Tahiti, scoperta la barriera corallina a forma di enormi rose

di Ludovica De Fazio

E'

di pochi giorni fa la meravigliosa scoperta di questa incontaminata barriera corallina al largo di Tahiti, nel cuore della Polinesia francese, che sembra un immenso roseto sottomarino.

A scoprire questo paradiso sottomarino è stato un team di ricerca guidato da scienziati dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), impegnati in un progetto globale per mappare completamente le profondità di mari e oceani.

Il fotografo francese Alexis Rosenfeld, fondatore della campagna #1Ocean, descrive la scoperta che l’ha visto coinvolto nella straordinaria scoperta insieme al team per questa missione, con queste parole «È stato magico osservare giganteschi e splendidi coralli rosa che si estendono a perdita d’occhio. Era come un’opera d’arte».

Gli scienziati hanno scoperto, a circa 2 chilometri dalla costa di Tahiti, formazioni di coralli simili a enormi rose, con un diametro di circa due metri ciascuna, si tratta con grande probabilità di una delle più grandi al mondo, grazie ai suoi 3 chilometri di lunghezza per 30-60 metri di larghezza e si trova ad una profondità tra i 30 e i 100 metri sotto il livello del mare, nella zona poco esplorata e conosciuta come “zona crepuscolare” dell’oceano Pacifico.

Julian Barbiere, capo Marine Policy and Regional Implementation Section dell’Unesco, ha dichiarato «E’ molto insolita perché, fino ad ora, la stragrande maggioranza delle barriere coralline conosciute al mondo si trova a profondità fino a 25 m. Quindi questa scoperta suggerisce che ci sono molte più grandi barriere coralline là fuori, a profondità di oltre 30 metri, in quella che è conosciuta come la “zona crepuscolare” dell’oceano, di cui semplicemente non siamo a conoscenza».

Laetitia Hedouin, una subacquea specializzata in coralli del CNRS francese conclude: «La Polinesia francese ha subito un significativo evento di sbiancamento nel 2019, tuttavia questa barriera corallina non sembra essere stata colpita in modo significativo. Ci aspettiamo che una barriera corallina come questa impieghi circa 25 anni per crescere e svilupparsi in questo modo. Pensiamo che le barriere coralline più profonde possano essere meglio protette dal riscaldamento globale. La scoperta di questa barriera corallina in condizioni così incontaminate è una buona notizia e può ispirare la conservazione futura. Pensiamo che le barriere coralline più profonde possano essere meglio protette dal riscaldamento globale».

Sono una studentessa di chimica farmaceutica, che tra una formula e l’altra, si dedica allo sport, in particolar modo a quello in acqua, luogo che mi appartiene da quando sono piccola e in cui mi sento libera e spensierata. Mi diverto a scrivere, leggere, viaggiare e conoscere posti e sensazioni nuove ogni giorno, per migliorarmi e per apportare sempre un qualcosa in più in tutto quello che faccio. Il mio motto è “Ad maiora” e non a caso vivo e studio nella città dove tutto è più grande e maestoso, Roma

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