Riaperta Torre Astura, gemma seminascosta del litorale laziale

di Redazione

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a sabato 1° luglio, i bagnanti del litorale laziale sono tornati a godere della riapertura di una tra le spiagge più incontaminate del territorio: quella di Torre Astura, distante dieci chilometri a sud-est dal centro abitato di Nettuno, da molti considerata la più affascinante e caratteristica di tutta la regione.

Torre Astura

Situata all’interno dell’area del poligono militare, l’accesso ai cittadini è infatti limitato ad appena due mesi l’anno (ancora meno nel 2022, quando il via libera arrivò solo il 23 luglio) e con orari disciplinati, grazie alla convenzione stipulata tra il Comune di Nettuno e il Ministero della Difesa, come una gemma preziosa da “seminascondere” per la sua stessa tutela e protezione.

Torre Astura

Proprio questa rigida regolamentazione, insieme alla totale assenza di qualsiasi struttura e servizio – nessun bar né attività ricreative, zero ombrelloni e lettini disponibili per il noleggio, ma è lecito portare in autonomia le attrezzature – è la causa di tanta bellezza, mantenendo incorrotto lo spazio selvaggio e la tranquillità per chi sogna lunghe passeggiate sul bagnasciuga in pieno relax.

Pontile Torre Astura
Rovine in mare, Torre Astura

Sabbia dorata e acque limpidissime, incastonate tra una rigogliosa e verdeggiante vegetazione: questo è l’incantevole scenario che si palesa ai bagnanti, in cui spicca la torre costruita e fortificata nel XIII secolo, che – come se non bastasse – aggiunge anche fascino storico al paesaggio. Utilizzata in epoca medievale come avamposto di difesa costiera, oggi rappresenta un’autentica icona, anche se per ragioni di sicurezza l’ingresso è soggetto a limitazioni o divieti.

Calette Torre Astura

Dal punto di vista logistico, l’accessibilità è ben organizzata: l’entrata è gratuita, c’è la possibilità di parcheggiare liberamente l’auto nell’area attrezzata in via Valmontorio nella fascia oraria tra le 8 e le 19, e nel weekend è proposto un servizio navetta con dieci punti di fermata (al costo di appena un euro) che arriva fino alla Pineta, proprio a ridosso della spiaggia. In alternativa, per coloro che non volessero usufruirne, è possibile accedere a piedi lungo un percorso di circa due chilometri.

Pineta Torre Astura

Storicamente, la prima villa famosa di cui si ha notizia nel sito fu quella di Cicerone; in età imperiale l’edificio si arricchì anche di una pescheria, di cui permangono ancora oggi i resti. Nel Medioevo transitò sotto il potere della famiglia Frangipane, che costruì la prima torre come fortificazione contro le scorribande dei Saraceni. Nei secoli seguenti essa passò dal dominio dei Caetani a quello degli Orsini e poi dei Colonna, fino a Papa Clemente VIII e infine alla famiglia Borghese, che circa mezzo secolo fa la donò al Comune di Nettuno.

Una recente curiosità: a metà del giugno scorso, si diffuse la notizia di una balena spiaggiata, immobile, a Torre Astura. L’allarme sulla sua presunta morte fu attivato dai bagnanti e veicolato, tra gli altri, da un ex assessore di Latina con tanto di foto postata sui social. In realtà, si trattava della perfetta ricostruzione cinematografica di una grande balenottera all’interno del set allestito per le riprese della nuova serie tv “Prisma”, in onda prossimamente su Prime Video.

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