alle arselle, oggi una tavola vista mare con i piedi sulla sabbia è un mood, è un lifestyle, è un modo di godersi ottimo cibo e il relax della spiaggia”. Fil rouge, quindi, il piacere di stare a tavola godendo di una vista che fa bene all’animo. Ogni nome è stato scelto per una caratteristica, un qualcosa che contraddistingue il menu.

Immancabili pappa al pomodoro e ribollita, ma nel 2023 la proposta culinaria sperimenta senza dimenticare che ci si trova in Toscana. “Il proprietario del bagno Alba è un pescatore, esce tutti i giorni con la sua barchina, e tutti i giorni al suo ristorante c’è solo il catch of the day, freschissimo e a chilometro zero. Idem per il bagno Silvio, qui gli spaghetti alle arselle hanno una marcia in più, scelte con amore e con cura, lo stesso vale al ristorante Il Merlo (bagno Ariston): si dice che lo chef le scelga una ad una per assicurarsi l’eccellenza. Al famosissimo bagno America è la terra a vincere la Palma d’oro: il roastbeef è di straordinaria qualità” racconta Davide Paolini al telefono.

E per chi non rinuncia al diverso anche nella pluristellata Toscana, il Bambaissa (bagno Augustus) offre il sushi, mentre per chi vuole un aperitivo ed è un fan delle french fries, al bagno Bruno troverà la pace dei sensi, per Paolini sono le migliori mai assaggiate. Ma sulla spiaggia si bevono anche etichette di grande pregio, le cantine selezionate dagli imprenditori balneari non hanno nulla da invidiare ad un Pinchiorri della situazione, come il bagno Villa Grey che vanta una carta di champagne da far invidia ai francesi.

Sono Martina Grandori, vivo quotidianamente con il senso dell’umorismo e alla ricerca dell’estetica, tento di migliorarmi ogni giorno in nome di una magica evoluzione, nutrendo il mio giardino degli interessi. Adoro scrivere, lo faccio da vent’anni in qualità di giornalista specializzata in lifestyle, prestata poi al mondo dell’ambiente e della sostenibilità. Sono madre di due bambine che hanno rivoluzionato la mia vita in positivo, da sempre vivo nella bellissima Milano, città che adoro perché ha moltissimo da offrire oltre allo smog.

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