Varese, la terra dei laghi

A nord di Milano e confinante con la Svizzera, questa provincia italiana è molto amata da chi ama la Natura. Con i suoi dolci panorami e i colori blu e verde è la meta perfetta per prendersi una pausa

di Carolina Saporiti

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a terra dei laghi, dove si “respira verde” per la presenza di fitti boschi. Poco conosciuta come meta turistica, perlomeno da noi Italiani, la provincia di Varese è un luogo da scoprire e a cui affezionarsi. Ci sono posti che provocano colpi di fulmine, altri che conquistano con il tempo, standoci e vivendoli.

Lago di Varese

Varese rientra nella seconda categoria, per stessa ammissione di chi lì ci è nato e che, spesso, ha bisogno di andare fuori a vivere per qualche anno, per decidere poi di non poterne fare a meno. Le cose da fare e da vedere non sono poche, soprattutto per chi ama stare a contatto con la Natura e questa è proprio la stagione migliore.

Si diceva che questa area è conosciuta come terra dei laghi: infatti il suo territorio è bagnato dal Lago di Varese e dai minori di Monate, Comabbio, Delio, Ganna e Ghirla. Ma un piccolo pezzo di provincia varesotta si affaccia anche sul Lago Maggiore, con le località un po’ più conosciute di Angera, Laveno Mombello, Maccagno e Luino, e sul Lago di Lugano, in Italia chiamato Ceresio.

Lago di Ghirla
Lago di Monate
Lago di Lugano

Quest’ultimo lambisce i comuni di Porto Ceresio, Brusimpiano e Lavena Ponte Tresa. In inverno è blu, in tarda primavera ed estate “diventa” colore verde smeraldo, per la presenza di una specie particolare di alghe. Porto Ceresio, patrimonio dell’Unesco per i ritrovamenti fossili, è un antico borgo di pescatori, da cui si può partire per fare delle bellissime passeggiate, come quella sulla linea Cadorna sul monte Grumello o quella sul sentiero geo-paleontologico Monte San Giorgio. Ma quando le temperature sono più miti le camminate possono essere sostituite da giornate in spiaggia.

Porto Ceresio

Sì, al lago si fa il bagno e no, non è pericoloso. Certo all’inizio potrebbe sembrare strano, ma è semplicemente questione di abitudine e bisognerebbe lanciarsi, anche solo per provare una sensazione diversa da quando si è in mare: nell’acqua dolce è davvero più difficile rimanere a galla. L’acqua del lago, a parte nel primo tratto sembra quasi nera, ma solo perché i laghi sono in genere molto profondi e il fondale molto scuro. Sul Lago Maggiore ad Angera ci sono due spiagge pubbliche dove fare il bagno.

Lago Maggiore

Tra i laghi più amati dai locali, però, ci sono quelli di Monate e Comabbio, vicinissimi l’uno all’altro. Quest’ultimo, più grande, non è balneabile, ma le sue sponde si possono percorrere a piedi – è una bellissima passeggiata che in certi periodi dell’anno stupisce con le sue ninfee che possono raggiungere più di un metro e mezzo di altezza.

Lago di Ganna
Lago di Desio

Alla fine, per premiarsi ci si può sedere in uno dei tavoli esterni del ristorante Il Lago dei Cigni dove assaggiare il risotto con pesce persico. Il Lago di Monate invece è uno dei più puliti d’Italia e ha una superficie di 2,5 chilometri quadrati. Attorno tra i paesi di Cadrezzate, Monate e Travedona ci sono accessi liberi e alcune strutture attrezzate.

Il Lago dei Cigni

Se invece avete la fortuna di conoscere qualcuno con la barca, cercate di convincerlo a fare un giro. Perché come nelle città di mare, anche qui dall’acqua la prospettiva cambia completamente. Alla Marina di Verbella, ma anche in tanti altri posti, è possibile affittare una barca per uno o più giorni.

Marina di Verbella

Altri laghi, come quello di Varese, di Ganna e di Ghirla, non sono invece balneabili. Anche se quello di Varese è interessato da un paio d’anni da un progetto di risanamento e bonifica. Intanto, aspettando il giorno in cui ci si potrà tuffare nelle sue acque pulite, lo si può “godere” con un bicchiere di vino in mano al bar La Darsena a Cazzago Brabbia.

Lago di Monate

La Schiranna è invece l’area per i picnic, da quelli di Pasquetta in avanti. Da lì, in entrambe le direzioni, partono percorsi per lunghe passeggiate e piste ciclabili che percorrono l’anello di questo lago. Rimanendo in tema di aperitivi, un altro indirizzo da salvarsi è Il Molo di Ranco sul Lago Maggiore, da cui si vede anche la Rocca di Arona (di fronte, sulla sponda piemontese del lago).

Per un pranzo o una cena a picco sul lago, il nome giusto è quello del Ristoro Lago Delio che si affaccia sul Lago Maggiore a circa mille metri. Da qui si possono fare passeggiate bellissime nei boschi, alcune delle quali possono arrivare fino in Svizzera.

Le viste sulle montagne, il blu dell’acqua calma e il verde dei boschi vi sedurranno lentamente, ma per sempre.

Laureata in Lettere Moderne, sono giornalista professionista dal 2011 e vivo a Venezia. Collaboro con diverse testate online e offline. Mi piace scrivere di cose belle e buone: viaggi, cibo&vino, cultura e ambiente. Amo camminare, in spiaggia o nei boschi. Sono curiosa, leggo e prendo sempre appunti.

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