Ponti d’Europa: iniziamo dalle bellezze storiche

di Redazione

"P

urtroppo sono più gli uomini che costruiscono muri rispetto a quelli che costruiscono ponti”. Recita così un antico adagio cinese, che meglio non potrebbe descrivere l’aspetto romantico dell’unione e dell’abbattimento delle disuguaglianze, al di là del mero concetto di infrastruttura, del termine “ponte”.

Londra - London Bridge

Dopo aver passato in rassegna i dieci ponti italiani più suggestivi, è tempo di proseguire con quelli europei, prima di concludere questa particolare trilogia estendendo lo sguardo a livello internazionale. Nello spazio di un articolo non si ha la pretesa di comprendere tutti quelli che sarebbero meritevoli di citazione, ma quantomeno di individuare un equilibrato mix tra ponti più famosi e altri tutti da scoprire.

Cominciando dai più celebri, lo start non può che muovere da Londra, dove taluni sono portati a confondere il London Bridge con il Tower Bridge. In realtà non si tratta di due nomi alternativi, anzi: il London Bridge – il più antico della capitale inglese, costruito addirittura dai Romani fondatori dell’antica Londinium, lungo cui si snoda il traffico cittadino che dal cuore finanziario porta a Southwark, il quartiere sulla riva opposta del Tamigi – è il ponte dal quale si vede il Tower Bridge.

Londra - London Bridge

Le passeggiate (stupende di giorno, mozzafiato di sera) su quest’ultimo, che ospita un museo sospeso sull’acqua e da cui si scorge una panoramica tra le più affascinanti della City, si sviluppano lungo l’argine destro del Tamigi in un susseguirsi di scorci sul fiume, grandi palazzi e gallerie commerciali. Le due imponenti torri rendono unica l’architettura del ponte mobile, concepito e costruito a fine dell’Ottocento per alzarsi e abbassarsi consentendo il passaggio delle navi, oggi aperto al traffico ma anche pedonale.

Parigi - Pont Alexandre III

Parli di ponti in un’altra tra le più belle capitali europee e pensi alla magia dei 37 che attraversano la Senna soltanto a Parigi. I principali 5 da cui si possono ammirare i più incantevoli paesaggi parigini sono il ponte Alexandre III, classificato come autentico monumento storico per la sua bellezza, costituito da un’arcata a tre articolazioni e decorato con pegaso di bronzo, candelabri e composizioni in rame che ornano le estremità della struttura.

Parigi - Pont des Arts
Parigi - Pont de la Tournelle

Il Pont des Arts, situato tra l’Institut de France e il Palazzo del Louvre, il primo in ferro costruito nel lontano 1801; il Pont de la Tournelle, sormontato dalla statua della santa patrona cittadina, Sainte Geneviève; il Pont Neuf, il più antico e centrale, nonché il primo esempio in pietra e non in legno, che attraversa per ben 232 metri e l’intera larghezza di 33 la Senna, collegando la Rive Droite alla Rive Gauche; e infine la passerella Simone de Beauvoir, struttura metallica con cavalcavia in legno situata strategicamente in prossimità della Bibliothèque Nationale de France e il parco di Bercy.

Parigi - Pont Neuf
Parigi - Simone de Beauvoir

La bellezza dei ponti francesi non si esaurisce nella romantica capitale, ma include necessariamente anche il viadotto autostradale di Millau, un ponte sospeso (tecnicamente “strallato”) che attraversa la valle del Tarn vicino all’omonima Millau, nella regione meridionale dei Midi-Pirenei. Progettato da Michel Virlogeux e inaugurato il 14 dicembre 2004, rappresenta uno dei più alti ponti veicolari del mondo, con la sommità dell’insieme pilastro-pilone a 341 metri, più alto persino di Sua Maestà la Torre Eiffel.

Viadotto Millau

Ecco il team di “On The Blue”: Carolina, Cinzia, Consuelo, Costanza, Fabrizio, Francesca, Katia, Lorenzo, Lucio, Martina, Manuel, Pino, Roberto e Stefano. Ogni giorno vi raccontiamo l'acqua in ogni sua forma e declinazione, attraverso esperienze e racconti delle donne e degli uomini che seguendo il flusso delle onde andremo a incontrare, o ci verranno incontro.

TOP

 

 

Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

SEGUI LE NOSTRE

“ONDE BLU”!!!