Sandro Campagna: «L’impresa di Barcellona»

Ripercorriamo la storia olimpica delle discipline acquatiche attraverso i racconti e la vita dei protagonisti: nel 1992 il Settebello batte la Spagna nella più incredibile finale per l’oro

di Roberto Parretta

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el libro di Franco Esposito viene definito come "L'Imperatore delle piscine". E non potrebbe esserci mai stata definizione migliore per Alessandro Campagna, l'attuale c.t. del Settebello. Che prima da giocatore e poi da allenatore ha vinto tutto quello che è possibile vincere, marchiando a fuoco col suo nome la storia della pallanuoto mondiale. Grazie a lui oggi ripercorriamo quel viaggio iniziato da Palermo ma che ha vissuto il momento decisivo a Siracusa, in una città, anzi, come ci racconta lo stesso Campagna, praticamente in una via, interamente consacrata allo sport. La sua storia raccoglie 40 anni di sport, di pallanuoto, vissuti sempre da massimo protagonista: non a caso Campagna ha da poco festeggiato le 400 panchine da allenatore della Nazionale.

Complice il ritorno a Tokyo a 57 anni da quella prima edizione dell’Olimpiade giapponese, On The Blue ha pensato che non ci sarebbe potuta essere occasione migliore per riaprire e chiudere quel cerchio andando a raccontare la carriera, ma soprattutto la vita, di chi è stato attore protagonista dei Giochi. Così, con un protagonista per edizione andremo a ripercorrere le storie dei più grandi azzurri e l’evoluzione delle discipline acquatiche. Un viaggio se vogliamo romantico, ma soprattutto istruttivo, destinato ai più giovani, per ricordare loro che se oggi abbiamo atleti di caratura mondiale capaci di riempire il medagliere olimpico, è perché qualcuno ha aperto per primo quella porta…

Il capolavoro in acqua di Campagna e di una generazione che ha fatto storia arriva ai Giochi di Barcellona 1992, quando davanti al Re di Spagna il Settebello batte, alla fine di una partita epica durata 4 tempi regolamentari e ben 7 supplementari, i padroni di casa e conquista la medaglia d’oro, la terza nella storia dopo quelle di Londra 1948 e Roma 1960. Due anni dopo arriva l’oro anche ai Mondiali di Roma e nel 1993, a completare lo storico “triplete”, quello agli Europei di Sheffield. Passato alla guida del Settebello, ha firmato i trionfi iridati di Shanghai 2011 e Gwangju 2019. Alle Olimpiadi ha portato il Settebello due volte sul podio: argento a Londra 2012 e bronzo a Rio 2016.

Ho iniziato ad appassionarmi di sport dalla nascita e da 20 anni sono collaboratore della Gazzetta dello Sport. Ho seguito tantissime discipline: principalmente rugby (corrispondente in 3 edizioni dei Mondiali in Francia, Nuova Zelanda e Inghilterra e tutti i Sei Nazioni dal primo del 2000), poi fra gli altri equitazione, taekwondo, surf, atletica leggera e ovviamente anche nuoto. I miei risultati sportivi di maggior rilievo? Ultimo nelle batterie dei 50 stile libero al memorial Boscaini del 1985 e medaglia di bronzo al Settecolli 2019 nei 50 stile dei giornalisti!

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La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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