Mondiali Doha: Mirex d’argento, Razzo di bronzo

di Roberto Parretta

A

i Mondiali acquatici di Doha l’Italia del nuoto porta a casa altre due medaglie: Alessandro Miressi secondo nei 100 stile, Alberto Razzetti terzo nei 200 misti. Il Settebello batte la Spagna e vola nella finale per l’oro della pallanuoto. Bravi Andrea Barnabà e David Baraldi nei tuffi grandi altezze.

Mondiali Doha: medaglie azzurre

Sono d’argento i 100 stile libero di Alessandro Miressi, che in una mega volatona finale ha chiuso in 47”72, a 19 centesimi dal cinese e fresco primatista mondiale Zhanle Pan, che con un guizzo negli ultimi 5 metri si prende la medaglia d’oro. Bronzo all’ungherese Nandor Nemeth (47”78). Bronzo invece per Alberto Razzetti (dopo l’argento nei 200 farfalla) nella finale dei 200 misti in 1’57”42. Oro al canadese Finlay Knox (1’56”64), argento allo statunitense Carson Foster (1’56”97).

Alessandro Miressi
Alessandro Miressi
Alberto Razzetti

Mondiali Doha: le altre finali

Erano tre invece le finali senza azzurri. Nei 200 farfalla femminili oro alla britannica Laura Stephens (2’07”35), argento alla danese Helena Rosendhal Bach (2’07”44), bronzo alla bosniaca Lana Pudar (2’07”92). Nei 50 dorso femminili oro alla statunitense Claire Curzan (27”43), argento all’australiana Iona Anderson (27”45), bronzo alla canadese Ingrid Wilm (27”61). Nella 4×200 stile libero femminile oro alla Cina in 7’47”26 (Yanhan Ai, Zhenqi Gong, Bingjie Li, Peiqi Yang), argento alla Gran Bretagna in 7’50”90 (Freya Colbert, Abbie Wood, Lucy Hope, Medi Harris) e bronzo all’Australia in 7’51”41 (Brianna Throssell, Shayna Jack, Abbey Harkin, Hiah Melverton).

Alberto Razzetti nella frazione a rana dei suoi 200 misti

Mondiali Doha: Settebello in finale

Ormai archiviato il discorso del pass olimpico, e scrollata dalle spalle la responsabilità del risultato obbligato, il Settebello prosegue nella sua escalation piegando per 8-6 la Spagna (fresca campione d’Europa) nella semifinale del torneo maschile di pallanuoto. Per l’Italia del c.t. Sandro Campagna arriva la terza finale nelle ultime quattro edizioni. Per gli azzurri, doppiette di Francesco Di Fulvio, Andrea Fondelli e Francesco Condemi, ma con il grandissimo contributo delle parate di Marco Del Lungo. Domani in finale il Settebello affronterà la Croazia, che ha superato ai rigori la Francia (10-10 i tempi regolamentari), grande sorpresa del torneo, arrivata per la prima volta nella sua storia a giocarsi le medaglie. Decisamente un segnale molto interessante in vista dell’Olimpiade di Parigi.

Francesco Condemi
Il portiere azzurro Marco Del Lungo

Mondiali Doha: grandi altezze, azzurri bravi

Dopo l’ottavo posto di martedì di Elisa Cosetti dai 20 metri, nono e dodicesimo posto per Andrea Barnabà e Davide Baraldi nelle ultime due rotazioni della finale tuffi grandi altezze dalla piattaforma dei 27 metri all’Old Port di Doha. Barnabà, diciannovenne di Trieste, ha chiuso con un punteggio complessivo di 325.05. Baraldi, ventitreenne di Como, ha chiuso con 315.40. L’oro è andato al britannico Aidan Heslop (422.95), argento all’icona della specialità, il francese Gary Hunt (413.25), bronzo al romeno Catalin-Petru Preda (410.20).

I voli di Andrea Barnabà
Davide Baraldi

Credit Foto DBM Scala, Perottino, Masini, Staccioli Federazione Italiana Nuoto

Ho iniziato ad appassionarmi di sport dalla nascita e da 20 anni sono collaboratore della Gazzetta dello Sport. Ho seguito tantissime discipline: principalmente rugby (corrispondente in 3 edizioni dei Mondiali in Francia, Nuova Zelanda e Inghilterra e tutti i Sei Nazioni dal primo del 2000), poi fra gli altri equitazione, taekwondo, surf, atletica leggera e ovviamente anche nuoto. I miei risultati sportivi di maggior rilievo? Ultimo nelle batterie dei 50 stile libero al memorial Boscaini del 1985 e medaglia di bronzo al Settecolli 2019 nei 50 stile dei giornalisti!

TOP

 

 

Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

SEGUI LE NOSTRE

“ONDE BLU”!!!