Salina, l’isola verde ed elegante delle Eolie

L’unica tra le isole dell’Arcipelago siciliano a essere così caratterizzata dalla vegetazione, affascina per la sua eleganza, sempre discreta e raffinata, e per la sua accoglienza familiare

di Carolina Saporiti

S

e ogni isola è un mondo a sé, Salina è un mondo a metà tra realtà e ultraterreno. Appartenente all’Arcipelago delle Eolie, patrimonio dell’umanità dell’Unesco dal 2000, Salina è la meta ideale per chi è sempre indeciso tra una vacanza di mare, natura e silenzio e mondanità e vita sociale.

Spiaggia di Salina

Alicudi e Filicudi sono dominate dal mare e così lontane che anche in alta stagione non sono mai davvero affollate; Panarea è senz’altro la più mondana con locali e vita notturna; Lipari, la più grande, è ideale come base per scoprire tutte le altre isole ed è anche quella che custodisce le testimonianze dei secoli.

Alicudi con vista su Filicudi

Poi ci sono Vulcano, surreale e al tempo stesso però presa d’assalto in estate, essendo la più vicina a Milazzo, da dove partono i traghetti, e l’affascinante Stromboli che da lontano, come una calamita, attrae chi la guarda, soprattutto la sera quando si vedono piccole eruzioni e a volte la sciarpa rossa della lava.

Vulcano
Stromboli

Ecco, a tutte queste meraviglie si aggiunge quella di Salina, un’isola che racchiude un universo, l’unica tra le Eolie a essere così caratterizzata dal verde della vegetazione. Si raggiunge in aliscafo e, come si sbarca, si rimane colpiti dal paesaggio, così diverso da quello delle altre isole dell’Arcipelago, tanto che gli albergatori che si sono riuniti in un’associazione hanno scelto come nome Salina Isola Verde.

Mare di Salina

La sua Riserva Naturale occupa più della metà del territorio e girandola, si passa velocemente dal mare alla montagna: Salina è infatti formata da due vulcani spenti, le due montagne gemelle, il Monte dei Porri (860 m) e il Monte Fossa delle Felci (962 m) e il suo nome antico greco era Dydime. Il modo più pratico per spostarsi a Salina è lo scooter: in tutta l’isola è facile trovare un noleggio, ma in alta stagione è consigliato prenotarlo con anticipo, magari attraverso il proprio albergo o b&b.

Paesaggio di Salina

Ma è l’atmosfera avvolgente la caratteristica principale di Salina, così accogliente da sentirsi come a casa. La generosità di spazio individuale, la sua autenticità rurale tra agricoltura naturale ed eccellente viticultura sono da sempre gli elementi distintivi dell’isola e che si notano immediatamente.

Porticciolo di Salina

E lo si sperimenta facilmente nelle strutture dell’isola, che siano case, b&b o alberghi di lusso, non appena si arriva si viene accolti come in famiglia. Uno degli hotel più belli (e raccomandati) è il Signum, della famiglia Caruso.

Hotel Signum

Luca, direttore della struttura accoglie tutti gli ospiti con un sorriso aperto, come quello di un amico; la sorella Martina, invece, è alla guida della cucina. E che cucina! Lei è la più giovane donna chef stellata d’Italia, come il fratello è sempre sorridente e i suoi piatti fanno sorridere davvero tutti. Uno in particolare, che non ti aspetti, è la parmigiana, servita a colazione, ed è così buona che non ne rimane nemmeno un pezzetto.

Luca e Martina Caruso
La famosa "parmigiana" a colazione

Chi agli hotel preferisce i b&b può segnarsi il nome Le Sette Vele, una casa tipica eoliana su più piani che si trova vicino al porto, quindi comoda da raggiungere e perfetta per partire a esplorare l’isola.

B&B Le Sette Vele
B&B Le Sette Vele

Non è solo il verde a stupire a Salina, la spiaggia dello Scario è una spiaggia di enormi ciottoli e grandi rocce. Scenografica come poche (anche per la sua acqua turchese), ma altrettanto scomoda. Ma non c’è da temere, per pochi euro si noleggiano dei grandi materassini gonfiabili che fanno dimenticare gli enormi massi sotto la nostra schiena.

Spiaggia dello Scario

Salina è un’isola dove è facile trovare il lusso, ma un lusso non ostentato, un lusso naturale, fatto di dettagli, di gesti, di sorrisi e di sapori. Perché sì, Salina è famosa anche per alcuni, specialissimi, ingredienti, come la Malvasia e i capperi per esempio. La Malvasia di Salina è prodotta con l’uva raccolta nella prima quindicina di giorni di settembre quando i grappoli sono esposti su alcune terrazze così che l’appassimento attraverso il sole aiuti a raggiungere la giusta gradazione zuccherina.

Vigneto di Malvasia

Tra i tanti produttori e le cantine che si possono visitare, l’Azienda Agricola Virgona merita una menzione essendo stata fondamentale nella valorizzazione della produzione vinicola di Salina in tutta Italia. Virgona produce anche conserve, marmellate e il famoso Cappero di Salina, presidio Slow Food.

Vista azienda agricola Virgona

Il cappero è parte integrante del paesaggio ed è stato per molto tempo il motore trainante dell’economia isolana. La raccolta si effettua da fine maggio a tutto agosto, ogni 8-10 giorni. I raccoglitori iniziano la mattina presto, verso le 5 per “stendere” poi il raccolto ad asciugare su teli di juta, al fresco, per impedire che sboccino.

Quindi si procede alla salatura che avviene, solitamente, in fusti (cugniettu), utilizzati anche per le acciughe. Nei quattro, cinque giorni seguenti i capperi devono essere “curati”, cioè travasati da una tinedda all’altra, per evitare che l’azione combinata di sale e calore, dovuto alle fermentazioni, i rovini. Dopo circa un mese sono pronti per essere mangiati.

Pollara

Per finire una giornata a Salina non c’è posto migliore di Pollara, la punta estrema occidentale dell’isola, dove si vedono i tramonti migliori. Con il sole che lentamente sparisce i profili delle solitarie Alicudi e Filicudi all’orizzonte che sembrano osservare da lontano.

Laureata in Lettere Moderne, sono giornalista professionista dal 2011 e vivo a Venezia. Collaboro con diverse testate online e offline. Mi piace scrivere di cose belle e buone: viaggi, cibo&vino, cultura e ambiente. Amo camminare, in spiaggia o nei boschi. Sono curiosa, leggo e prendo sempre appunti.

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