Slow Fish: un mare di cultura

A Genova, si è conclusa ieri domenica 4 luglio, la kermesse Slow Fish, un mare culturale urbano in nome della salvaguardia del mare e di una cucina colta e responsabile

di Martina Grandori

È

andata in scena Slow Fish 2021, la decima edizione della kermesse ideata da Slow Food e tutta dedicata a quell’incredibile patrimonio che sono l’acqua e i suoi abitanti.

Un mare di cultura, un mare di sapere un mare di storia italiana, un mare come spunto per conoscere quell’immenso patrimonio storico-culturale-culinario-ambientale qual è il Mediterraneo.

Slow Fish 2021 - Decima Edizione

I Romani lo chiamavano Mare Nostrum, una sorta di personalissima dichiarazione di potere sul Mediterraneo, culla della cultura che ha dato vita alle più incredibili espressioni culturali, artistiche e filosofiche dell’uomo.

Fiera del Pesce
Piatto di pesce

Quale miglior spunto del Mare Nostrum per un evento culturale, fra i primi da quando c’è la pandemia, per far conoscere a grandi e piccini questo incredibile, sommerso patrimonio che è l’acqua? Non si parla solo di pesce e cultura alimentare, quello certamente è un ottimo pretesto per camminare lungo i carruggi e fermarsi ai banchetti per assaggi di delizie: in questi giorni Genova è città aperta e gourmet, ma l’obiettivo di Carlo Petrini, Presidente di Slow Food è andare oltre la gastronomia per far conoscere in maniera più disinvolta quella cultura legata all’acqua. Sì perché il mare non è solo pesca e spaghetti alle vongole o fritto misto.

Slow Fish 2021 - Triglia

Il mare dai tempi della Magna Grecia è lo specchio d’Italia, è lungo le coste che si sono sviluppati i commerci diventati poi le Quattro Repubbliche Marinare e con loro tutto quello che ne ha conseguito.

Il mondo ittico è parte della storia economica italiana, e a Slow Fish sono protagonisti il Mar Ligure, Mar Adriatico, Mar Tirreno e Mar Ionio che attraverso banchetti e leccornie, fanno conoscere al pubblico qualcosa in più del nostro grande, meraviglioso Stivale.

Slow Fish 2021 - Polpo

Ma l’acqua in un mondo così fluido e dinamico, è anche interconnessione fra salvaguardia della biodiversità, scienza e tecnologia: i mari hanno miliardi di anni e la Terra dipende direttamente dall’andamento di questa storia arcaica. Lo scioglimento dei ghiacci docet, e ora lo stato di salute degli oceani condiziona fortemente la nostra stessa vita sul pianeta.

Il regno di Poseidone nel contesto attuale diventa anche sinonimo di pesca sostenibile, di turismo ittico, espressione di un’economia che supporta il territorio e tutte quelle piccole comunità locali di pescatori che  con il loro lavoro antico tramandano saperi e tradizioni, quella cultura alimentare che il mondo invidia all’Italia.

Pescatori
Pescatore che ripara la rete da pesca

«Per costruire politiche davvero sostenibili – dichiara il patron Petrini – dobbiamo ragionare su politiche durevoli e non dettate dal consumo. Un concetto ben applicabile al turismo, che dovrebbe ripartire proprio dalle forti identità locali, allontanandosi dal mordi e fuggi».

Slow Fish - Installazione Christian Holstad - Cornucopia di plastica

Calabria, Campania, Puglia e Basilicata sono le Regioni che attraverso le loro pietanze raccontano la storia e gli aneddoti della cucina di mare locale, merito anche di tutti quei pescatori che ogni mattina portano il pesce fresco sui banchi dei mercati.

Pescatore che tira la rete

E a proposito di pesci, a Slow Fish emerge come l’interesse dei consumatori sia ancora concentrato su pochi nomi arcinoti sovrapescati, vedi il merluzzo, l’orata, il branzino o il tonno. Invece gli abitanti del mare catalogati sono circa 200.000, ovviamente non tutti sono buoni da mangiare, ma imparare a diversificare in nome di una pesca sostenibile, di un approccio etico e quindi di un rispetto verso l’habitat marino è vitale per dare un aiuto alla biodiversità.

Ecco perché il claim di questa edizione 2021 è proprio “I cicli dell’acqua”.

Zuppa di pesce

L’acqua è vita, l’acqua cambia forma di continuo, un perenne divenire e la sua storia dura da miliardi di anni e va rispettata. Anche noi di OnThe Blue, come dichiarato da Slow Fish, siamo convinti che «Tutto è interconnesso. Tutto quello che accade sulla terra, nei campi, ha ripercussioni sul mare. E viceversa. Dal plancton all’essere umano, tutti svolgiamo un ruolo. È importante farlo nel rispetto degli equilibri naturali».

Sono Martina Grandori, vivo quotidianamente con il senso dell’umorismo e alla ricerca dell’estetica, tento di migliorarmi ogni giorno in nome di una magica evoluzione, nutrendo il mio giardino degli interessi. Adoro scrivere, lo faccio da vent’anni in qualità di giornalista specializzata in lifestyle, prestata poi al mondo dell’ambiente e della sostenibilità. Sono madre di due bambine che hanno rivoluzionato la mia vita in positivo, da sempre vivo nella bellissima Milano, città che adoro perché ha moltissimo da offrire oltre allo smog.

TOP

 

 

Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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