La piscina segreta di Buckingham Palace

Nel giorno dell’ultimo saluto a Her Majesty The Queen Elizabeth II, noi vogliamo ricordarla così

di Martina Grandori

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na piscina segreta a Buckingham Palace. Potrebbe essere il titolo di un avvincente giallo, di un thriller mozzafiato e invece è il regalo che fece costruire nel 1939 Re Giorgio VI come dono per la figlia Elisabetta al rientro da una vacanza Balmoral, da lì a qualche anno sarebbe diventata la futura Regina d’Inghilterra e in una piscina non avrebbe più certamente potuto nuotarvi facilmente.

Buckingham Palace

Fino ad oggi di questa area benessere se ne è letto e saputo poco, i riflettori, la caccia al pettegolezzo, le curiosità semmai erano tutte rivolte alle 775 stanze fra camere da letto, sale da ballo, appartamenti privati, ma anche tunnel sotterranei in caso di fuga o alle porte segrete celate da specchi usate come scorciatoia quando la sovrana doveva recarsi in fretta a una riunione o ad eventi importanti, ma di questo spazio non è mai trapelato molto.

Queen Elizabeth II

Il desiderio è sempre stato di farlo rimanere un luogo intimo, privato per Elisabetta e Margaret, le due sorelle hanno sempre molto amato nuotare e una royal swimming pool è quanto di più perfetto possa esserci. Un severo protocollo vieta di fotografarla o filmarla e le persone che vi hanno accesso sono pochissime e fidatissime, l’aurea di mistero la rende ancora più affascinante perché nessuno sa esattamente come sia allestita, di certo è uno spazio semplice senza lussi.

Il cerchio rosso indica il luogo della royal swimming pool a Buckingham Palace

In queste acque, che trovano luogo in una ex serra, tutta la famiglia reale ha felicemente nuotato, Filippo di Edimburgo lo faceva ogni mattina finché l’età glielo ha consento, la ciurma di royal baby ha imparato qui a stare a galla, compreso l’ultimo figlio di William Louis.

L'omaggio di Londra: il maxischermo a Piccadilly Circus per la commemorazione della morte della Regina Elisabetta II (foto Ansa)

C’è anche un aneddoto raccontato al Daily Mail da Richard Alston, ex compagno di scuola di re Carlo III, in cui racconta che l’allora principe Carlo, da bambino “invitò dei compagni di scuola per una memorabile regata di barchette di legno. Tutti ne portarono una costruita da soli o dai loro papà ma quando si trovarono lì, il futuro re sfoderò un superbo modellino dello yacht reale Britannia pieno di particolari. E quel giorno imparammo tutti che a volte la vita può essere molto, molto ingiusta…”.

Queen Elizabeth II nuota con il padre King George VI

Della piscina segreta se ne conosce l’esistenza solo grazie alle recenti confessioni di alcuni membri di fiducia dello staff a cui è permesso l’accesso purché nessun membro della casa reale la stia utilizzando, stiamo parlando di quella che è a tutti gli effetti la piscina privata più esclusiva al mondo.

Voluta da Giorgio VI, il “re per caso” che con sua moglie Elizabeth Bowes – Lyon aveva progettato di crescere le loro figlie all’insegna di una grande libertà, serenità, sport e vita all’aria aperta non immaginando che un domani suo fratello Edoardo VIII avrebbe abdicato, è un luogo caro a tutti i reali. Mens sana in corpore sano anche se nella vita sei una regina.

Queen Elizabeth II è la prima da sinistra in prima filla

A idearla nel 1938 l’architetto scozzese James Jack Roberts che trasformò una serra in un tempio della rinascita, una vasca per immergersi, per ricollegarsi alla natura, per ritrovare se stessi semplicemente nuotando. Perché nuotare è un diritto di tutti, anche dei reali. Ma nuotare in sicurezza è meglio e ce lo insegna proprio la Regina Elisabetta, che nel 1941 andò con sua sorella la Principessa Margaret a lezioni di nuoto al Bath Club, un club per gentiluomini in Dover Street e fu lì che divenne la prima giovane del Commonwealth a ricevere lo Junior Respiration Award dalla Royal Life Saving Society, una qualifica salvavita.

Have a nice trip Lilibet!

Queen Elizabeth II

Sono Martina Grandori, vivo quotidianamente con il senso dell’umorismo e alla ricerca dell’estetica, tento di migliorarmi ogni giorno in nome di una magica evoluzione, nutrendo il mio giardino degli interessi. Adoro scrivere, lo faccio da vent’anni in qualità di giornalista specializzata in lifestyle, prestata poi al mondo dell’ambiente e della sostenibilità. Sono madre di due bambine che hanno rivoluzionato la mia vita in positivo, da sempre vivo nella bellissima Milano, città che adoro perché ha moltissimo da offrire oltre allo smog.

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