Salpa Fusiformis: gli spazzini del mare che sembrano alieni

di Martina Grandori

S

e ne ritorna a parlare, è stato avvistato nuovamente nelle acque italiane fra Calabria e Puglia la Salpa Fusiformis, un tunicato dal corpo trasparente e consistenza gelatinosa, facile da scambiare per una medusa o una bottiglia di plastica anche se non lo è.

La virtù di questo animale alieno, che non è né medusa né pesce e che sembra essere arrivato dallo spazio, è contribuire al “vertical carbon flux”, ossia trasportare ogni giorno tonnellate di anidride carbonica sul fondo del mare, impedendo al gas inquinante di rientrare nell’atmosfera e senza creare danni all’ecosistema marino. Una sorta di spazzino marino naturale prezioso e sconosciuto dai più.

Appartenente alla specie delle Sapide, invertebrato, un organismo filtratore che vive da cosmopolita negli Oceani di tutto il mondo, prediligendo il mare aperto e la profondità: di giorno sta fino a 800 metri di profondità per poi ritornare verso la superficie di notte. Contraendosi si muovono pompando l’acqua attraverso il corpo gelatinoso, si nutrono di fitoplancton che viene filtrato dall’acqua pompata.

Ma come ha fatto ad arrivare vicino alle nostre coste mediterranee? Tutta colpa del surriscaldamento delle acque e delle correnti marine che le hanno spinte nel Mar Ionio. Non vanno assolutamente disturbati o tolti dall’acqua – anche solo il tempo di fare una foto ricordo – per evitare di intaccare il loro delicato equilibrio biologico.

Questi organismi sono ermafroditi, durante la fase sessuata danno vita a catene lunghissime soprannominate il “trenino dell’amore”, la femmina dopo aver partorito si trasforma nuovamente in maschio per fecondare nuovamente altre uova.

Che esseri insoliti e speciali questi sconosciuti tunicati che involontariamente fanno un del bene all’ambiente.

Grazie madre Natura per essere sempre un passo avanti a tutto.

Sono Martina Grandori, vivo quotidianamente con il senso dell’umorismo e alla ricerca dell’estetica, tento di migliorarmi ogni giorno in nome di una magica evoluzione, nutrendo il mio giardino degli interessi. Adoro scrivere, lo faccio da vent’anni in qualità di giornalista specializzata in lifestyle, prestata poi al mondo dell’ambiente e della sostenibilità. Sono madre di due bambine che hanno rivoluzionato la mia vita in positivo, da sempre vivo nella bellissima Milano, città che adoro perché ha moltissimo da offrire oltre allo smog.

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La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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