Blu Summit 2023: l’impiantistica natatoria al centro della discussione
di Fabrizio Rampazzo
i è tenuto a Milano il Blu Summit 2023, l’evento che dal 2017 coinvolge i principali player e operatori del mondo dell’acqua: l’edizione 2023 è stata ospitata nella prestigiosa Sala Colonne di Banco BPM in via San Paolo 12 a Milano, per l’organizzazione di Monterey ADV in collaborazione con Istituto per il Credito Sportivo, Banco BPM, Blue Factory, Net Insurance, Arena, Distretti Ecologici, Dussmann, GTS, Cultura Italiae, Fondazione Sport City, On The Blue Magazine.
I partecipanti all’evento hanno preso atto di una fotografia del mondo degli impianti sportivi e dei centri natatori italiani che ad oggi, presenta una dotazione infrastrutturale di 131 impianti ogni 100.000 abitanti, 2,4 volte in meno di quella francese e 4,6 volte in meno di quella finlandese, il Paese più attivo d’Europa
L’ultimo censimento degli impianti sportivi redatto da Sport e Salute nel 2022 segnala su tutto il territorio nazionale un totale di 77.000 infrastrutture dedicate allo sport. Di queste, il 51,8% si trova nel Nord Italia, con un’incidenza di 143,9 impianti ogni 100.000 abitanti, circa il 35% in più della dotazione nel Mezzogiorno, facendo emergere un gap impiantistico che spiega in parte la differenza tra il numero di praticanti sui territori.
Tra gli impianti sportivi presenti e attivi sul territorio, il 60% è stato costruito più di 40 anni fa. A una dotazione complessiva limitata si accompagna un patrimonio sportivo esistente obsoleto e spesso inefficiente dal punto vista energetico e del consumo di CO2.
Sul palco, con la moderazione del giornalista Rai Marco Mazzocchi, dopo i saluti iniziali di Massimo Pasquali (Responsabile Aziende Banco BPM), Andrea Battista (Amministratore Delegato Net Insurance) e di Fabrizio Rampazzo (Amministratore Delegato Blue Factory e Fondatore del Blu Summit) si sono alternati i vari relatori.
Nella prima sessione, “Le piscine del futuro: pensare alla crescita economica, garantendo inclusione sociale e tutela dell’ambiente partendo dall’Acqua”, Mario Abis (Fondatore Istituto Makno, Docente Scienze della Comunicazione Iulm Milano e Presidente di Blue Factory) ha sviluppato il tema di come si progettano infrastrutture sostenibili per dare risposte di impatto sociale, spiegando come il progetto Blue Factory può essere un nuovo modello di risposta imprenditoriale e “scientifica”.
Da qui lo spunto per l’intervento di Francesca Sofia (Direttrice della Fondazione di Cassa Depositi e Prestiti) sul ruolo/funzione dell’acqua, ovvero degli impianti sportivi e dei centri natatori polifunzionali come risposta alla domanda di inclusione sociale, benessere, salute e quindi, di welfare per i territori da rigenerare.
Angelo Argento (Dipartimento programmazione e coordinamento della politica economica Presidenza del Consiglio dei Ministri) e Mauro Berruto (Segretario Commissione Cultura, Scienza e Istruzione Camera dei Deputati) dopo il grande risultato dell’inserimento della parola “Sport” nella Costituzione Italiana, insieme a un importante gruppo di promotori, hanno lanciato la campagna “Art. 33 Adesso !”, spiegando le connessioni che questa importante iniziativa può avere, rimanendo sul tema della riqualificazione degli impianti sportivi italiani.
A Fabio Carosso (Vicepresidente Regione Piemonte) è stato chiesto un parere in merito agli attuali strumenti e alle forme di governance collaborative tra pubblico e privato, e di quanto sia necessaria una nuova visione di strategia per sviluppare progetti per infrastrutture di qualità. Su questo punto si è inserito l’intervento di Stefano Locatelli, che come Vicepresidente ANCI, essendo in contatto costante con le diverse realtà e le esigenze dei comuni italiani, ha giustamente ricordato come sia necessario tenere presente l’impatto che le infrastrutture sportive hanno sui territori e di come sia importante promuovere l’alleanza economico finanziaria tra il pubblico e privato, principalmente per riqualificare gli spazi esistenti.
Giovanni Giacobone (Consigliere Delegato Sportium e Blue Factory) l’architetto che, insieme al suo team di Sportium sta sviluppando il progetto del nuovo Stadio di Cagliari. Ora, ha parlato del ruolo degli impianti natatori aperti e multifunzionali nelle politiche di progettazione urbana e nelle nuove infrastrutture territoriali. In chiusura Giuseppe Musciacchio (Deputy Ceo Arena), che con la sua esperienza di manager di un’azienda internazionale, ma tutta italiana, dello sportswear e degli sport acquatici, ha ricordato come, senza un adeguato sviluppo del settore impiantistico nel nostro paese, ci sia il rischio di una frenata da una parte dell’onda lunga dei risultati dei nostri nuotatori e, dall’altra, della crescita dei numeri dei frequentatori delle piscine.
Nella seconda sessione “Smart e Sport City: come finanziare i nuovi modelli di infrastrutture sportive e centri acquatici”, Fabio Pagliara (Presidente Fondazione Sport City), pensando al concetto di città inclusiva e di progetti per la rigenerazione dei tessuti urbani, ha spiegato quali competenze richiede e quali forme di governance collaborativa pubblico-privato necessita una Smart City per essere funzionale e sostenibile.
A Massimo Pasquali (Responsabile Aziende Banco BPM) che rappresenta il terzo gruppo bancario italiano, è stato chiesto un commento a caldo sugli interventi e una valutazione sull’importanza degli strumenti di governance come il PPP, utilizzando i fondi pubblici come leva finanziaria per gli investimenti dei privati. Pasquali ha ricordato come sia importante per la banca avere dei casi di business positivi sui cui costruire un modello di sviluppo industriale a livello nazionale. Lodovico Mazzolin (Direttore Generale Istituto per il Credito Sportivo) ha confermato gli impegni dell’istituto nel supportare i progetti di riqualificazione di impianti sportivi e centri natatori, soprattutto utilizzando lo strumento del Partenariato Pubblico Privato (PPP), ricordando che molti impianti sportivi italiani sono vecchi e solo come inefficienza energetica costano ogni anno 800 milioni di Euro, oltre ad elevate emissioni di CO2.
Lorenzo Carbonari (Presidente Palanuoto Srl), azzurro e olimpico di nuoto, ha raccontato di un caso concreto che lo vede come principale promotore di un project financing di una nuova piscina coperta da 50mt. da realizzare nel Comune di Calenzano FI. A lui ha fatto eco Fabio Conti (Responsabile Impianti Sportivi e Settori Agonistici FIN Federnuoto), il quale, ha riscontrato i segnali positivi per il mercato delle gestioni degli impianti natatori e per la FIN, ovvero i maggiori utilizzatori delle strutture sportive e dei centri natatori. Segnali tanto più importanti, sia per i campioni delle nazionali FIN che attualmente stanno mietendo straordinari successi internazionali che per i vivai di atleti del prossimo futuro.
Diomede Falconio (Sub Commissario per la bonifica ambientale e rigenerazione urbana dell’area Bagnoli-Coroglio) ha quindi presentato il progetto di gestione della bonifica ambientale, la rigenerazione urbana e del rilancio dell’ex area industriale Italsider di Bagnoli, segnalando che dopo un lungo percorso sono finalmente partite le opere di riqualificazione nell’area, che prevedono un grande sviluppo mediante la creazione di un importante parco sportivo e di intrattenimento. La Professoressa Veronica Vecchi (Presidente Infrastrutture Milano-Cortina 2026) una dei massimi esperti nazionali dei modelli di Partenariato Pubblico Privato, ha chiuso l’evento con un forte input a utilizzare questi strumenti di concreta collaborazione e ingaggio tra il settore pubblico e gli investimenti dei privati, per sviluppare e finanziare anche il settore degli impianti sportivi e dei centri natatori.