Fabrizio Rampazzo: «Vi presento la mia idea dei nuovi ‘spazi blu’»

di Roberto Parretta

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abrizio Rampazzo del Summit è il Fondatore e l’anima. Ma prima di passare a guardare il mondo dell’acqua da fuori, ci ha “galleggiato” per 25 anni. Da nuotatore, infatti, ha preso parte a 3 edizioni dei Giochi Olimpici, ha conquistato 2 bronzi europei e messo assieme 50 titoli italiani assoluti.

Oggi non indossa più il costume, non frequenta il bordo vasca da allenatore o dirigente, ma il mondo dell’acqua è sempre presente nella sua vita, seppur sotto altra veste.

E allora ecco le 3 domande a Fabrizio Rampazzo e che ogni settimana rivolgeremo agli altri importanti relatori del Summit 2021.

Fabrizio Rampazzo e Alessandro Antonello al Summit2018

CI RACCONTI IL TUO RAPPORTO CON L’ACQUA?

«Per oltre 20 anni è stata semplicemente ed esclusivamente competizione. Se l’allenamento era una rottura, la gara invece poi era esaltazione. Al mio primo meeting internazionale a Ginevra avevo appena 8 anni. Ricordo che in alcuni impianti in cui gareggiavamo il riciclo dell’acqua era ibrido, come a Mestre, dove l’acqua arrivava attraverso un canale esterno dal mare. Oggi tutto ci sembra normale, ma il cambiamento delle infrastrutture fu epocale. Ho gareggiato anche alla piscina del Maracanà, che oggi è il Maria Lenke: un giorno arrivarono 140mila persone, solo che non erano per noi, andavano ad assistere a uno degli ultimi match di Pelé».

COME RAPPRESENTERESTI IL RUOLO DELL’ACQUA?

«Oggi sono tornato in questo mondo ma con un’altra veste professionale e attraverso l’organizzazione di eventi come il Summit sono tornato a riallacciare rapporti con una parte di quella che era stata la mia vita. E questo nuovo punto di vista mi ha portato a riflettere sulle differenze tra il mondo sportivo e quello dell’impresa: l’acqua e le piscine sono divenuti negli anni elementi imprescindibili per la costruzione dei tessuti urbani e per la socialità. La piscina, una volta destinata esclusivamente agli atleti e a pochi altri, oggi è diventata un centro di intrattenimento per le famiglie. Si è rovesciato completamente il paradigma dell’utilizzo: nell’acqua ci si può fare di tutto, non esistono limiti nelle iniziative e nelle possibilità».

COSA SONO E QUALI SONO I TUOI SPAZI BLU?

«Il tema principale del Summit sarà “La cultura dell’acqua”: elemento e ambiente ideale in cui praticare sport o semplicemente muoversi e rilassarsi, l’acqua è parte fondamentale nell’assicurare buoni standard di benessere psicofisico individuale e collettivo. Ed eccoli, allora, i nostri spazi blu: attorno all’acqua e con l’acqua si possono sviluppare diversi servizi a carattere sportivo, ricreativo, formativo o di cura, servizi che acquistano una valenza sociale in quanto rivolti a cittadini di tutte le età e ceto e perché creano per le persone occasioni di condivisione di spazi e tempo, di nuove relazioni e di miglioramento della vita quotidiana. Le piscine quindi diventano luogo di “costruzione” della qualità della vita per chi le frequenta e possono, anzi, devono diventare anche luogo di riferimento sociale e di salute per l’ambito urbano in cui sono inserite».

Ho iniziato ad appassionarmi di sport dalla nascita e da 20 anni sono collaboratore della Gazzetta dello Sport. Ho seguito tantissime discipline: principalmente rugby (corrispondente in 3 edizioni dei Mondiali in Francia, Nuova Zelanda e Inghilterra e tutti i Sei Nazioni dal primo del 2000), poi fra gli altri equitazione, taekwondo, surf, atletica leggera e ovviamente anche nuoto. I miei risultati sportivi di maggior rilievo? Ultimo nelle batterie dei 50 stile libero al memorial Boscaini del 1985 e medaglia di bronzo al Settecolli 2019 nei 50 stile dei giornalisti!

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Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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