Il marchio di beachwear e abbigliamento che usa solo materiali organici e riciclati e che attraverso un nuovo sistema, il Modello Re3, dà nuova vita ai vecchi indumenti.
di Carolina Saporiti
o sappiamo, eppure non basta a cambiare le cose: l’industria tessile è una delle principali responsabili dell’inquinamento.
Secondo i dati dell’Oekom Research, analizzati dal WWF, il settore – nel suo complesso – emette 1,7 miliardi di tonnellate di CO₂ all’anno. Non solo, molte imprese utilizzano ancora troppe poche materie prime riciclate o prodotte in modo sostenibile e, soprattutto, consumano eccessive quantità di acqua che, nell’intera catena di creazione del valore, subisce forti inquinamenti.
A denunciare la situazione è anche l’Unione Europea che per far fronte all’impatto della moda, soprattutto di quella cosiddetta fast, ha deciso di accelerare la transizione verso un’economia circolare. Ma la buona notizia è che c’è chi è virtuoso di nascita e fa scuola. È il caso di Soseaty Collective / Seay, brand italiano di beachwear e abbigliamento sostenibili e a basso impatto ambientale che utilizza materiali rigenerati o riciclati o naturali, una catena di approvvigionamento breve, una distribuzione Carbon Neutral e un piano di marketing che sensibilizza la consapevolezza ambientale dei consumatori, mirando a un sistema economico circolare chiuso mediante il Modello Re3.
In un mondo in cui le isole più estese dei nostri Oceani sono quelle composte da materiale e residui plastici abbandonati e in cui ci troviamo a calpestare spazzatura in ogni spiaggia del mondo, Seay è nato con l’intento di cambiare.
Come? Utilizzando materiali biodegradabili che non hanno un impatto a lungo termine sul pianeta, per esempio, o materiali riciclati. Più in generale, il manifesto del brand, promuove uno stile di vita consapevole delle risorse disponibili e l’impiego di parte del nostro tempo libero facendo qualcosa di buono per noi stessi e per la comunità. È il nome stesso a spiegare la mission del marchio: S.O.S. + SEA + SOCIETY = SOSEATY. Si pronuncia proprio come Society, in inglese, ma è la somma di diversi elementi che esprimono l’urgenza da parte della collettività ad attivarsi per la salvaguardia dei nostri mari.
Cosa si intende con Modello Re3? Per ridurre l’impatto ambientale, chi acquista un capo Seay può inviarne uno vecchio e usato all’azienda, ottenendo un rimborso del 20%. I partner dell’azienda, cooperative no-profit, si impegnano per rivendere il vecchio indumento (ReSell) oppure lo donano a persone bisognose che lo riutilizzano (ReUse) o ancora, se non fosse in condizioni ottimali, Seay si impegna a rigenerarlo (ReGenerate) per produrre nuovi tessuti. E grazie al Re3 Tracking System, che utilizza la tecnologia Blockchain, si può verificare in tempo reale e in tutta trasparenza come viene impiegato il proprio usato.
Un sistema che incontra perfettamente le richieste della Commissione Europea che da marzo 2020 ha adottato un nuovo piano d’azione per l’economia circolare, che comprende una strategia dell’UE per i tessili, con l’obiettivo di sviluppare l’innovazione e promuovere il riutilizzo nel settore. A febbraio di quest’anno, poi, il Parlamento europeo ha votato un nuovo piano, chiedendo misure aggiuntive per raggiungere un’economia a zero emissioni di carbonio, sostenibile dal punto di vista ambientale, libera dalle sostanze tossiche e completamente circolare entro il 2050.
Sono anche incluse norme più severe sul riciclo e obiettivi vincolanti per il 2030 sull’uso e l’impronta ecologica dei materiali. Tra le proposte gli europarlamentari hanno chiesto anche nuove misure contro la dispersione delle microfibre nell’ambiente e standard più severi per il consumo dell’acqua.
Dietro al brand ci sono tre nomi: il primo è quello di Alberto Bressan che a marzo 2019, dopo aver perso la sua posizione in una grossa multinazionale, ha deciso di lanciarsi in una nuova sfida. Insieme a lui hanno contribuito a dare vita al brand l’amico Simone Scodellaro e Eduardo Bolioli, artista uruguaiano. Il nome è stato scelto per esplicitare la mission del nuovo marchio che mira a diventare il più sostenibile al mondo. E il più gentile nei confronti dei nostri mari.
Credits: www.soseaty.com
