Umberto Pelizzari: «Il Mediterraneo è un mare che indossa un abito da gala»

Continua il nostro viaggio alla scoperta dei protagonisti del progetto Parole d’Amare. E in questa giornata dedicata agli oceani le 3 domande sono rivolte a Umberto Pelizzari

di Carolina Saporiti

O

ggi, 8 giugno, è la Giornata degli Oceani e per celebrarla non potevamo scegliere persona migliore di Umberto Pelizzari, apneista dei record per cui il mare è la più forte passione e un bene da tutelare, a partire da piccoli gesti quotidiani.

«Il sommozzatore scende per guardare, l’apneista per guardarsi dentro». Basterebbe questa frase per capire qualcosa di Umberto Pelizzari, secondo protagonista della nostra rubrica 3 domande a… i protagonisti di Parole d’aMare.

Pelizzari stabilisce il suo primo record mondiale di apnea profonda in assetto costante nel 1990 all’Isola d’Elba. L’anno successivo conquista tutti i record di immersione in apnea e nella sua intera carriera stabilisce 16 record, l’ultimo nel 2001, quando segna il nuovo primato mondiale di apnea in assetto variabile (-131 m) e si ritira dalle competizioni.

Oggi è impegnato come giornalista e divulgatore scientifico sull’ambiente marino. È docente di Medicina Subacquea a Iperbarica alla Normale di Pisa e all’Università di Palermo.

Per lui il mare è una conquista, la più bella di tutte, di cui non si può fare a meno. Vivere il mare è un modo per conoscere sé stessi: «Si stabilisce un rapporto particolare con il corpo in apnea e con le emozioni», ma ancora più importante per l’atleta è divulgare la bellezza e la fragilità del mare da tutelare.

Laureata in Lettere Moderne, sono giornalista professionista dal 2011 e vivo a Venezia. Collaboro con diverse testate online e offline. Mi piace scrivere di cose belle e buone: viaggi, cibo&vino, cultura e ambiente. Amo camminare, in spiaggia o nei boschi. Sono curiosa, leggo e prendo sempre appunti.

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Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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“ONDE BLU”!!!