Martina Grimaldi: «Il patto con mamma e papà»

Ripercorriamo la storia olimpica delle discipline acquatiche attraverso i racconti e la vita dei protagonisti: a Londra 2012 la prima medaglia dal nuoto in acque libere

di Roberto Parretta

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na medaglia olimpica, 3 ai Mondiali, 6 agli Europei. Per l'Italia e per il nuoto in acque libere Martina Grimaldi è un punto di riferimento. Una specialità relativamente giovane e che ha fatto il suo ingresso nel programma olimpico solo a Pechino 2008, ma che, grazie soprattutto all'attività degli amatori, ha visto crescere a dismisura il livello delle gare e dei praticanti. Tale specialità, anche grazie a Martina, rappresenta un punto di forza del nuoto azzurro. Perché è di Martina Grimaldi la firma sulla prima medaglia olimpica italiana, il bronzo a Londra 2012: ed è quindi proprio con lei che andiamo a rivivere quella edizione dei Giochi.

Complice il ritorno a Tokyo a 57 anni da quella prima edizione dell’Olimpiade giapponese, On The Blue ha pensato che non ci sarebbe potuta essere occasione migliore per riaprire e chiudere quel cerchio andando a raccontare la carriera, ma soprattutto la vita, di chi è stato attore protagonista dei Giochi. Così, con un protagonista per edizione andremo a ripercorrere le storie dei più grandi azzurri e l’evoluzione delle discipline acquatiche. Un viaggio se vogliamo romantico, ma soprattutto istruttivo, destinato ai più giovani, per ricordare loro che se oggi abbiamo atleti di caratura mondiale capaci di riempire il medagliere olimpico, è perché qualcuno ha aperto per primo quella porta…

Martina non si è mai staccata dalla sua Bologna, se non per una breve parentesi romana per allenarsi con Emanuele Sacchi all’Aniene. La sua è una storia che inizia giovanissima e che esplode con il bronzo ai Mondiali di Roma 2009 e che non si ferma più. Martina ci racconta come funziona il nuoto in acque libere, come è cambiato rispetto ai pionieri, chi sono stati i suoi predecessori e i suoi compagni di squadra in azzurro. Le abbiamo fatto anche rivelare perché aveva vietato a mamma e papà di seguirla nelle gare… Non a Londra ovviamente!

Ho iniziato ad appassionarmi di sport dalla nascita e da 20 anni sono collaboratore della Gazzetta dello Sport. Ho seguito tantissime discipline: principalmente rugby (corrispondente in 3 edizioni dei Mondiali in Francia, Nuova Zelanda e Inghilterra e tutti i Sei Nazioni dal primo del 2000), poi fra gli altri equitazione, taekwondo, surf, atletica leggera e ovviamente anche nuoto. I miei risultati sportivi di maggior rilievo? Ultimo nelle batterie dei 50 stile libero al memorial Boscaini del 1985 e medaglia di bronzo al Settecolli 2019 nei 50 stile dei giornalisti!

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La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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