Tuffi estremi, domani a Polignano la finale del Red Bull Cliff Diving 2021

di Redazione

L'

estate è ormai finita, ma i suoi eventi tipici continuano a far rumore: in particolare, a riecheggiare è il suono emesso al momento dell’ingresso in acqua da parte dei tuffatori estremi del circuito Red Bull Cliff Diving World Series, che non hanno ancora concluso di sfidarsi tra quote da capogiro – doppie o triple rispetto a quelle olimpioniche – e salti nel vuoto mozzafiato.

Per la prima volta nella storia della kermesse internazionale di tuffi da grandi altezze, la stagione 2021 va in archivio con le ultime due gare presso le suggestive scogliere di Polignano a Mare, location ospitante per l’ottava volta in 11 anni ma mai, prima d’oggi, designata come scenario conclusivo; dopo un’estate sportiva di successi senza precedenti, l’Italia potrà dunque fregiarsi anche di questo onore.

A seguito della tappa andata in scena mercoledì 22 settembre – dove, in un mare agitato dal forte vento di maestrale che ha costretto a disputare 3 round anziché 4, a dominare e vincere sono stati Gary Hunt e Rhiannan Iffland – c’è attesa per la finalissima di domani domenica 26 che, oltre a garantire spettacolo, premierà i campioni mondiali dell’edizione 2021.

Gary Hunt
Rhiannan Iffland

Nelle rispettive categorie maschile e femminile, restano il britannico e l’australiana i favoriti assoluti per la conquista dell’ambito King Kahekili Trophy tra i 12 uomini e le 12 donne in gara, che – come impone la tradizione – potranno accedere, direttamente dalla terrazza di una casa privata, alle piattaforme di 27 e 21 metri montate su una piattaforma a picco sul mar Adriatico. Polignano a Mare, bandiera blu da tempo immemore, evoca peraltro dolci ricordi ad Alessandro De Rose, high cliff diver cosentino che proprio qui, il 23 luglio 2017, si aggiudicò la sua prima vittoria di fronte all’affettuoso tripudio del pubblico “di casa”.

Alessabdro De Rose
Alessandro De Rose

Prima di concludersi nella città che ha dato i natali a Domenico Modugno, il percorso di quest’anno, racchiuso nelle 6 tappe previste dal calendario, ha attraversato il 12 giugno Saint-Raphaël (Francia), il 14 agosto Oslo (Norvegia), il 28 agosto Mostar (Bosnia ed Erzegovina) e il 12 settembre Downpatrick Head (Irlanda).

Quella di Mostar rappresenta una tra le tappe storicamente più affascinanti, anche perché spesso affrontata in condizioni estreme con i tuffi dal Ponte Vecchio alle gelide acque del fiume Narenta, la cui temperatura non arriva ai 15 gradi. Ad aggiudicarsi la tappa dello scorso 28 agosto sono stati i soliti mattatori, Hunt e Iffland, ma va segnalato anche l’ottimo quinto posto del nostro De Rose, che ha totalizzato 385.5 nei 4 round disputati. Negli ultimi anni, essendo stato spesso calendarizzato alla penultima prova stagionale, il celebre ponte è sempre stato teatro di tiratissimi duelli punto-a-punto.

Rhiannan Iffland a Polignano

Al di là della rassegna sponsorizzata, ci si tuffa dallo Stari Most sin dal XVII secolo, in nome di un’autentica tradizione ultracentenaria: praticamente non esistono altri modi, da quelle parti, di diventare adulti. I giovani locali non possono esimersi dall’affrontare con coraggio questa sfida, che risale alle origini stesse del ponte, costruito nel 1566, distrutto nel 1993 durante la guerra in Bosnia e infine riaperto nel 2004. Leggenda narra che, a margine delle gare del Red Bull Cliff Diving World Series, alcuni ragazzi accettino di esibirsi in cambio di offerte libere elargite molto volentieri da gente del posto o turisti incuriositi che dal 2015, pandemia a parte, non mancano di accorrere copiosamente.

Gary Hunt a Mostar

A questo punto, non ci resta che aspettare domani per vivere insieme agli atleti l’emozione di queste incredibili acrobazie dalle spettacolari altezze incorniciati dalla meravigliosa cornice della scogliera di Polignano a Mare.

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