Progetti virtuosi: M.A.R.E. e il catamarano a impatto zero

di Martina Grandori

I

n attesa di sapere quali spiagge riceveranno la prestigiosa Bandiera Blu, l’indicatore di performance ambientale (e di qualità nei servizi e nella sicurezza) per le località turistiche costiere, alla Maddalena si lavora al M.A.R.E. (Marine Adventure for Research & Education), progetto del Centro Velico Caprera in collaborazione con One Ocean Foundation, comitato scientifico che fa capo allo Yacht Club Costa Smeralda, e il patrocinio dalla Marina Militare, nonché il coinvolgimento del Ministero della Transizione ecologica.

Lo scopo? Un check-up scientifico del Mar Tirreno che partirà il prossimo 30 aprile dalla Sardegna e per 12 settimane toccherà tutte le 23 Aree Marine Protette di questa parte meravigliosa di Mediterraneo, con rotta su Porto Palma a Caprera, Alghero, Cagliari e a seguire Palermo, Siracusa, Catania per poi risalire lo Stivale toccando la Calabria, la Campania, il Lazio, la Toscana fino alla Liguria, per poi ritornare a Porto Palma attraversando il Santuario dei Cetacei, il tutto su un catamarano di 45 piedi a (praticamente) impatto zero, semplicemente perché «sfrutta il sistema di propulsione ecologico per eccellenza, il vento» e quindi niente gasolio, come spiega Paolo Bordogna, Presidente del Circolo Velico Caprera.

Paolo Bordogna, Presidente del Centro Velico Caprera
Ginevra Boldrocchi, Coordinatrice Scientifica di One Ocean Foundation

A bordo è stato creato un piccolo laboratorio itinerante, attrezzato per analisi, misurazioni, monitoraggi di quelle biodiversità che rendono il Tirreno, ed in generale il Mediterraneo, uno scrigno di biodiversità: non va’ scordato che qui si trovano il 10% delle specie marine conosciute, pur rappresentando solo l’1% della superficie di mari e oceani del Pianeta.

Ma non è solo ricerca scientifica lo scopo con cui è nato M.A.R.E., infatti in ogni località dove farà tappa il catamarano si organizzeranno eventi per promuovere la conoscenza del mare e in barca si alterneranno vari ospiti che potranno affiancare il comandante e il suo vice durante l’itinerario previsto.

Come sempre più spesso si legge, è la divulgazione, il sapere, ed è per questo che, all’interno del Progetto, potrebbe poi anche essere contemplato il coinvolgimento degli studenti per una didattica in loco. Sono le infatti le nuove generazioni che fanno la differenza per un futuro il più possibile a impatto zero.

La missione sta per partire, stay tuned!

Sono Martina Grandori, vivo quotidianamente con il senso dell’umorismo e alla ricerca dell’estetica, tento di migliorarmi ogni giorno in nome di una magica evoluzione, nutrendo il mio giardino degli interessi. Adoro scrivere, lo faccio da vent’anni in qualità di giornalista specializzata in lifestyle, prestata poi al mondo dell’ambiente e della sostenibilità. Sono madre di due bambine che hanno rivoluzionato la mia vita in positivo, da sempre vivo nella bellissima Milano, città che adoro perché ha moltissimo da offrire oltre allo smog.

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