
di Ludovica De Fazio
ew York è davvero un posto incredibile in cui vivere, puoi fare qualsiasi cosa ad ogni ora del giorno e della notte, eccetto nuotare nel fiume Hudson. Fino ad oggi. E’ iniziato tutto con un’idea semplice: cambiare il modo in cui i newyorkesi vedono il loro fiume, offrendo loro la possibilità di nuotarci dentro. E’ nata in questo modo la Plus Pool , dopo dieci anni di crowdfunding, test e progetti, costruita su un’isola galleggiante nel mezzo dell’ East River, che con le sue “membrane di filtrazione” renderà l’acqua sicura per il nuoto e contemporaneamente pulirà il fiume circostante; niente prodotti chimici, niente cloro, solo acqua di fiume naturale. Proprio come se immaginassimo di avere un colino gigante lasciato cadere nel fiume, la +POOL filtrerà attraverso le sue pareti circa 2 milioni di litri d’acqua fiumana al giorno, rimuovendo batteri, odori e sostanze tossiche, lasciando solo acqua sicura in cui immergersi.

Nel 2014, gli organizzatori del progetto hanno lanciato una versione su piccola scala della piscina, chiamata “Float Lab”, per vedere come si comportava nelle condizioni reali del fiume. I progettisti hanno collaborato con scienziati della Columbia University per testare la tecnologia, concludendo che potrebbe “filtrare l’acqua del fiume per garantire standard di qualità senza utilizzare sostanze chimiche”.
A forma di segno matematico “più”, i quattro bracci della piscina con dimensioni totali di 2.800 mq. serviranno per diversi scopi: una piscina sarà riservata ai bambini, una allo sport, una al nuoto olimpionico e una sarà dedicata al relax. La Plus Pool può ospitare fino a 300 persone alla volta, con una capacità giornaliera proposta di 1.800 visitatori. +POOL, quindi, si impegna a recuperare il fiume come risorsa creativa per la città, educando il pubblico sulle questioni che influenzano la loro qualità di vita e la loro percezione della tutela dell’acqua. Quando la +POOL aprirà, sarà la prima volta che i newyorkesi saranno in grado di nuotare direttamente nel loro fiume da 1938, nonostante Manhattan sia un’isola circondata da acqua.


Il progetto da 25 milioni di dollari è stato concepito nel 2010 come una collaborazione di design tra PlayLab e i co-fondatori dello studio di architettura New Family. Da allora i progettisti si sono consultati con gli ingegneri e architetti navali per migliorare il design della piscina e il progetto ha attirato anche l’attenzione di figure di alto profilo tra cui Kanye West e l’attore Neil Patrick Harris.
Seguendo le orme di altri progetti di partenariato pubblico/privato già realizzati a New York come “The High Line”, il parco sopraelevato costruito sui binari della vecchia ferrovia, anche in questo caso è stata creata un’organizzazione no profit “Friends of +POOL” per garantire che l’opera iconica sia a beneficio della società, della popolazione e dei turisti. Tale organizzazione supporta lo sviluppo, il funzionamento, la manutenzione e la conservazione della piscina, ma anche la promozione per una corretta gestione dell’acqua e la salvaguardia dei corpi idrici naturali con l’obiettivo di educare il pubblico sull’importanza dell’acqua pulita.

Oltre ai finanziamenti, ci sono ancora diversi ostacoli logistici da superare per il progetto, come la protezione della piscina dai detriti galleggianti durante le tempeste e il funzionamento durante i mesi invernali. Al momento, + POOL dovrebbe rimanere aperta per 15 settimane all’anno, anche se i progettisti hanno affermato che stanno esplorando l’uso dell’energia solare per riscaldare la piscina per i nuotatori quando fa freddo.
Insomma, non ci resta che aspettare e sperare un giorno di riuscire a nuotare con l’ineguagliabile skyline newyorkese davanti agli occhi.